sabato 5 giugno 2010

GIRONE C - PARTITE E ORARI

12 Giugno Inghilterra - Stati Uniti ore 20.30 (Rustenburg)
13 Giugno Algeria - Slovenia ore 13.30 (Polokwane)


18 Giugno Slovenia - Stati Uniti ore 16 (Johannesburg)
18 Giugno Inghilterra - Algeria ore 20.30 (Città del Capo)


23 Giugno Slovenia - Inghilterra ore 16 (Port Elizabeth)
23 Giugno
Stati Uniti - Algeria ore 16 (Pretoria)

venerdì 4 giugno 2010

Algeria, il ritorno delle volpi del deserto

24 anni dopo Messico 1986 e il misero punticino conquistato nella fase a gironi del primo turno, riecco l'Algeria, qualificata per la terza volta nella sua recente storia alla fase finale di un Mondiale di calcio. Decisivo, per la formazione allenata dal ct 64enne Rabah Saadane, già selezionatore dei magrebini nelle due precedenti partecipazioni mondiali dell'82 e '86, si è rivelato lo spareggio vinto contro l'Egitto sul neutro di Karthoum in Sudan, dopo un girone di qualificazione terminato sd 'assoluta parità. Spareggio contraddistinto, sia nel pre che nel dopo gara, da un clima di odio che ha provocato vittime e feriti, caccie all'uomo, ritorsioni in Algeria su tutto quanto fosse legato all'Egitto e viceversa. In un contesto da guerra fratricida più che da match di pallone ci ha pensato quindi un gol del difensore centrale Yahia a regalare alle volpi del deserto, appellativo con il quale sono chiamati i componenti della nazionale nordafricana, il pass per la kermesse sudafricana.

Tra i 23 convocati al Mondiale spiccano anche due rappresentanti del calcio nostrano, il difensore leccese Djamel Mesbah e la punta del Siena Abdelkader Ghezzal, reduce da una stagione piuttosto positiva nonostante la retrocessione in Serie B della squadra toscana. Aggregato inizialmente agli altri convocati, era stato chiamato anche il trequartista della Lazio Mourad Meghni, che sarà però costretto a saltare la manifestazione per il persistere di un'infiammazione al tendine rotuleo che già ne aveva limitato l'impiego nel campionato di Serie A appena concluso.
Per la nazionale magrebina, inserita nel Girone C con Inghilterra, Stati Uniti e Slovenia, il compito è cercare di figurare nel miglior modo possibile. Magari ricordando l'exploit dei mondiali di Spagna 1982, quando pur venendo eliminata al primo turno, si prese la soddisfazione di battere la superfavorita Germania Ovest e il Cile.

Difesa - In porta il posto da titolare è saldamente nelle mani del 32enne Gaouaoui, estremo difensore dell'ASO Chlef, squadra della Serie A algerina. A fargli da secondo sarà un altro protagonista del campionato di casa, il 25enne Chaouchi, mentre terzo portiere sarà il numero uno dei bulgari dello Slavia Sofia, M'Bohli, nato in Francia come molti dei giocatori algerini selezionati (il rapporto, anche calcistico, tra la Francia e l'ex colonia algerina è testimoniato anche dalle origini magrebine di un grandissimo protagonista del calcio transalpino, Zinedine Zidane). In difesa spicca il centrale del Portsmouth, Belhadj, che sarà affiancato all'autore del gol-qualificazione Yahia, con Bougherra dei Glasgow Rangers e Halliche in forza ai portoghesi del Nacional Madeira favoriti come esterni bassi. Completano il reparto Mesbah, due prodotti della Serie B francese, Medjani e Belaid, e il centrale ''locale'' Abdelkader.

