sabato 26 giugno 2010

Alla scoperta della squadra-rivelazione del mondiale

Dentro o fuori. Oggi inizia la fase a eliminazione diretta dei mondiali con gli ottavi di finale. Alle ore 16:00 Uruguay-Corea del Sud, alle 20:30 USA-Ghana. Il tabellone degli incontri mondiali si è rivelato, dopo la conclusione dei gironi, piuttosto squilibrato. Da questo primo quartetto di squadre uscirà una sicura semifinalista, che si giocherà dunque l'accesso diretto alla finale e potrà addirittura sognare la coppa. L'Uruguay è probabilmente la favorita per questo ruolo di grande sorpresa della rassegna mondiale. Questo pomeriggio Tabarez schiererà il suo trio delle meraviglie Forlan-Suarez-Cavani contro la Corea del Sud di Park. Gli Stati Uniti hanno vinto il proprio girone in extremis grazie ad un gol di Donovan e stasera incontreranno il Ghana, unica nazionale africana rimasta.

URUGUAY - COREA DEL SUD

Le probabili formazioni:

Uruguay (4-3-3): Muslera; Maxi Pereira, Lugano, Godin, Fucile; Arevalo, Perez, A. Pereira; Forlan, Suarez, Cavani.
A disp.: A. Fernandez, Victorino, I. Gonzalez, Abreu, S. Fernandez, Eguren, Castillo, Scotti, Silva, Caceres, Lodeiro, Gargano.
All.: Tabarez.

Corea del Sud (4-4-2): Jung Sung-Ryong; Cha Du-Ri, Cho Yong-Hyung, Lee Jung-Soo, Lee Young-Pyo; Park Ji-Sung, Kim Jung-Woo, Ki Sung-Yong, Lee Chung-Yong; Park Chu-Young, Lee Dong-Guk.
A disp.: Young-Kwang, Woon Jae, Oh Beom-Seok, Hyung-Il, Kang Min-Soo, Jae-Sung, Bo-Kyung, Dong-Jin, Nam-Il, Seung-Ryul, Yeom Ki-Hun, Ahn Jung-Hwan.
All.: Huh Jung Moo.

USA - GHANA

Le probabili formazioni:

USA (4-4-2): Howard; Cherundolo, Onyewu, Demerit, Bocanegra; Dempsey, Clark, Bradley, Donovan; Findley, Altidore.
A disp.: Guzan, Hahnemann, Goodson, Spector, Bornstein, Torres, Edu, Feilhaber, Golden, Clark, Buddle, Findley.
All.: Bradley.

Ghana (4-2-3-1): Kingson; Pantsil, Jonathan Mensah, John Mensah, Sarpei; P. Boateng, Annan; Tagoe, K. Asamoah, A. Ayew; A. Gyan.
A disp.: Agyei, Ahorlu, Inkoom, D. Boateng, Vorsah, Abeyie, Appiah, Muntari, Amoah, I. Ayew, Adiyiah.
All.: Rajevac.

venerdì 25 giugno 2010

La crisi dell'Italia: Lippi colpevole, ma non troppo.

Marcello Lippi ha avuto il coraggio di assumersi tutte le responsabilità. Secondo una buona fetta dei Tifosi italiani, è stato il minimo che potesse fare dopo la disfatta di questo mondiale che segna la pagina più nera della storia del nostro calcio.

Il tecnico di Viareggio ha peccato di presunzione, forse eccessivamente galvanizzato dalla vittoria nel mondiale precedente, forse dal ricco ingaggio percepito per questa nuova avventura, forse, ancora, troppo convinto di sapere creare un nuovo gruppo stellare.

Per comprendere le ragioni del tracollo azzurro, dobbiamo però ritornare al 2006, quando Lippi era un eroe e la nostra Nazionale alzava al cielo il trofeo più importante. Il Ct azzurro annunciava l'addio alla Federazione, e il "sistema" calcio cercava di voltare pagina dopo la vicenda
calciopoli. Ecco il problema: la pagina è stata girata troppo in fretta senza fare pulizia. L'allora commissario Guido Rossi trovò la soluzione d'emergenza chiamata Roberto Donadoni, mentre le squadre colpite dall'effetto calciopoli cercavano di rifarsi il viso per dimenticare il passato.

In tutto questo marasma, e con l'arrivo della nuova crisi finanziaria, si è persa una grande opportunità: quella di valorizzare i
vivai e i settori giovanili. Sono state troppo poche le giovani leve che hanno militato con continuità nelle squadre di riferimento: paradossalmente proprio l'Inter, il team con maggior numero di stranieri, ha lanciato le discontinue promesse Santon e Balotelli.

Lippi, nella sua testardaggine, può godere di un alibi non indifferente: quello di avere seguito la squadra in soli due anni, senza avere avuto l'effettiva possibilità di realizzare un progetto. Non a caso, ha sperimentato fino alle partite amichevoli pre-mondiale, con i dubbi tattici che tutti abbiamo visto anche nelle partite ufficiali. Un gruppo non si può consolidare in 15 giorni nè è possibile farlo vivere di rendita quattro anni dopo, con giocatori a fine carriera ed altri privi delle necessarie qualità tecniche.

A Prandelli il compito di fare reset, magari con un rinnovato organigramma federale.

Oggi tocca alla Spagna e domani... ottavi di finale!

Si chiude oggi la fase a gironi di questi mondiali, che non hanno regalato finora molto spettacolo o grandi emozioni. Speriamo che da domani, con l'inizio della fase a eliminazione diretta, si possa vedere qualcosa di interessante, magari l'emergere di grandi protagonisti più o meno attesi. Oggi intanto si giocheranno le ultime partite dei gironi G e H e la squadra più attesa è la Spagna campione d'europa.

