martedì 8 giugno 2010

Danimarca, tra favole, biscotti e speranze

Benvenuti in Danimarca, terra di favole e sirenette e patria dei biscotti. Intediamoci, non solo i classici biscotti danesi al burro contenuti nelle tipiche scatole di latta poi riutilizzate dalle nonne per riporre ago e filo, ma anche quelli ''consumati'' sui campi da calcio. Memorabile, putroppo per noi italiani, è rimasto infatti il 2-2 tra la nazionale danese e i "vicini" svedesi agli Europei 2004, risultato che eliminò la nazionale di Trapattoni dalla competizione nonostante la contemporanea vittoria contro la Bulgaria. Un punteggio maturato in modo più che sospetto, visto che proprio il 2-2 era lo score con il quale le due nazionali scandinave si sarebbero qualificate ai quarti ai danni dell'Italia in virtù della differenza reti e del numero di gol segnati negli scontri diretti. Sospetti rafforzati anche dall'andamento della partita e dal tifo sugli spalti stile Lazio-Inter di quest'anno, in un Europeo passato alla storia anche per lo sputo di Totti al danese Poulsen. Dopo quella rassegna europea, conclusasi con la sconfitta nei quarti di finale contro la Repubblica Ceca, per i biancorossi danesi fu l'inizio di un periodo di crisi sportiva, culminata nella mancata qualificazione ai Mondiali del 2006, anche a causa dell'exploit dell'Ucraina nel proprio girone, e agli Europei 2008, a vantaggio di Spagna e Svezia.

Ma la vendetta, si sa, va servita su un piatto freddo, con o senza biscotti. E così la qualificazione della Danimarca per Sudafrica 2010 è arrivata proprio a danno della nazionale di Ibrahimovic e compagni, battuti nel match decisivo del penultimo turno del girone e superati in extremis anche dal Portogallo, qualificatosi faticosamente agli spareggi. La nazionale allenata dal ct Morten Olsen, sulla panchina danese da ben dieci anni e confermato nonostante i pessimi risultati a metà decennio, sarà così l'unica squadra scandinava a partecipare alla kermesse africana. E lo farà con una rosa composta da veterani di spessore, come Jorgensen, Kroldrup, Poulsen, Rommedahl, Gronkjaer e Tomasson, ma pure da giovani rampanti del calibro di Bendtner, Agger, Kjaer ed Eriksen. Un organico solido quindi, che cercherà innanzitutto il passaggio del turno e la conferma di quanto di buono si è visto negli ultimi mesi, anche se i biancorossi nordici dovranno lottare fin da subito per superare il Girone E diviso con Olanda, Giappone e Camerun.

Difesa - In porta il ballottaggio per il posto da titolare è tra l'estremo difensore dello Stoke City Sorensen e il numero uno dell'FC Copenhagen Christiansen, dubbio che deriva soprattutto dai problemi fisici del primo, anche se a quanto pare l'esperto ex Aston Villa dovrebbe essere recuperato e in campo già nella partita d'esordio. Terzo portiere sarà Andersen del Brondby. Qualche problema fisico anche in difesa, dove il palermitano Kjaer, al centro dell'interesse dei maggiori club europei dopo l'ottimo campionato in maglia rosanero, accusa una contusione al ginocchio destro con conseguente versamento e la sua presenza, almeno nei primi match, è in forte dubbio. Probabile quindi lo spostamento al centro del 25enne del Liverpool Agger, originariamente schierato sulla fascia, che farebbe così coppia con il fiorentino Kroldrup. A destra sarà impiegato il terzino del Blackburn Jacobsen mentre, in caso di assenza di Kjaer, sulla sinistra il ct Olsen dovrebbe optare per l'esterno basso del Copenhagen Kvist. A disposizione anche Simon Poulsen dell'Az Alkmaar e Mtiliga del Malaga.

Centrocampo - In mezzo al campo molto dipenderà dalla scelta del modulo di Olsen, che nelle qualificazioni ha utilizzato sia il classico 4-4-2 che il più moderno 4-2-3-1, anche se il ct danese molto probabilmente si affiderà al primo. In questo caso a protezione della difesa agiranno lo juventino Christian Poulsen e l'ex Udinese e Fiorentina Martin Jorgensen, capitano e decano degli scandinavi con i suoi 35 anni da compiere ad ottobre. Sugli esterni a dare profondità ci sarà a sinistra un l'esperto 32enne Rommedahl, mentre dalla parte opposta ci sarà un altro Poulsen, Jakob, proveniente dal campionato di casa. Con il cambio di modulo potrebbero trovare più spazio anche un altro ''ex giovincello'', Gronkjaer, ora al Copenhagen e l'esterno Daniel Jensen del Werder Brema. Occhi puntati anche sul 18enne Eriksen, sbocciato in questa stagione con la maglia dell'Ajax, squadra negli ultimi anni vivaio di giovani di grande talento (anche Zlatan Ibrahimovic si è fatto conoscere al mondo con la maglia dei lancieri d'Olanda). Pronti ad essere utilizzati anche Kahlenberg, che gioca nel Wolfsburg, Ennevoldsen, centrocampista del Groningen, e Beckmann, incontrista in patria.

Attacco - In avanti ritroviamo una conoscenza anche del nostro calcio, il 34enne John Dahl Tomasson, protagonista tra il 2002 e il 2005 dell'attacco del Milan eda due anni tornato in Olanda nelle file del Feyenoord che lo aveva lanciato. A completare con lui il tandem d'attacco sarà il talento dell'Arsenal Nicklas Bendtner, di ben dodici anni più giovane rispetto al compagno e quest'anno autore di quattro gol in Champions League, di cui tre nel match d'andata degli ottavi di finale contro l'Olimpiacos. Un interessante mix quindi tra una punta esperta e una emergente, con la seconda favorita nell'eventuale utilizzo del modulo ad un solo attaccante. Ad ampliare la concorrenza ci sarà anche l'attaccante del Duisburg Soren Larsen, che ha dalla sua la buona media di 6 gol in 10 presenze complessive con la nazionale. E che magari aspetterà il suo turno in panchina sgranocchiando qualche buona scatola di biscotti.

Nessun commento:

Posta un commento