martedì 26 ottobre 2010

Krasic: giuste solo due giornate? Milito escluso dal Pallone d'Oro

Una giornata di vergogna a metà quella appena trascorsa dal calcio italiano (e mondiale). Il riferimento è a due fatti. Il primo, quello scandaloso, è che Diego Milito non faccia parte dei 50 papabili al Pallone d’Oro. Il secondo, sacrosanto, è che Milos Krasic si sia appena beccato due giornate di squalifica per la vergognosa simulazione.

ESCLUSO Partiamo dall’argentino. Alzi la mano chi, tra voi, avrebbe assegnato direttamente a lui il riconoscimento ex France Football, da quest’anno in condivisione con la Fifa. Sicuramente in tanti l’avrebbero fatto. Certo, Sneijder, certo, Iniesta: loro hanno disputato anche un ottimo mondiale, ma l’Inter, senza El Principe, il “triplete” l’avrebbe visto con il cannocchiale. Lo score: 35 presenze e 22 reti in campionato, 5 e 2 in coppa Italia, 11 e 6 in Champions League. Ma, quello che conta, il sigillo in ogni finale. Quella di coppa Italia, poi a Siena, poi con il Bayern a Madrid. Purtroppo, però, da quel 22 maggio il nulla: un mondiale da panchinaro e un avvio nero alla corte di Benitez. Magari, anzi, sicuramente, avrà perso quota rispetto ai due rivali ma, da qui all’esclusione ce ne passa parecchio. Davvero scandaloso.

SQUALIFICATO “Bologna è grassa per chi ci sta, non per chi ci passa” recita un detto popolare proprio della città dei tortellini. Krasic, forse all’oscuro di ciò, ha pensato bene di approfittare della bontà della città, regalandosi un tuffo perfetto in area di rigore. In velocità il fallo è sembrato netto a molti, dubbio ad altrettanti. De Marco abbocca, e fischia la massima punizione. Grazie al cielo, per il popolo juventino, Iaquinta ha calciato addosso a Viviano, evitando le nuove polemiche di vecchia Juve ladrona.
Oggi pomeriggio, tramite ricorso alla prova-tv, il serbo è stato squalificato per due giornate, che lo porteranno a saltare al delicatissima trasferta di sabato sera nella tana del Milan e il match con il Cesena.
Due giornate, in tanti, dicono siano troppo poche. Per altri è ridicola la sola squalifica. Ma, precedenti alla mano, si può dire che nei casi eclatanti la giustizia sportiva si sia comportanta pressoché sempre nella stessa maniera. A mio avviso le giornate sono troppo poche. Il gesto di esultanza una volta ottenuto il penalty doveva indurre Tosel a usare la mano di piombo: tre o anche quattro giornate. Questo perché, a mente calda, ci può stare di esultare. Ma dopo, in una maniera o nell’altra, si chiede scusa. Krasic sapeva di averla combinata grossa, evidentemente l’hanno fatto tacere. Forse davvero, in corso Galileo Ferraris, c’è l’intenzione di tornare allo status quo

Nessun commento:

Posta un commento