venerdì 11 giugno 2010

Paraguay, la forza e le speranze della classe operaia

L'equazione è logica e fin troppo semplice: calcio sudamericano = Argentina e Brasile. Un'associazione di pensieri che nasce spontanea per tantissimi e ovvi motivi, dando un'occhiata al prestigio, ai trionfi e alla storia che le due nazionali hanno saputo scrivere nelle grandi manifestazioni calcistiche e in particolar modo ai mondiali. Ma se il passato è passato e quello che conta è il presente, ovvero il mondiale sudafricano prossimo all'avvio, non si può non tener a mente che, a dispetto di una Argentina sulla carta stellare ma qualificatasi solo per il rotto della cuffia all'ultima partita, il Paraguay, squadra concreta, compatta e ordinata, ha saputo guadagnarsi il pass mondiale con un girone di qualificazione a tratti dominato, e concluso al secondo posto ad una sola lunghezza dai maestri brasiliani. La nazionale albirroja allenata dal ct argentino Gerardo Martino, in carica dal 2007, si presenta quindi al mondiale sudafricano con lo scopo di rendere la vita difficile all'Italia campione del Mondo, con la quale dividerà il Girone F oltre a Nuova Zelanda e Slovacchia, e, confermando i notevoli miglioramenti fatti in questi anni, di provare a raggiungere perlomeno l'accesso agli ottavi di finale, eguagliando i risultati già ottenuti a Messico '86, Francia '98 e Giappone & Corea 2002. Obiettivo che, viste le avversarie, sembra assolutamente fattibile, e per il quale i sudamericani dovrebbero trovarsi in lotta con la Slovacchia, dando già per spacciata la modesta Nuova Zelanda.

Martino punterà molto, oltre che sui gol e sulla leadership della stella Roque Santa Cruz, soprattutto sulla forte carica emotiva di un gruppo abituato a dare il meglio di sè contro avversari sulla carta superiori, come dimostra anche il 2-0 inflittò nel match di qualificazione ad Asunciòn proprio contro il fortissimo Brasile di Dunga. Farà bene dunque Lippi a mantenere alta la concentrazione dei suoi nei confronti dell'avversaria sicuramente più insidiosa per gli azzurri nella prima fase. Anche se scommettere su un exploit della rappresentativa allenata anche dal nostro Cesare Maldini nel 2001 e 2002 resta un'incognita. La pretattica di Martino alla vigilia del match contro l'Italia ricorda un po' quella del ct del Ghana Rajdukovic prima del match con gli azzurri (e per scaramanzia fermiamoci qui). Tra gli albirroja, oltre al sopracitato Santa Cruz, da tenere d'occhio anche l'attaccante 25enne del Borussia Dortmund Lucas Barrios, esploso quest'anno in Bundesliga con i suoi 19 gol stagionali, e autore di due reti in altrettante apparizioni con la maglia della nazionale, tra l'altro le prime per lui, nelle ultime amichevoli pre-mondiali. Un talento rampante che approfitterà anche dei problemi ad una caviglia del titolare dell'attacco Cardozo per esordire contro la nostra coppia difensiva Cannavaro-Chiellini. E speriamo che i nostri si ricordino di essere, almeno fino all'11 luglio, i campioni del mondo in carica.

Difesa - A difendere l'inviolabilità della rete paraguayana dal 2003 c'è, e ci sarà anche in questa occasione, il portiere del Valladolid Villar, sfortunato protagonista nel Mondiale 2006 a causa di un infortunio patito nei primi minuti del match d'esordio contro l'Inghilterra. In quel occasione prese il suo posto il vice Bobadilla, che anche in questa rassegna sarà in panchina pronto a subentrare in caso di evenienza. Terzo estremo difensore della rosa è il 28enne Diego Barreto del Cerro Porteno. Il reparto arretrato predisposto dal ct Martino sarà composto dal duo di centrali titolari Julio Cesar Caceres proveniente dagli argentini del Racing Avellaneda e Da Silva, fresco di contratto con gli inglesi del Sunderland insieme al compagno di squadra a centrocampo Riveros. Ai lati della difesa agiranno a destra Dario Veròn e a sinistra il capitano Caniza, entrambi reduci dal campionato messicano, pur militando in squadre diverse. Dalla panchina per l'allenatore paraguayano ci saranno diverse alternative di qualità tra cui attingere: il 32enne esterno sinistro del Boca Juniors Morel Rodriguez, il laterale destro dell'Olimpia Asunciòn Bonet e i due centrali di scorta Alcaraz del Bruges, prossimo acquisto degli inglesi del Wigan, e Torres del San Lorenzo.

Centrocampo - Nel 4-3-1-2 solitamente utilizzato dai biancorossi, la cabina di regia sarà affidata ad Edgar Barreto, ormai più che una conoscenza per la nostra Serie A con le sue tre stagioni nelle fila della Reggina e l'ultima, vissuta in verità più fuori che dentro il campo, con la maglia dell'Atalanta. Ad agire più larghi saranno invece chiamati il numero 11 del Wolfsburg Jonathan Santana a destra e il 28enne Riveros a sinistra, quest'ultimo uno dei punti di forza della selezione sudamericana per la buona capacità di coprire le ripartenze avversarie associata ad una frequenta ricerca del tiro in porta. Caratteristiche che gli sono valse un contratto in Premier League dopo una carriera tra Messico e Paraguay. Per il ruolo da trequartista il predestinato è Nelson Haedo Valdez, giocatore nato come seconda punta nel Werder Brema ma schierato solitamente regista sia in nazionale sia con la maglia del Borussia Dortmund. Le alternative per le fasce esterne di centrocampo, e per un eventuale trasformazione in corsa dal modulo di base al più classico 4-4-2, sono i giovani Victor Caceres e Ortigoza, impegnati rispettivamente in patria e in Argentina, e il 31enne ''ecuadoregno'' Vera, vera alternativa data la sua attitudine difensiva più per un posto da esterno basso di difesa.

Attacco - Il nome più conosciuto e titolato della rosa delle Guaranies è senza dubbio quello di Roque Santa Cruz, detto ''El Puntero'', che può vantare un ricchissimo palmares equiparabile a pochi giocatori: 5 titoli in Bundesliga, 4 Coppe di Germania, 3 Coppe di Lega, 1 Champions League e 1 Coppa Intercontintale, tutte conquistate con la maglia del Bayern Monaco. A rovinare al bomber dell'albirroja questo bottino invidiabile ci si sono messi vari infortuni negli ultimi anni, che hanno tormentato la carriera intrapresa in Premier League con le maglie di Blackburn prima e Manchester City poi. Logico comunque che il ct Martino affidi a lui l'onere dell'attacco biancorosso. Al suo fianco è sfida aperta per un posto tra il bomber del Benfica Oscar Cardozo e il rampante Barrios, di cui abbiamo parlato all'inizio. E come detto, i problemi alla caviglia del ''portoghese'' favoriranno almeno inizialmente l'impiego della stella nascente del calcio paraguayano, sulle tracce del quale pare ci sia anche il Milan. Senza dimenticare altri due giovani attaccanti dei quali probabilmente sentiremo parlare bene in futuro: il 22enne Edgar Benitez, detto ''El Pajaro", in forza ai messicani del Pachuca, e il 21enne prodotto del campionato paraguayano Rodolfo Gamarra. Giovani che si troveranno davanti, specie nel caso dell'Italia, una difesa un po' attempata. E che Dio ce la mandi buona.

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