Centrocampo - Le chiavi del gioco nel 4-4-2 tipo della squadra algerina saranno affidate al talentuoso Ziani, campione di Germania nel 2009 con il Wolfsburg, e rigorista designato. Accanto a lui, a guidare la mediana, sarà chiamato capitan Mansouri, 32 anni e 66 gettoni in nazionale, mentre toccherà probabilmente ad un altro reduce del retrocesso ma gagliardo Portsmouth, l'esterno Yebda, il compito di non far rimpiangere l'infortunato Meghni. Per il ruolo di esterno sinistro il favorito è il ''francese'' Kadir, con i restanti Lacen, Guedioura, Boudebouz, Abdoun e Matmour pronti ad aumentare i dubbi di formazione del ct Saadane.

Attacco - In avanti spicca la scelta dell'allenatore magrebino di convocare solo tre punte di ruolo, vista anche la duttilità di alcuni giocatori, come Ziani e Matmour, all'occorenza schierati da seconda punte. Nella formazione tipo comunque sono destinati a partire dall'inizio il senese Ghezzal e il numero dieci Saifi, bomber e veterano della squadra con le sue 35 primavere. Pronto come punta alternativa il 26enne Djebbour dell'Aek Atene, 9 anni in meno di Saifi e, come Ghezzal, con il futuro della nazionale nei propri piedi.

mercoledì 2 giugno 2010

La grande impresa della piccola Slovenia

Nata nel 1996, la nazionale di calcio slovena ha ottenuto finora nella sua breve storia una partecipazione agli europei del 2000 e una ai mondiali del 2002. Dopo un periodo buio, gli sloveni sono riusciti sorprendentemente a qualificarsi a Sudafrica 2010, arrivando secondi nel girone vinto dalla Slovacchia. Superata la concorrenza di squadre come Polonia e Repubblica Ceca, la Slovenia ha vinto lo spareggio con la Russia e si appresta dunque a disputare il suo secondo mondiale. Dopo questo grande risultato bisogna però far dimenticare la prima apparizione in Corea, nella quale la Slovenia uscì al primo turno dopo 3 sconfitte su 3 gare. Ma non sarà facile spuntarla nel girone C, composto da Inghilterra, Stati Uniti e Algeria. Non ci sono nomi importanti o grandi mezzi nella rosa slovena; ci vorrebbe davvero un altro miracolo sportivo per continuare questo cammino da sogno.

L’allenatore Matjaz Kek, 49 anni, ha una lunga carriera da giocatore e allenatore in patria (Maribor) ed è alla guida della nazionale dal 2007. Sono quattro gli “italiani” della squadra: i 2 portieri Samir e Jasmin Handanovic, il difensore Jokic e il centrocampista Krhin. Dei 26 preconvocati questi sono i 23 che partiranno per il Sudafrica:

Difesa – Il portiere titolare è l’udinese Samir Handanovic, 26 anni. I suoi compagni di reparto sono il cugino 32enne Jasmin Handanovic (Mantova) e il 30enne Aleksander Seliga dello Sparta Rotterdam. Il difensore Bojan Jokic (classe ’86) gioca da 6 mesi nel Chievo e sarà il terzino sinistro della difesa a quattro. Il duo difensivo Elvedin Dzinic e Suad Filekovic proviene dal Maribor, club vincitore della Coppa di Slovenia di quest’anno. Gli altri difensori in rosa militano all’estero: Miso Brecko (Colonia), Bostjan Cesar (Grenoble), Branko Ilic (Lokomotiv Mosca), Matej Mavric-Rozic (Coblenza), Marko Suler (Gent).

Centrocampo – L’interista Rene Krhin è il più giovane del gruppo con i suoi 20 anni. I suoi compagni di reparto giocano in giro per l’Europa: Andraz Kirm (Wisla Cracovia), Robert Koren (West Bromwich), Valter Birsa (Auxerre), Andrej Komac (Maccabi Tel Aviv), Dalibor Stevanovic (Vitesse Arnhem), Aleksander Radosavljevic (Larissa).

