sabato 30 ottobre 2010

Inter, che fortuna! Ranieri scuote la Roma e stasera c'è Milan - Juventus.

Fortunata al punto giusto, l'Inter strappa tre punti preziosi in casa del Genoa, dopo una gara poco spettacolare in cui il pareggio sarebbe stato forse il risultato più vero. Ci pensa un goal di Muntari, o meglio, un grande regalo del portiere grifone Eduardo, a fare sorridere il popolo nerazzurro e anche i fedelissimi della Gialappa's che sono subito andati a nozze dopo la clamorosa papera.
I nerazzurri si portano temporaneamente al secondo posto, ad una sola distanza dalla capolista Lazio che domani si troverà di fronte alla prova della verità chiamata Palermo.

Ma la giornata di oggi offrirà altri due anticipi prestigiosi: il derby del colore giallorosso, ovvero quello che si disputerà all'Olimpico tra Roma e Lecce ed il big match tra Milan e Juventus.

Alle 18.00 la Roma cercherà di tradurre sul campo la rabbia di Claudio Ranieri, che ieri si è sfogato duramente in conferenza stampa a proposito di un suo possibile esonero e dell'arrivo di Leonardo sulla panchina romanista. Il tecnico di Testaccio ha ricordato che chi è subentrato a lui, non ha mai fatto meglio, anzi ha ottenuto risultati negativi. Il riferimento è tutto per la Juventus, che lo sostituì con Ferrara, ma basta pensare ai successi di Mourinho con il Chelsea, per mettere in crisi la sua teoria.

Questa sera invece Milan e Juventus si contenderanno una buona fetta di Serie A: se questa gara non varrà una stagione, un'eventuale vittoria porterebbe sicuramente grande morale ad entrambe le squadre. I rossoneri, reduci dalla vittoria esterna di Napoli, confermerebbero il periodo positivo e potrebbero fare la voce grossa sul campionato rimanendo agganciati alla vetta o addirittura guardando tutti dall'alto in caso di un passo falso della Lazio.

La Juventus, scottata dalla squalifica di Krasic, vuole dimostrare di valere un po' di più del quarto posto sfatando il tabù San Siro, che non la vede vincere in casa dei rossoneri dal 2005. Del Neri ha recueprato Amauri, ma il tandem d'attacco dovrebbe essere quello di Quagliarella e Del Piero, proprio colui che realizzò l'assist decisivo per il goal partita di Trezeguet cinque anni fa.


venerdì 29 ottobre 2010

Cassano - Samp, segnali di addio. E la Juve aspetta...

Ci risiamo. Le "cassanate" sono ritornate. Non bastavano quelle ai tempi della Roma di Capello, nè le scarse intese con lo spogliatoio del Real Madrid, e nemmeno i diverbi con Del Neri prima e il pubblico della Sampdoria nella scorsa stagione poi.

Il matrimonio tra Cassano e i blucerchiati sembra essere giunto al termine una volta per tutte: l'attaccante barese ha avuto un contrasto per motivi ancora non definiti con il presidente Garrone, e si è rifiutato di firmare un foglio di scuse formali, proposto dallo stesso presidente doriano. Ecco perchè "Fantantonio" adesso rischia di finire fuori squadra, a partire dall'imminente sfida contro il Cesena.

Eppure Cassano pareva avesse messo la testa a posto: il matrimonio, il rientro in Nazionale, la stabilità a Genova e il feeling in spogliatoio.

La Sampdoria gli ha dato tanto e merita riconoscenza, ma il genio e la sregolatezza del giocatore sembrano andare nella direzione opposta. Per lui si parla di Juve a gennaio, dove ritroverebbe il D.S. Marotta. Staremo a vedere.

martedì 26 ottobre 2010

Krasic: giuste solo due giornate? Milito escluso dal Pallone d'Oro

Una giornata di vergogna a metà quella appena trascorsa dal calcio italiano (e mondiale). Il riferimento è a due fatti. Il primo, quello scandaloso, è che Diego Milito non faccia parte dei 50 papabili al Pallone d’Oro. Il secondo, sacrosanto, è che Milos Krasic si sia appena beccato due giornate di squalifica per la vergognosa simulazione.