Questo pomeriggio alle 16:00 si svolgerà l'ultimo atto del girone G, che non ha praticamente più nulla da dire per quanto riguarda la lotta per il passaggio del turno. Brasile e Portogallo si scontreranno ma rimarranno comunque prima e seconda squadra del girone. Costa d'Avorio e Corea del Nord si sfideranno invece nella loro ultima apparizione in questa rassegna. Gli elefanti dovevano essere la migliore squadra africana ma, con Drogba a mezzo servizio, hanno deluso le aspettative.

Stasera invece bisogna seguire la Spagna campione europea, che rischia di tornare a casa in anticipo come Italia e Francia. C'è bisogno di una vittoria contro lo spettacolare Cile di Isla e Sanchez, che comanda per ora con 6 punti. Nell'altra sfida la Svizzera è favorita contro l'Honduras, una delle peggiori squadre viste fino a questo momento.

PORTOGALLO - BRASILE

Le probabili formazioni:

PORTOGALLO (4-3-2-1): Eduardo; Miguel, Bruno Alves, Ricardo Carvalho, Fabio Coentrao; Pedro Mendes, Raul Meireles, Tiago; Cristiano Ronaldo, Simao; Hugo Almeida.

BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Juan, Lucio, Bastos; Felipe Melo, Gilberto Silva; Daniel Alves, Julio Baptista, Robinho; Luis Fabiano.

COREA DEL NORD - COSTA D'AVORIO

Le probabili formazioni:

COREA DEL NORD (5-3-1-1): Myong-guk Ri; Song-chol Nam, Kwang-chon Ri, Yun-nam Ji, Jun-il Ri, Chol-jin Pak; In-guk Mun, Yong-hak An, Nam-chol Pak; Jong-yo Hong; Tae-se Jong.

COSTA D’AVORIO (4-3-3): Barry; Demel, Kolo Tourè, Zokora, Tienè; Ebouè, Yaya Tourè, Tiotè; Gervinho (Dindane), Drogba, Kalou.

giovedì 24 giugno 2010

Vergogna Italia: è fuori!

Dal cielo azzurro sopra Berlino alle fiamme dell'inferno sudafricano.

Non ci saremmo mai aspettati una figuraccia del genere, nonostante da diversi mesi questa Nazionale abbia lasciato a desiderare: l'incertezza sul gruppo, la scarsa qualità nel reparto offensivo, le brutte amichevoli pre-mondiale, fino alle deludenti gare contro il Paraguay e la Nuova Zelanda.
Contro la Slovacchia è arrivato uno schiaffo morale: nessuna idea, tanta paura, e un'umiliazione che porteremo dietro negli anni.

L'illusione del Lippi bis è durata poco: bastano 25' alla Slovacchia per passare in vantaggio con Vittek e mettere definitivamente in crisi gli Azzurri. L'ex Nazionale Campione del Mondo è incapace di reagire e conclude la prima frazione di gara con enormi difficoltà sia in difesa che in fase di palleggio. I cambi scuotono la squadra soltanto negli ultimi istanti: al secondo gol di Vittek replicano le nuove geometrie designate dai piedi di Pirlo e arrivano le reti, ormai tardive, di Quagliarella e Di Natale: pochi istanti prima, la marcatura di Kopunek condannava definitivamente Cannavaro e compagni.
Il 3 a 2 finale scaraventa l'Italia all'ultimo posto di uno dei gironi tecnicamente più scarsi, ma soprattutto ci sbatte fuori dal Mondiale.

E' già arrivato il tempo dei processi. Lippi il primo imputato. Ma sotto osservazione ci sono anche quattro anni di cattiva gestione federale.

Giorno 14: Italia dentro o fuori, Danimarca-Giappone spareggio nel Girone E

Stavolta non si scherza più. Dopo i pareggi contro Paraguay e Nuova Zelanda, l'Italia alle 16 a Johannesburg deve battere la Slovacchia per assicurarsi senza troppi calcoli la qualificazione agli ottavi di finale. E' vero che prevedendo un pareggio o la vittoria del Paraguay sulla Nuova Zelanda agli uomini di Lippi basterebbe il terzo pareggio di fila per passare il turno, ma per quanto visto finora, e per il titolo di Campioni del Mondo che ci onoriamo di portare almeno per altri quindici giorni, la vittoria è e dev'essere per i nostri un obbligo. Per l'occasione il ct azzurro cambierà nuovamente il modulo, passando ad un 4-3-3 con Gattuso in mezzo al campo e Di Natale in attacco con Pepe e Iaquinta. Bocciati dunque Gilardino e Marchisio.

In contemporanea a Polokwane il Paraguay cercherà contro la sorprendente ma modesta Nuova Zelanda la vittoria e i gol che la porterebbero agli ottavi da vincitrice del Girone F, dove troverebbe una tra Danimarca e Giappone che questa sera alle 20.30 si daranno battaglia per il secondo posto nel Girone E. Gruppo nel quale è già certa del primo posto finale l'Olanda, che sempre alle 20.30 affronterà il già eliminato Camerun dando spazio a qualche riserva desiderosa di mettersi in luce. In attesa, probabilmente, dell'ottavo di finale contro l'Italia.
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ITALIA - SLOVACCHIA

Le probabili formazioni:

Italia
(4-3-3): 12 Marchetti; 19 Zambrotta, 5 Cannavaro (c), 4 Chiellini, 3 Criscito; 8 Gattuso, 6 De Rossi, 22 Montolivo; 7 Pepe, 9 Iaquinta, 10 Di Natale.
A disposizione: 14 De Sanctis, 13 Bocchetti, 23 Bonucci, 2 Maggio, 15 Marchisio, 17 Palombo, 21 Pirlo, 16 Camoranesi, 18 Quagliarella, 9 Gilardino, 20 Pazzini. All: Lippi