Attacco - Il bomber della squadra è Milivoje Novakovic, 31enne del Colonia. Il suo compagno d'attacco sarà il 26enne Zlatko Dedic, vecchia conoscenza italiana (Parma e Frosinone) ora al Bochum. Gli altri attaccanti sono Zlatan Ljubijankic (Gent), Nejc Pecnik (Nacional Funchal) e Tim Matavz (Groningen).

martedì 1 giugno 2010

Stati Uniti all'esame di maturità

Yes, we can! Quale miglior slogan, se non quello usato dal presidente Barack Obama in campagna elettorale, può essere usato per descrivere l'atmosfera intrisa di ottimismo e speranza che si respira nell'ambiente della nazionale degli Stati Uniti alla vigilia di questi mondiali sudafricani. Certo, includere la rappresentativa allenata da Bob Bradley tra le favorite per la vittoria finale può davvero sembrare eccessivo e pretenzioso, ma l'ottimo risultato ottenuto dodici mesi fa in Confederations Cup, quando la nazionale a stelle e strisce si arrese in finale al Brasile solo al 90' dopo aver nettamente eliminato la Spagna in semifinale, deve far riflettere sulle potenzialità della formazione nordamericana perlomeno di eguagliare i quarti di finale raggiunti nel 2002. La squadra guidata da capitan Donovan divide il girone C con gli ''antenati'' inglesi, la Slovenia e l'Algeria, e affronterà per prima proprio l'Inghilterra, a 60 anni di distanza dallo storico match in cui i maestri britannici collezionarono la loro prima sconfitta in un mondiale proprio ad opera degli statunitensi.

La conferma di come il soccer stia crescendo con buonissimi margini tecnici oltreoceano, pur continuando con troppa fatica ad entrare nel cuore di un popolo da sempre appassionato di baseball, basket, football e hockey, viene prima di tutto dal gran numero di giocatori impegnati con successo in Europa. Tra i maggiori talenti in questo senso spiccano il sopracitato Donovan, i centrocampisti Beasley e Dempsey, i difensori Bocanegra e Onyewu, il portiere Howard e la giovanissima punta Altidore, messosi in luce in Confederations Cup. A loro e agli altri convocati il compito di spingere gli ''Stars & Stripes" il più lontano possibile, magari convicendo con le loro prestazioni sia il popolo sia la stampa americana, anch'essa spesso fredda e indifferente a proposito delle prestazioni della propria rappresentativa calcistica.

Difesa - A presidiare i pali della porta statunitense sarà chiamato il titolare Tim Howard, numero uno dell'Everton con un passato nelle file del Manchester United, con il più giovane Guzan, riserva nell'Aston Villa dell'ex numero uno americano Friedel, a fargli da secondo e il 37enne Hahnemann a completare il reparto. Davanti a loro coach Bradley si affida ad una difesa molto fisica, con il pilastro Onyewu, reduce dalla sua prima travagliata stagione con il Milan nella quale non ha praticamente mai messo piede in campo a causa di un lungo infortunio, solitamente affiancato a DeMerit, e con Bocanegra del Rennes, all'occorenza spostato anche in mezzo o davanti alla difesa, e Spector dal West Ham a dare spinta sulle fasce. Spesso partendo da riserve ma frequentemente chiamati a dare il loro contributo ricordiamo anche Cherundolo, Bornstein e Goodson.

Centrocampo - Nel 4-4-2 tipo della nazionale nordamericana con due mediani e due esterni larghi sulle fasce spiccano capitan Donovan, giocatore di grande talento ma anche dal carattere bizzoso ora in forza all'Everton, l'esterno offensivo del Fulham Dempsey, autore di una stagione particolarmente positiva sia a livello di club che a livello personale (i tifosi juventini lo ricorderanno per lo splendido cucchiaio da fuori area che di fatto ha eliminato i bianconeri quest'anno dall' Europa League) e l'altro esterno spesso schierato seconda punta DaMarcus Beasley, in forza ai Glasgow Rangers. Stessa squadra nella quale milita il mediano Edu, anche se per il ruolo da titolari davanti alla difesa i favoriti per due maglie sembrano essere Bradley e Clark. Il reparto di metacampo, caratterizzato anche dall'età media piuttosto bassa, è completato dagli under 25 Feilhaber, Holden e Torres.