ESCLUSO Partiamo dall’argentino. Alzi la mano chi, tra voi, avrebbe assegnato direttamente a lui il riconoscimento ex France Football, da quest’anno in condivisione con la Fifa. Sicuramente in tanti l’avrebbero fatto. Certo, Sneijder, certo, Iniesta: loro hanno disputato anche un ottimo mondiale, ma l’Inter, senza El Principe, il “triplete” l’avrebbe visto con il cannocchiale. Lo score: 35 presenze e 22 reti in campionato, 5 e 2 in coppa Italia, 11 e 6 in Champions League. Ma, quello che conta, il sigillo in ogni finale. Quella di coppa Italia, poi a Siena, poi con il Bayern a Madrid. Purtroppo, però, da quel 22 maggio il nulla: un mondiale da panchinaro e un avvio nero alla corte di Benitez. Magari, anzi, sicuramente, avrà perso quota rispetto ai due rivali ma, da qui all’esclusione ce ne passa parecchio. Davvero scandaloso.

SQUALIFICATO “Bologna è grassa per chi ci sta, non per chi ci passa” recita un detto popolare proprio della città dei tortellini. Krasic, forse all’oscuro di ciò, ha pensato bene di approfittare della bontà della città, regalandosi un tuffo perfetto in area di rigore. In velocità il fallo è sembrato netto a molti, dubbio ad altrettanti. De Marco abbocca, e fischia la massima punizione. Grazie al cielo, per il popolo juventino, Iaquinta ha calciato addosso a Viviano, evitando le nuove polemiche di vecchia Juve ladrona.
Oggi pomeriggio, tramite ricorso alla prova-tv, il serbo è stato squalificato per due giornate, che lo porteranno a saltare al delicatissima trasferta di sabato sera nella tana del Milan e il match con il Cesena.
Due giornate, in tanti, dicono siano troppo poche. Per altri è ridicola la sola squalifica. Ma, precedenti alla mano, si può dire che nei casi eclatanti la giustizia sportiva si sia comportanta pressoché sempre nella stessa maniera. A mio avviso le giornate sono troppo poche. Il gesto di esultanza una volta ottenuto il penalty doveva indurre Tosel a usare la mano di piombo: tre o anche quattro giornate. Questo perché, a mente calda, ci può stare di esultare. Ma dopo, in una maniera o nell’altra, si chiede scusa. Krasic sapeva di averla combinata grossa, evidentemente l’hanno fatto tacere. Forse davvero, in corso Galileo Ferraris, c’è l’intenzione di tornare allo status quo

domenica 24 ottobre 2010

Mauri e Floccari: è sempre grande Lazio. La Juve impatta a Bologna, il Chievo è da Champions

Un altro esame superato nella corsa alla ''maturità'' calcistica stagionale: la Lazio passa all'Olimpico contro il Cagliari di Bisoli, ora ultimo insieme al Parma, grazie a Mauri e Floccari centrando la sesta vittoria e il settimo risultato utile in 8 giornate di campionato. I biancocelesti volano così momentaneamente a +5 su Inter e Milan, impegnate rispettivamente questa sera a San Siro contro la Sampdoria e domani sera sul difficile terreno del San Paolo di Napoli. Una vittoria quella degli uomini di Reja che mette dunque pressione su una Serie A nella quale i valori continuano ad essere molto, forse troppo, livellati come dimostrano gli appena 4 punti che separano le squadre sul fondo del classifica, Parma e Cagliari, da quelle ai margini della zona Europa League ovvero Palermo, Genoa e Lecce.