Slovacchia
(4-4-2): 1 Mucha; 2 Pekarik, 3 Skrtel, 16 Durica, 21 Salata; 8 Kozak, 7 Weiss, 6 Strba, 17 Hamsik (c); 9 Sestak, 11 Vittek.
A disposizione: 12 Pernis, 23 Kuciak, 4 Cech, 22 Petras, 5 Zabavnik, 20 Kopunek, 19 Kucka, 10 Sapara, 15 Stoch, 14 Jakubko, 18 Jendrisek, 13 Holosko. All: Weiss

Arbitro: Howard Webb (Inghilterra)

Diretta: RaiUno e Sky Mondiale 1, ore 16


PARAGUAY - NUOVA ZELANDA

Le probabili formazioni:

Paraguay
(4-3-3): 1 Villar; 6 Bonet, 14 Da Silva, 2 Veron, 3 Morel; 8 E. Barreto, 13 Vera, 16 Riveros; 18 Valdez, 9 Santa Cruz (c), 19 Barrios.
A disposizione: 12 D. Barreto, 22 Bobadilla, 4 Caniza, 17 Torres, 21 Alcaraz, 15 V. Caceres, 5 J. Caceres, 20 Ortigoza, 11 Santana, 10 Benitez, 7 Cardozo, 23 Gamarra. All: Martino

Nuova Zelanda
(4-4-3): 1 Paston; 4 Reid, 6 Nelsen (c), 19 Smith, 5 Vicelich; 7 Elliott, 11 Bertos, 3 Lochhead; 9 Smeltz, 10 Killen, 14 Fallon.
A disposizione: 12 Moss, 23 Bannatyne, 13 Barron, 18 Boyens, 2 Sigmund, 8 Brown, 21 Christie, 16 Clapham, 15 Mc Glinchey, 17 Mulligan, 22 Brockie, 20 Wood. All: Herbert

Arbitro: Yuichi Nishimura (Giappone)

Diretta: Sky Mondiale 2, ore 16

mercoledì 23 giugno 2010

Inghilterra, passata la paura si torna a sognare l'impresa

God saved the Queen. La nazionale di Sua Maestà si salva da una clamorosa eliminazione già al primo turno grazie al gol di Defoe, che le vale il secondo posto alle spalle degli Stati Uniti. Per la formazione a stelle e strisce la rete di Donovan al 92' vale vittoria e primato e condanna Algeria e Slovenia, belle ma sfortunate, all'uscita di scena da Sudafrica 2010.

Fabio Capello, almeno per ora, può dunque tirare un sospiro di sollievo. E chissà se i tabloid inglesi, che in puro stile british lo avevano incensato prima per i brillanti risultati nelle qualificazioni e sommerso di critiche poi dopo i pareggi con Usa e Algeria, torneranno a guardare verso il ct italiano e i suoi uomini con la certezza che questa squadra possa regalare un sogno al popolo d'oltremanica. Sogno che ovviamente si chiama Coppa, a 44 anni di distanza dall'unico successo, nel Mondiale di casa, grazie al gol ''fantasma'' di Hurst contro la Germania. Curiosamente, il prossimo ostacolo sulla strada della nazionale dei Tre Leoni, favoritissima tra i bookmakers (e tra i votanti del nostro sondaggio) per la vittoria finale, sarà proprio la compagine tedesca allenata da Joachim Loew in un ottavo di finale che si preannuncia spettacolare e attesissimo da una parte e dall'altra.

''Il miglior gruppo inglese dai tempi dei Beatles''. Con questo titolo il Daily Mail aveva accolto a Dicembre i sorteggi dei gironi mondiali che avevano regalato all'Inghilterra avversarie come Stati Uniti, Algeria e Slovenia. Una ventata di ottimismo dettata non solo dalla caratura delle avversarie ma anche dalla forza espressa dalla nazionale dei Tre Leoni dopo l'arrivo di Capello. Il tecnico di Pieris ha saputo ridare gioco e compattezza ad una nazionale ''distratta'' dal gossip e finita alla deriva sotto la gestione McClaren, responsabile della clamorosa mancata qualificazione agli Europei 2008. Uno smacco terribile per un popolo che si professa inventore di questo sport. Ci voleva dunque un sergente di ferro come Capello per riportare ordine e disciplina in uno spogliatoio di primedonne. E i risultati si sono visti eccome, dando ragione al tecnico e alla federazione che lo ha scelto.

Il problema ora per la nazionale inglese è superare l'esame di maturità. Le prime tre gare del girone hanno dimostrato come Rooney e compagni sentano tremendamente la pressione per le aspettative di un popolo che, mai come quest'anno, crede nell'impresa. Nonostante ci sia un ruolo su tutti a mettere in apprensione tifosi e squadra, ovvero quello del portiere. Green ha già mostrato il meglio del peggio di sè, James finora ha saputo sostituirlo senza pecche, ma il soprannome ''Calamity'' è più di un segnale dell'attitudine del numero uno del Portsmouth alla papera, Hart è ancora inesperto. Ma estremo difensore permettendo, l'Inghilterra ha tutte le carte in regola per andare avanti da qui alla fine. La vittoria con la Slovenia può davvero essere il punto di svolta psicologico per una nazionale che aveva quasi dimenticato il gusto della vittoria in un Mondiale. E si sà, l'appetito vien mangiando. Soprattutto quando il digiuno dura da troppo tempo. Contro la Germania sarà battaglia vera, di quelle che possono riscrivere la storia di un popolo e di una nazionale.

martedì 22 giugno 2010

Argentina a punteggio pieno: Maradona vince ancora.

Chiude il girone a punteggio pieno e risolve la partita con la Grecia grazie ad un secco 2 - 0 firmato Demichelis e Palermo. E' questa l'Argentina di Maradona, la squadra che fino a questo momento ha entusiasmato di più. Proprio il 22 giugno di 26 anni fa, il Pibe de Oro incantava il mondo con il goal meraviglia ai danni dell'Inghilterra. E allo stesso tempo faceva parlare di sè per la famosa Manos de Dio. Ora allena una squadra circondata da campioni, fascino e polemiche.

