lunedì 7 giugno 2010

Ghana, stelle nascenti o stelle cadenti?

Nel firmamento delle squadre africane qualificate per il primo storico Mondiale di casa, non potevano di sicuro mancare le ''stelle nere'' del calcio continentale. Per il Ghana, seconda nazione calcisticamente più titolata del continente nero insieme al Camerun e alle spalle dell'Egitto, quella a Sudafrica 2010 sarà la seconda partecipazione alla fase finale di una rassegna mondiale, dopo l'esordio in Germania di quattro anni fa. Numeri che stridono con le 4 Coppe d'Africa messe in bacheca dal ''Brasile d'Africa'' tra il 1963 e il 1982 e i due Mondiali Under 17 conquistati dalla nazionale giovanile nel 1991 e nel 1995. La tanto attesa consacrazione internazionale della nazionale maggiore invece è finalmente arrivata solo nel 2006 sotto la guida del ct serbo Radomir Duijkovic, con la conquista degli ottavi di finale nella rassegna tedesca, guadagnati con il secondo posto nel girone dell'Italia dopo le vittorie su Stati Uniti e Repubblica Ceca. I sogni di gloria di Essien e compagni si sono poi infranti contro il Brasile di Ronaldo e Ronaldinho, ma il Ghana ha saputo uscire dal mondiale rafforzato nelle proprie convinzioni e prova ne sono i risultati conseguiti negli ultimi tre anni sotto la guida del nuovo ct, un altro serbo, Radomir Antic: il terzo posto nella Coppa d'Africa 2008, la sconfitta di misura nella finale dell'edizione 2010 contro l'Egitto, e soprattutto la qualificazione come prima squadra africana, dopo quella d'ufficio del Sudafrica, per il Mondiale 2010.

In questo contesto di ottimi progressi due fatti recenti rischiano però di minare sin dalle fondamenta il cammino delle Black Stars nella competizione di quest'estate. In primo luogo l'infortunio al ginocchio sinistro che costringerà la stella Essien, uscito malconcio già a gennaio dalla Coppa d'Africa e mai pienamente recuperato, a saltare l'intera avventura mondiale. Un perdita gravissima per il gioco e per la squadra, che dovrà fare a meno del suo leader in campo. A complicare la situazione si sono poi aggiunti gli screzi tra alcuni giocatori e il ct Antic, culminati con il durissimo attacco del centrocampista Laryea Kingston alla notizia della propria esclusione dalla rosa mondiale definitiva: "Giuro davanti a Dio che non è un buon allenatore, non capisce niente di calcio ed è un uomo stupido". Staremo quindi a vedere se, tra uno spogliatoio che sembra schierato in parte contro il proprio allenatore e le motivazioni che solo rappresentare il proprio paese ad un Mondiale può dare, le seconde riusciranno a prevalere sulle prime. Necessarie più che mai vista la difficoltà del Girone D, condiviso con Germania, Australia e Serbia.

Difesa - A difendere i pali della porta ghanese ci sarà un altro Kingston, ovvero il fratello del centrocampista silurato dal ct Antic, protagonista di un buon mondiale quattro anni fa in Germania. A fare da riserve al portiere del Wigan saranno due giovani prodotti del campionato ghanese, entrambi classe 1989, Adjei e Ahorlu. Al centro della difesa occhio al 19enne di proprietà dell'Udinese Jonathan Mensah, scovato dallo staff di Pozzo ai Mondiali Under 20 del 2009 e quest'anno parcheggiato in prestito agli spagnoli del Granada. A fargli compagnia in mezzo ci sarà il più esperto Pantsil del Fulham, in origine schierato da terzino destro e comunque adattabile anche a questa posizione. Per il ruolo da esterni bassi i favoriti sono i due giovani Inkoom, 20enne del Basilea, e Vorsah, 21enne messosi in luce in Bundesliga con la maglia dell'Hoffenheim. Importante per ct e gruppo anche la presenza del quasi 34enne Sarpei del Bayer Leverkusen, mentre tra gli altri troviamo anche John Mensah, cresciuto calcisticamente in Italia con le maglie di Genoa, Chievo, Modena e Cremonese, ora al Sunderland. Completano la rosa difensiva Addy, dal massimo campionato ghanese, e Rahim Ayew, impegnato nel campionato egiziano.

Centrocampo - La gravissima assenza di Essien in mezzo al campo dovrebbe essere colmata dal bolognese Stephen Appiah, anche se permangono dubbi sulla sua capacità di reggere un ruolo e una competizione così importanti, specie dopo la tromboflebite che lo ha tenuto lontano dai campi per più di due anni e lo ha messo addirittura in pericolo di vita. Se non dovesse farcela sono pronti uno tra Annan, dal Rosenborg, e il giovane e promettente Andrè Ayew, 19enne in forza ai francesi dell'Arles, accanto al nerazzurro Muntari, secondo le ultime voci di mercato vicino al Liverpool nel contesto di uno scambio con l'argentino Mascherano. Sulla fasce, nel classico 4-4-2 prediletto da Antic, saranno impiegati dall'inizio l'esterno sinistro del Portsmouth Kevin Boateng, il cui fratello naturalizzato tedesco giocherà invece nella Germania, e un' altra scoperta dell'Udinese, già affermatasi in Serie A, il 21enne Kwadwo Asamoah. Anche se quest'ultimo dovrà difendere il proprio posto da titolare dalla concorrenza dell'olandese naturalizzato ghanese, Owusu-Abeye, in gol nelle ultime amichevoli pre-mondiali. Completa il serbatoio di metacampo il centrocampista del Getafe Derek Boateng.

Attacco - In avanti spazio al consolidato duo d'attacco formato dall'ex Udinese e Modena, ora al Rennes, Gyan Asamoah, e dall'esperto Matthew Amoah, centravanti degli olandesi del Nac Breda. A far loro da alternative ci saranno la punta dell'Hoffenheim Tagoe e il 20enne milanista Adiyiah. Quest'ultimo, acquistato dalla dirigenza rossonera lo scorso dicembre dal Fredrikstad, farà parte della spedizione ghanese nonostante i problemi fisici, e alle scelte tecniche, che gli hanno impedito il debutto in una partita ufficiale con la maglia del Milan. Ma il passato, con la straordinaria media di 17 gol in 16 apparizioni con la nazionale ghanese Under 20, e il futuro, data la giovanissima età, sembrano incoraggianti perchè il giocatore abbia le sue chance. E vista l'età media del Milan, forse è meglio pensarci due volte prima di lasciarlo andare via in tutta fretta.

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