Per alcune squadre in particolare l'ottava giornata può dirsi un'opportunità sprecata per compiere un balzo importante: in primis stiamo parlando ovviamente della Juventus, bloccata sullo 0-0 da un discreto Bologna al Dall'Ara, ma capace di fallire un rigore con Iaquinta (procurato, va detto, da un tuffo di Milos Krasic stile Tania Cagnotto) e soprattutto incapace di impensierire più di tanto il portiere rossoblu Viviano, con Amauri a secco da una vita e soprattutto per l'ennesima volta infortunato alla caviglia destra. E più di qualcuno starà rimpiangendo ancora di più David Trezeguet, ora all'Hercules di Alicante e autore sinora di 4 gol nella Liga, più di quelli di Iaquinta, Amauri e Del Piero messi insieme. Chance di aggancio a Milan e Inter fallita anche dal Palermo di Delio Rossi, che esce sconfitto dal Friuli di Udine contro una formazione di Guidolin in netta crescita e alla terza vittoria consecutiva. Inutile la rete di Pinilla dopo il doppio vantaggio friulano firmato dal difensore marocchino Benatia e da un buon Totò Di Natale su rigore. Udinese ora addirittura ad un passo dalla zona Champions, dopo l'inizio di campionato segnato dalle quattro sconfitte di fila. E proprio quattro sono le sconfitte di fila del Brescia, dopo il 2-1 in rimonta subito dal Lecce in terra salentina. Chi invece veleggia in piena zona Champions è il sorprendente Chievo di Pioli, con il francese Thereau che in pieno recupero regala ai veronesi vittoria e quarto posto contro il Cesena nel giorno del 300° gettone dei gialloblu in Serie A. Ben nove anni sono passati dall'esordio della favola del Chievo allora targato Delneri nella massima serie, eppure la squadra del presidente Campedelli riesce sempre a stupire come fosse la prima volta. Il Cesena di Ficcadenti, dopo l'inizio di stagione spumeggiante, sembra non riuscire invece ad uscire dal periodo di crisi. A quota 8, al penultimo posto, i romagnoli sono ora affiancati da Fiorentina e Bari, con i viola vincitori nell'anticipo proprio contro i pugliesi di Ventura. Un punto più su, a quota 9, troviamo invece Roma e Catania: i giallorossi di Ranieri sembrano non riuscire a trovare il punto di uscita dal tunnel, pur uscendo imbattuti dal match delle 12.30 a Parma; i siciliani di Giampaolo pagano invece la discontinuità e la forma ancora poco brillante del bomber Maxi Lopez e vengono condannati a Marassi da un gol del capitano del Genoa, Marco Rossi.

Tutto questo in attesa di Inter-Sampdoria, posticipo domenicale delle 20.45, e di Napoli-Milan, protagoniste domani sera di un inedito ''Monday Night'' per la Serie A. Le milanesi per tenere il passo della capolista Lazio sono obbligate a vincere ed il compito più ostico sembra decisamente quello atteso dal Milan al San Paolo, con il Napoli che in caso di vittoria potrebbe salire al secondo posto. Occhio però anche alla Samp di Di Carlo, vogliosa di riscattare la sconfitta in Europa League e alla ricerca di un colpo clamoroso che la proietterebbe in piena zona Champions insieme al Chievo.


8° Giornata

Fiorentina - Bari 2-1 (34' Donadel, 82' Gilardino, 92' Parisi (B)

Parma - Roma 0-0

Bologna - Juventus 0-0

Chievo - Cesena 2-1 (31' Cesar, 45' aut. Guana (C), 92' Thereau)

Genoa - Catania 1-0 (68' M. Rossi)

Lazio - Cagliari 2-1 (21' Floccari, 53' Mauri, 59' Matri (C)

Lecce - Brescia 2-1 (19' Caracciolo (B), 54' Ofere, 61' Di Michele)

Udinese - Palermo 2-1 (10' Benatia, 54' Di Natale rigore, 83' Pinilla (P)

Inter - Sampdoria stasera ore 20.45

Napoli - Milan domani ore 20.45

La Classifica (in rosso le squadra con una gara in meno)
LAZIO 19
MILAN 14
INTER 14
CHIEVO 13
JUVENTUS 12
NAPOLI 12
PALERMO 11
GENOA 11
LECCE 11
SAMPDORIA 10
UDINESE 10
CATANIA 9
BRESCIA 9
ROMA 9
FIORENTINA 8
BOLOGNA 8
CESENA 8
BARI 8
CAGLIARI 7
PARMA 7