Di Maradona apprezziamo il coraggio: ha voluto a tutti i costi il vecchio Martin Palermo, escludendo el Pocho Lavezzi. Ha lasciato a casa Zanetti e Cambiasso per dare spazio al giovane Otamendi e all' esperto Veron.
Ha preferito, tranne stasera, Higuain al Principe Diego Milito, facendo capire che in questa Nazionale regna l'uguaglianza e non la gerarchia e ribadendo con i fatti che Maradona è un tecnico e non un pagliaccio per attirare i media.

La Seleccion è una squadra completa, con un ricambio per ciascun ruolo. Stasera abbiamo visto in campo buona parte di quella potremmo definire una "lussuosa panchina": Burdisso, Cristian e Maxi Rodriguez, Pastore, Bolatti e Milito sono alcune delle carte vincenti che Diego Armando Maradona utilizzerà a sorpresa in questo lungo mondiale.

Oggi inizia il terzo turno: è l'ora del biscotto!

Oggi inizia il terzo e ultimo turno della fase a gironi del mondiale e le partite di ogni gruppo saranno giocate in contemporanea. Per quattro giorni si giocheranno due match alle 16 e altri due alle 20:30. Tirate fuori i succhi di frutta e preparatevi a delle belle merende fuori orario: il rischio-biscotto è dietro l'angolo.

Si comincia infatti questo pomeriggio con l'atto finale del girone A. Francia e Sudafrica hanno 1 punto in classifica e vogliono riscattarsi ottenenendo la loro prima vittoria in uno scontro dove bisogna tirare fuori l'orgoglio. Soprattutto i francesi, come sappiamo, sono chiamati ad una prova convincente dopo le incredibili vicende degli ultimi giorni. Ma gli sforzi dei galletti potrebbero essere del tutto vani, dato che nello scontro al vertice fra Messico e Uruguay, entrambe a 4 punti, un pareggio è il risultato più probabile, visto che accontenta e qualifica le due squadre.

Stasera tocca al gruppo B: Nigeria-Corea del Sud e Grecia-Argentina. L'argentina comanda a 6 punti e Maradona farà riposare alcuni elementi, ma non la pulce Messi: sarebbe un peccato mortale, ha spiegato Diego, non far giocare un giocatore del genere, che può deliziare tutto il pubblico con le sue giocate e la sua grinta. La Nigeria è ferma a 0 punti e non ha molte chances di qualificarsi. Grecia e Corea del Sud, a quota 3 punti, si contenderanno probabilmente il secondo posto nel girone.

MESSICO - URUGUAY

Le probabili formazioni:

Messico (4-3-3):
Perez; Salcido, Moreno, Rodriguez, Osorio; Guardado, Marquez, Torrado; Barrera, Franco, Dos Santos.

Uruguay (4-3-3):
Muslera; Pereira, Lugano, Godin, Fucile; Perez, Arevalo, Perreira; Suarez, Forlan, Cavani.

FRANCIA - SUD AFRICA

Le probabili formazioni:

Francia (4-3-3):
LLoris; Clichy, Abidal, Squillaci, Sagna; Malouda, Diarra, Gourcouff; Ribery, Cissè, Valbuena.

Sud Africa (4-2-3-1):
Josephs; Ngongca, Mokoena, Khumalo, Masilela; Khuboni, Sibaya; Nomvethe, Pienaar, Tshabalala; Mphela.

NIGERIA - COREA DEL SUD

Le probabili formazioni:

Nigeria (4-4-2):
Enyeama; Taiwo, Shittu, Yobo, Odiah; Uche, Haruna, Etuhu, Yussuf; Aiyegbeni, Odemwingie.

Corea del Sud(4-4-2):
Jung; Oh, Cho, Lee, Lee; Lee, Ki, Park, Kim; Yeom, Park.

GRECIA - ARGENTINA


Le probabili formazioni:

Grecia (4-4-2):
Tzorvas; Kyrgiakos, Papadopoulos, Papastathopoulos, Vintra; Torosidis, Karagounis, Katsouranis, Tziolis; Gekas, Salpigidis.

Argentina (4-3-3):
Romero: Ottamendi, Demichelis, Burdisso, Heinze; Veron, Mascherano, Di Maria; Messi, Milito, Aguero.

lunedì 21 giugno 2010

Il Cile c'è, la Svizzera dei record beffata da Gonzalez e arbitro

Troppo digiuno evidentemente mette molta fame. E così dopo la vittoria all'esordio contro l'Honduras, la prima dopo 44 anni di astinenza nel Mondiale, il Cile si conferma vincente e convincente battendo a Port Elizabeth la Svizzera giustizeria della Spagna grazie ad un gol nella ripresa di Mark Gonzalez. La formazione di Hitzfeld, che nonostante tutto resta ampiamente in corsa visto l'ultimo impegno contro l'Honduras, può però recriminare non poco contro l'arbitro saudita Al Ghamdi, che alla mezz'ora del primo tempo espelle Behrami per una presunta gomitata al cileno Vidal che in realtà non c'è e al massimo sarebbe da cartellino giallo. L'episodio ovviamente cambia la partita, con il Cile tutto riversato in avanti e il muro elvetico capace di resistere sino a 15' dalla fine. Ma, come detto, il risultato finale può andare bene ad entrambe le squadre, anzi, nonostante la vittoria la qualificazione sembra più a rischio per i cileni, che si giocheranno un posto agli ottavi contro la Spagna. Agli svizzeri basterà battere il modesto e già eliminato Honduras, possibilmente con un punteggio largo, per avere la certezza del pass.