Attacco - In avanti la grande speranza si chiama Jozy Altidore, classe 1989, in forza al Villareal ma quest'anno in prestito all' Hull City, che in Confederations ha stupito per la fisicità abbinata ad ottimi movimenti senza palla e buon senso del gol, nonostante la giovanissima età. Il dubbio per il ct Bradley riguarda il suo partner d'attacco, dopo il grave incidente automobilistico dello scorso autunno che ha messo fuori gioco la punta titolare Charlie Davies, attualmente in fase di riabilitazione. Gli altri 3 attaccanti convocati, Buddle, Findley e Gomez, hanno alle spalle pochi gettoni con la maglia della nazionale e sembrano mancare dell'esperienza necessaria per affrontare da protagonisti un intero mondiale; possibile quindi anche lo spostamento di uno tra Donovan e Beasley nella posizione di seconda punta a supporto di Altidore, giocatore di cui potremmo continuare a sentir parlare, durante e dopo questo Mondiale.

lunedì 31 maggio 2010

L'Inghilterra di Capello vuole la finale

Mai come quest’anno l’Inghilterra è saldamente tra le grandi favorite del mondiale. Basta dare un occhiata al nostro e a molti altri sondaggi. Gli inglesi si proclamano inventori del calcio e la nazionale della regina è la più antica del mondo, eppure i risultati internazionali sono stati sempre molto deludenti. L’unica vittoria mondiale è avvenuta nella contestatissima edizione in casa nel ’66, con gol fantasma di Hurst in finale contro la Germania Ovest. La nazionale inglese oggi è davvero una squadra eccezionale, con poche lacune e un allenatore che è una garanzia. Chissà se sarà proprio un ct di casa nostra, il friulano Fabio Capello, a riportare la coppa oltremanica 44 anni dopo. L’obiettivo minimo è la finale secondo Don Fabio, che poi, come sappiamo, potrebbe finire ad allenare l’Inter nella prossima stagione.

La colonna della squadra è davvero formidabile: la coppia difensiva Terry-Ferdinand appare insuperabile, il duo di centrocampo Gerrard-Lampard è da sogno, in attacco Rooney è straripante. Alcuni piccoli dubbi però ci sono: il problema del portiere e la spalla d’attacco di Rooney. Tutti i convocati di Capello militano nella Premier League. Scopriamoli insieme, reparto per reparto:

Difesa – In porta la lotta per la maglia da titolare è tra David James (Portsmouth) e Robert Green (West Ham), in ogni caso l’estremo difensore sarà il punto debole della squadra. Il terzo portiere è Joe Hart del Birmingham City. La difesa è un concentrato di muscoli con John Terry e Rio Ferdinand. Terry ha dovuto cedere la fascia di capitano a Ferdinand, dopo le note disavventure che lo hanno reso protagonista del gossip dei tabloid in patria. A disposizione di Don Fabio anche Ashley Cole (Chelsea), Jamie Carragher e Glen Johnson (Liverpool), Dawson e King (Tottenham). E ancora Baines (Everton), Upson (West Ham) e Warnock (Aston Villa).

Centrocampo – Steven Gerrard + Frank Lampard è davvero un’accoppiata da Playstation. I pilastri della squadra, secondo Capello. Non male come “sostituti” Michael Carrick (Manchester United), Gareth Barry (Manchester City) e Scott Parker (West Ham). Sulle fasce tanta spinta e qualità grazie a Joe Cole (Chelsea), Aaron Lennon (Tottenham) e Shaun Wright-Philipps (Manchester City). Completano il reparto Tom Huddlestone, Adam Johnson e James Milner.

Attacco – Wayne Rooney, 25 anni, 26 gol in 30 partite quest’anno in Premier. Uno degli attaccanti più potenti e completi in circolazione. È lui la grande speranza inglese, l’uomo che può decidere da solo le sorti di una squadra (come avviene anche nel Manchester United). Chi ci sarà al suo fianco? Probabilmente uno tra Peter Crouch e Jermain Defoe, entrambi attaccanti del grande Tottenham da Champions. Le alternative sono Darren Bent del Sunderland, Emile Heskey dell’Aston Villa e Theo Walcott dell’Arsenal.