I due ct Bielsa ed Hitzfeld sorprendono tutti in avvio. Nella Svizzera non c'è il duo del Bayer Leverkusen Barnetta-Derdiyok, sostituiti rispettivamente da Behrami a centrocampo sulla destra e dal rientrante Frei in avanti. Nel Cile non c'è il numero 10 Valdivia, che lascia spazio a Suazo, non l'honduregno David ma il sudamericano Humberto, nel tridente con Beausejour e Sanchez. E proprio l'attaccante dell'Udinese è, come all'esordio, già da subito il più attivo dei suoi, cercando con frequenza il dribbling e il tiro in area e dialogando spesso e volentieri con Beausejour. In generale è la formazione di Bielsa a farsi preferire nei primi minuti, con gli svizzeri guardinghi e pronti ad agire in contropiede. Dopo un paio di interventi di Benaglio su tentativi da fuori di Carmona e Vidal, i piani della squadra di Hitzfeld sono però rovinati dall'arbitro Al Ghamdi, che alla mezz'ora caccia ingiustamente Behrami. E di conseguenza regala ancora più coraggio alla Roja sudamericana, che al 40' va vicinissima al gol con Sanchez che però spreca calciando addosso a Benaglio, bravo e fortunato a salvarsi. Il ct svizzero prova quindi a correggere la sua formazione inserendo Barnetta al posto di Frei e passando al 4-4-1, sufficiente perlomeno a conservare lo 0-0 sino all'intervallo.

Anche Bielsa decide di cambiare ad inizio ripresa: dentro Mark Gonzalez e Valdivia al posto di Vidal e Suazo e squadra molto più offensiva, alla ricerca ovviamente dei tre punti. Ma la Svizzera non intende piegarsi alla superiorità numerica degli avversari, cercando di erigere un vero e proprio fortino difensivo attorno all'area di Benaglio. Operazione che in realtà Sanchez mette a rischio per due volte già nei primi dieci minuti, prima vedendosi annullare un gol per la posizione di fuorigioco attiva del compagno di squadra Gonzalez su un suo destro dal limite e poi facendosi ipnotizzare dal bravissimo portiere elvetico in un uno contro uno causato da uno svarione errato di Grichting. La Roja però non ha intenzione di mollare la presa e, dopo aver battuto da pochi minuti il record di imbattibilità difensiva in un Mondiale (559 minuti contro i 550 del record precedente, appartenente all'Italia tra il 1986 e il 1990) il muro svizzero crolla sotto il colpo decisivo di Mark Gonzalez alla mezz'ora; gran merito nell'occasione va a Paredes, abile nello scattare sul filo del fuorigioco, superare Benaglio e quindi servire al centrocampista del Cska Mosca un pallone perfetto da spingere in rete. E' 1-0 Cile, che però sa che il bottino andrebbe aumentato in vista di un eventuale arrivo finale a pari punti con Svizzera e Spagna. A provarci è soprattutto Paredes, ma il raddoppio sembra lontano. Anzi, nel finale è addirittura la Svizzera a sfiorare la rete, con un tiro di Derdiyok che mette i brividi al portire cileno Bravo finendo fuori di pochissimo. Errore che salva la Roja dalla beffa, ma Cile-Spagna sarà una partita, per entrambe, da vincere assolutamente.

CILE: Bravo; Vidal (c), Medel, Ponce, Isla; Fernandez, Carmona, Jara; Beausejour, H. Suazo, Sanchez. All: Bielsa

SVIZZERA: Benaglio; Lichtsteiner, Von Bergen, Grichting, Ziegler; Behrami, Inler, Huggel (c), Fernandes; Frei, Nkufo. All: Hitzfeld

Reti: 75' Gonzalez

Ammoniti: Medel, Ponce, Carmona, Fernandez, H. Suazo, Valdivia (C); Inler, Nkufo, Barnetta (S)

Espulsi: 30' Behrami (S)

Arbitro: Al Ghamdi (SAU)

Portogallo forza sette, Corea del Nord umiliata ed eliminata

Vi ricordate della Corea del Nord? Di una delle sorprese più grandi del primo turno, capace di tenere per 55 minuti il Brasile sullo 0-0 e di sfiorare nel finale più volte il gol del 2-2? Ecco, dimenticatela. Non solo perchè la squadra di Kim Jong-Hun e del patriota commosso Jong Tae Se saluta, in termini di qualificazione, il Mondiale di Sudafrica 2010, ma perchè questa volta gli avversari della nazionale asiatica, ovvero il Portogallo di Queiroz, si dimostrano molto meno teneri del Brasile di Dunga visto all'esordio. Il risultato finale parla chiaro, 7-0, e se il primo tempo coreano non è tutto da buttare, la ripresa sotto il diluvio di Cape Town è un autentico e totale trionfo lusitano, con Jong e compagni costretti ad un'umiliazione forse eccessiva. La vittoria per i portoghesi vale un piede e mezzo negli ottavi di finale, anche grazie alla differenza reti, decisiva nell'ultimo turno in caso di vittoria della Costa d'Avorio contro i coreani e contemporanea sconfitta portoghese contro il Brasile. Insomma, a Ronaldo e compagni basterà non prenderle dai ''cugini'' brasiliani e il gioco sarà fatto.

Cambia Queiroz rispetto all'abulico esordio contro la Costa d'Avorio: via il modulo a unica punta con due trequartisti larghi e spazio al tridente, con Cristiano Ronaldo e Simao sulle fasce e Hugo Almeida punta centrale al posto di Liedson. Dall'altra parte Kim Jong-Hun non ci pensa minimamente a cambiare anche uno solo degli undici leoni visti in campo contro il Brasile. E in effetti il primo tempo sembra il preludio ad un'altra possibile impresa coreana. Va detto che il Portogallo al 7' potrebbe già andare in vantaggio con un'incornata di Ricardo Carvalho su calcio d'angolo, complice un'uscita a vuoto di Myong Guk-Ri, che si stampa sul palo, ma fino alla mezz'ora gli asiatici si dimostrano ancora una volta solidi sia in difesa che in zona d'attacco, raddoppiando e triplicando in continuazione su Ronaldo e sfiorando addirittura per due volte il vantaggio con Jong Tae Se e Yong Jo Hong. La buona volontà della Corea deve però fare i conti con la maggiore qualità dei lusitani, che passano al 29' con Raul Meireles, servito pregievolmente da Tiago, che batte Myong sul primo palo. All'intervallo è 1-0 Portogallo.

La Corea del Nord non sembra però voler mollare la presa ad inizio secondo tempo. Come contro il Brasile la formazione asiatica prova subito a riaprire la partita, ma i tentativi da lontano dei soliti Jong e Yong non sembrano convinti e convincenti come una settimana fa. In più il Portogallo è decisamente più in palla del Brasile di allora, e si vede: all 8' protagonista è ancora Raul Meireles, questa volta in veste di assist man, che con uno splendido tocco mette Simao davanti alla porta. Il numero 11 dell'Atletico Madrid, a tu per tu con Myong, non fallisce spedendo il pallone sotto le gambe del portiere avversario. 2-0 Portogallo, che diventa 3-0 prima, all'11', con un colpo di testa di Hugo Almeida servito da Fabio Coentrao, e 4-0 al 15' con una botta dal limite dell'ex juventino Tiago servito da Cristiano Ronaldo. La Corea del Nord in pratica sparisce dal campo, annichilita dai tre gol subiti in meno di 8 minuti. Ma il pomeriggio da incubo della formazione di Kim Jung-Hun non è ancora finito, anzi. Il 5-0 è firmato da uno stoccata del neo entrato Liedson al 36' e per il 6-0 ci pensa, finalmente, la stella Ronaldo a 2' dalla fine, con un fortunoso ma al tempo spesso spettacolare che rompe la maledizione dei legni, dopo il palo contro la Costa d'Avorio e la traversa colpita in questo match al 26' della ripresa. Nel finale c'è spazio anche per la definitiva ciliegina della torta, il 7-0 firmato Tiago in pieno recupero. A dimostrazione che forse il centrocampista portoghese non è solo l'oggetto misterioso visto in Serie A con la maglia della Juventus.

PORTOGALLO: Eduardo; Fabio Coentrao, Ricardo Carvalho (c), Bruno Alves, Miguel; Raul Meireles (70' Miguel Veloso), Pedro Mendes, Tiago; Simao (74' Duda), Hugo Almeida (78' Liedson), Cristiano Ronaldo. All: Queiroz

COREA DEL NORD:
Myong Guk-Ri; Jong Hyok Cha (74' Song Chol Nam), Chol Jin Pak (c), Kwang Chon Ri, Yun Nam Ji, Jun Il-Ri; In Guk Mun (58' Kum Il Kim), Yong Hak An, Nam Chol Pak (58' Jong Jung Kim), Yong Jo Hong; Jong Tae Se.

Reti: 29' Raul Meireles, 53' Simao, 56' Hugo Almeida, 60' Tiago, 81' Liedson, 87' Cristiano Ronaldo, 90' Tiago

Ammoniti: Pedro Mendes, Hugo Almeida (P); Chol Jin Pak, Yong Jo Hong (C)

Arbitro:
Pozo (CIL)

Day 11: Portogallo e Spagna costrette a vincere

La penisola iberica è in fermento: oggi Portogallo e Spagna devono ottenere la loro prima vittoria ai mondiali per poter proseguire il loro cammino oltre la fase a gironi.
Alle 13:30 Cristiano Ronaldo e compagni dovranno battere la sorprendente Corea del Nord che ha ben figurato contro il Brasile.
Poi assisteremo al secondo turno del girone H. Alle 16:00 scontro al vertice tra Cile e Svizzera. Stasera alle 20:30 la Spagna deve rifarsi della clamorosa sconfitta all'esordio. Contro l'Honduras non ci sono più scusanti.
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PORTOGALLO - COREA DEL NORD

Le probabili formazioni:

Portogallo
(4-3-3)
: 1 Eduardo; 23 Fabio Coentrao, 6 Ricardo Carvalho (c), 2 Bruno Alves, 13 Miguel; 16 Raul Meireles, 8 Pedro Mendes, 19 Tiago; 11 Simao, 18 Hugo Almeida, 7 C. Ronaldo.
A disposizione: 12 Beto, 22 Daniel Fernandes, 3 Paulo Ferreira, 21 Ricardo Costa, 14 Miguel Veloso, 20 Deco, 5 Duda, 10 Danny, 15 Pepe, 9 Liedson, 17 Ruben Amorim, 4 Rolando. All: Queiroz

Corea del Nord
(5-4-1)
: 1 Myong Guk-Ri; 2 Jong Hyok Cha, 13 Chol Jin Pak (c), 5 Kwang Chon Ri, 8 Yun Nam Ji, 3 Jun Il-Ri; 11 In Guk Mun, 17 Yong Hak An, 4 Nam Chol Pak, 10 Yong Jo Hong; 9 Jong Tae Se.
A disposizione:
18 Myong Gil Kim, 20 Myong Won Kim, 16 Song Chol Nam, 6 Kum Il 15 Jong Jung Kim, 22 Kyong Hyok ll, 14 Nam Chol Pak ll, 19 Chol Ming Ri, 7 Chol Hyok An, 12 Kum Chol Choe, 23 Sung Hyok Pak. All: Kim Jong-Hun

Arbitro: Pablo Pozo (Cile)

Diretta: Sky Mondiale 1, ore 13


CILE - SVIZZERA


Le probabili formazioni:

Cile
(4-3-3)
: 1 Bravo; 8 Vidal (c), 17 Medel, 3 Ponce, 4 Isla; 14 Fernandez, 6 Carmona, 20 Millar; 15 Beausejour, 10 Valdìvia, 7 Sanchez.
A disposizione: 12 Pinto, 23 Marin, 5 Contreras, 2 Fuentes, 18 Jara, 13 Estrada, 19 Fierro, 21 Tello, 16 Orellana, 22 Paredes, 9 H. Suazo. All: Bielsa

Svizzera
(4-4-2)
: 1 Benaglio; 2 Lichtsteiner, 5 Von Bergen, 13 Grichting,3 Ziegler; 7 Barnetta, 8 Inler, 6 Huggel (c), 16 Fernandes; 19 Derdiyok, 10 Nkufo.
A disposizione: 12 Wolfli, 21 Leoni, 17 Spycher, 20 Magnin, 22 Eggimann, 11 Behrami, 14 Padalino, 23 Shaqiri, 9 Frei, 15 Yakin, 18 Bunjaku. All: Hitzfield

Arbitro: Khalil Al Ghamdi (Arabia Saudita)

Diretta: Sky Mondiale 1, ore 16


SPAGNA - HONDURAS


Le probabili formazioni:

Spagna
(4-2-3-1)
: 1 Casillas; 11 Capdevila, 5 Puyol (c), 3 Pique, 15 Sergio Ramos; 16 Busquets, 14 Xabi Alonso; 7 Villa, 8 Xavi, 21 David Silva; 9 Torres.
A disposizione: 12 Victor Valdes, 23 Reina, 2 Raul Albiol, 4 Marchena, 17 Arbeloa, 6 Iniesta, 10 Fabregas, 20 Javi Martinez, 13 Juan Mata, 22 Jesus Navas, 18 Pedro, 19 Llorente. All: Del Bosque

Honduras
(4-4-2)
: 18 Valladares; 23 Mendoza, 2 Chavez, 3 Figueroa, 21 Izaguirre; 17 Alvarez, 8 W. Palacios, 7 Nunez, 20 Guevara; 9 Pavon, 11 Suazo (c).
A disposizione: 1 Canales, 22 Escober, 5 Bernardez, 14 Garcia, 4 J. Palacios, 16 Sabillon, 6 Thomas, 19 Turcios, 15 Martinez Ramos, 10 J. J. Palacios, 13 Espinoza, 12 Welcome. All: Rueda

Arbitro: Yuichi Nishimura (Giappone)

Diretta: RaiUno e Sky Mondiale 1, ore 20.30

domenica 20 giugno 2010

Italia - Nuova Zelanda, le pagelle


Gara analoga a quella d'esordio dal punto di vista del gioco, ma con un avversario nettamente inferiore: gli Azzurri di Lippi imbarazzano e ora rischiano grosso.


Cuore Chiellini, Gilardino è altrove.

Marchetti 6: incolpevole sulla rete, è praticamente uno spettatore in campo; osserva un paio di conclusioni lontane dallo specchio della porta.

Zambrotta 6,5: continua a salire e non è quasi mai impegnato nella retroguardia. Preziosi i suoi cross che però non vengono mai finalizzati dagli attaccanti. Un giocatore ritrovato.

Chiellini 6,5: è stato il vero guardiano della difesa. Puntuale negli stop, efficace nelle ripartenze. Ci mette grinta e cuore, improvvisandosi addirittura attaccante. Un lavoro di sacrificio che però non è bastato.

Cannavaro 5,5: acciaccato per la differenza d'altezza rispetto ai neozelandesi, è colpevole sul goal (irregolare) degli avversari. In più occasioni si trova spaesato in fase di impostazione.

Criscito 6: C'è, ma preferisce guardare in avanti piuttosto che difendere. Autore di un buon primo tempo, cala nella ripresa dove il suo lavoro di spinta viene assorbito dai centrocampisti.

Marchisio 5: non entra mai in partita e Lippi lo conferma nonostante la prestazione opaca della prima gara. Avulso dal gioco, prova ad accentrarsi nel suo ruolo naturale nel secondo tempo, ma viene presto sostituito dal proprio tecnico.

De Rossi 6: è poco incisivo, salvo alcuni lanci in profondità. Continua a giocare in una posizione troppo arretrata ed svolge un lavoro attendista; affaticato contro i giganti.

Pepe 6: si dà da fare ma non riesce ad impostare la manovra: qualche cross e un paio di corner non andati a buon fine. E' così che la nuova possibile stella della Juventus si spegne.

Montolivo 6,5: rappresenta quel barlume di anima rimasto nei colori azzurri. Un palo nel primo tempo e un tiro di poco a lato nella ripresa. Ottima la sua visuale di gioco, ma poco concreto nei passaggi e nel recupero dei palloni. In ogni caso, rimane uno dei migliori.

Iaquinta 6,5: trasforma il rigore e prova a prendere per mano un attacco fin troppo spento. Il suo è un lavoro di sacrificio: prova a giocare spalle alla porta come uomo di sponda, avanza palla al piede e cerca il compagno. E' però poco incisivo, soprattutto nei colpi di testa.

Gilardino 4,5: l'eterno fantasma. La sua presenza si farà notare soltanto nei tabellini e nelle statistiche. Cerca la profondità senza successo e non riesce a giocare il pallone a terra. Bocciato, per ora.

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Camoranesi 6: non impressiona, ma prova a vivacizzare la sua fascia, accentrandosi poi sulla tre quarti. Non è un ragazzino, e si vede. Lippi dovrebbe prendere in considerazione forze più fresche, come Maggio.

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Di Natale 6,5: ci prova in tutti i modi, ed è l'unico attaccante a concludere in porta con una bella girata all'interno dell'area. Gioca molto esterno e se facesse a modo suo, troverebbe quasi sicuramente la via del goal. Assurdo non vederlo in campo dal primo minuto come seconda punta.

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Pazzini 5,5: il tempo per mettersi in mostra ce l'ha, ma non riesce a gestire quei pochi palloni messi a sua disposizione. Poco movimento, sicuramente più rapido di Gilardino.

Giorno 10: è l'ora di Italia-Nuova Zelanda, con Paraguay e Slovacchia ad aprire e un super Brasile-Costa d'Avorio in serata

Ci siamo. Dopo il pareggio nell'esordio contro il Paraguay torna in campo l'Italia di Lippi alle 16 a Nelspruit contro la Nuova Zelanda, squadra compatta e in crescita negli ultimi tempi ma tecnicamente nettamente inferiore agli azzurri. Lecito dunque aspettarsi la vittoria contro gli ''All Whites'', risultato tra l'altro quasi obbligato per i Campioni del Mondo per mettere al sicuro la qualificazione prima dell'ultimo incontro contro la Slovacchia. Italia e Nuova Zelanda scenderanno in campo nel secondo match di giornata conoscendo già in anticipo il risultato dello scontro tra le due avversarie del Girone F, Slovacchia e Paraguay, in campo alle 13.30 a Bloemfontein. In serata toccherà invece al Girone G con un Brasile-Costa d'Avorio che si annuncia spettacolare, con il ''blues'' Drogba in cerca di rivincita contro la rappresentanza interista formata da Julio Cesar, Lucio e Maicon.
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SLOVACCHIA - PARAGUAY

Due squadre in cerca di vittoria dopo i pareggi dell'esordio e, soprattutto, dopo una vigilia tormentata dalle polemiche. Slovacchia e Paraguay apriranno il programma della decima giornata sapendo che la vittoria, per una delle due, significherebbe avere un piede e mezzo negli ottavi di finale. Nella Slovacchia il ct Weiss dovrebbe optare per un paio di novità rispetto al pareggio-beffa contro la Nuova Zelanda, con l'inserimento di Salata in difesa e Kozak a centrocampo al posto rispettivamente di Zabavnik e Jendrisek. Nel Paraguay dovremmo rivedere dal primo minuto la stella Roque Santa Cruz accanto a Barrios nel 4-3-1-2, con Valdez dietro le punte ma impiegabile anche da attaccante aggiunto in un più offensivo 4-3-3.

Le probabili formazioni:

Slovacchia
(4-4-2): 1 Mucha; 2 Pekarik, 3 Skrtel, 16 Durica, 21 Salata; 8 Kozak, 7 Weiss, 6 Strba, 17 Hamsik (c); 9 Sestak, 11 Vittek.
A disposizione: 12 Pernis, 23 Kuciak, 4 Cech, 22 Petras, 5 Zabavnik, 20 Kopunek, 19 Kucka, 10 Sapara, 15 Stoch, 14 Jakubko, 18 Jendrisek, 13 Holosko. All: Weiss

Paraguay
(4-3-1-2): 1 Villar; 6 Bonet, 14 Da Silva, 21 Alcaraz, 3 Morel; 15 V. Caceres, 13 Vera, 16 Riveros; 18 Valdez; 9 Santa Cruz (c), 19 Barrios.
A disposizione: 12 D. Barreto, 22 Bobadilla, 4 Caniza, 17 Torres, 2 Veron, 8 E. Barreto, 5 J. Caceres, 20 Ortigoza, 11 Santana, 10 Benitez, 7 Cardozo, 23 Gamarra. All: Martino

Arbitro: Eddy Maillet (Seychelles)

Diretta: Sky Mondiale 1, ore 13.30


ITALIA - NUOVA ZELANDA

4-4-2. E' questa la parola d'ordine a Casa Italia. Con ogni probabilità, almeno per questo match, via dunque il 4-2-3-1 ,per la verità non troppo convincente, visto contro il Paraguay. Le due punte saranno Iaquinta e Gilardino e, modulo a parte, l'unica novità nella formazione iniziale sarà la presenza, obbligata, di Marchetti in porta al posto di Buffon. Nella Nuova Zelanda il ct Herbert non dovrebbe operare invece alcuna variazione, confermando in toto la formazione che ha conquistato contro la Slovacchia il primo storico punto neozelandese nella storia dei Mondiali.

Le probabili formazioni:

Italia
(4-4-2):
12 Marchetti; 19 Zambrotta, 5 Cannavaro (c), 4 Chiellini, 3 Criscito; 22 Montolivo, 6 De Rossi, 7 Pepe, 15 Marchisio; 9 Iaquinta, 15 Gilardino.
A disposizione: 14 De Sanctis, 13 Bocchetti, 23 Bonucci, 2 Maggio, 8 Gattuso, 17 Palombo, 16 Camoranesi, 18 Quagliarella, 10 Di Natale, 20 Pazzini. All: Lippi

Nuova Zelanda
(4-4-3): 1 Paston; 4 Reid, 6 Nelsen (c), 19 Smith, 5 Vicelich; 7 Elliott, 11 Bertos, 3 Lochhead; 9 Smeltz, 10 Killen, 14 Fallon.
A disposizione: 12 Moss, 23 Bannatyne, 13 Barron, 18 Boyens, 2 Sigmund, 8 Brown, 21 Christie, 16 Clapham, 15 Mc Glinchey, 17 Mulligan, 22 Brockie, 20 Wood. All: Herbert

Arbitro: Carlos Batres (Guatemala)

Diretta: RaiUno e Sky Mondiale 1, ore 16


BRASILE - COSTA D'AVORIO

4-4-2. E' questa la parola d'ordine a Casa Italia. Con ogni probabilità, almeno per questo match, via dunque il 4-2-3-1 ,per la verità non troppo convincente, visto contro il Paraguay. Le due punte saranno Iaquinta e Gilardino e, modulo a parte, l'unica novità nella formazione iniziale sarà la presenza, obbligata, di Marchetti in porta al posto di Buffon