domenica 6 giugno 2010

Germania, la "meglio gioventù" all'assalto del mondiale


"Il calcio è un gioco molto semplice, dove 22 uomini rincorrono un pallone e, alla fine, vincono i tedeschi." Così disse Gary Lineker, storico bomber della nazionale inglese degli anni '80 e primi anni '90, a proposito della nazionale tedesca, quella dei vari Bierhoff, Matthaeus, Moeller, Ziege, Sammer e molti altri, che dopo la riunificazione post U.R.S.S. spadroneggiava calcisticamente in Europa e nel Mondo portando avanti la tradizione vincente della Germania Ovest. Una squadra vincente e convincente, capace di raggiungere una finale mondiale e due europee in sei anni, di cui però avevamo perso le tracce, nonostante il secondo posto ai mondiali coreani del 2002, nei primi anni del nuovo millennio. Il temutissimo ''Nationalelf'' tedesco sembrava essersi progressivamente smarrito, tra un cambio generazionale povero di talenti e un continuo alternarsi di Ct dopo i clamorosi fallimenti agli Europei del 2000 e del 2004. Finchè, nel 2006, la giovane nazionale teutonica è tornata a riaffacciarsi al grande calcio trainata in panchina dall'esordiente Klinsmann, riuscendo, contro tutte le previsioni della vigilia, a spingersi sino alla conquista del terzo posto mondiale nella rassegna di casa. Un bronzo che sarebbe potuto anche essere ben altro se, in quell'indimenticabile notte di Dortmund, i gol di Grosso e Del Piero nei supplementari non avessero spinto l'Italia di Lippi verso la conquista della coppa.


L'eredità di quell'impresa inaspettata è stata raccolta dal vice di Klinsmann, Joachim Loew, promosso Ct dopo il mondiale tedesco. Chiamato a confermare la rinascita del calcio teutonico, Loew è riuscito, svecchiando ulteriormente la sua squadra, a portare la Germania sino alla finale dell'Europeo 2008, persa di misura contro la fortissima Spagna. Logico quindi inserire i bianconeri tedeschi, nel Girone D con Australia, Serbia e Ghana, tra le squadre papabili anche per la vittoria del mondiale, anche se, più che sulla qualità dei singoli, la Germania punta nuovamente sulla forza del gruppo, che si regge soprattutto sull'ossatura dei vicecampioni d'Europa del Bayern Monaco e sul Werder Brema terzo classificato in Bundesliga. Prima ancora dell'inizio dell'avventura sudafricana però, Loew ha dovuto fare i conti con un infortunio pesantissimo per gli equilibri della squadra, quello di capitan Ballack, costretto a rinunciare all'esperienza sudafricana a causa di una lesione del legamento collaterale medio. La fascia di capitano passerà quindi sul braccio del terzino Philipp Lahm, mentre lo stesso Loew ha indicato nell'esterno Schweinsteiger il nuovo leader carismatico della squadra in campo.


Difesa – Tra i pali il numero uno dello Schalke 04, Felix Neuer, sembra aver definitivamente battuto la concorrenza dell'estremo difensore del Werder Brema Tim Wiese e del portiere-rigorista del Bayern Hans-Jorg Butt. Nonostante l'ottima stagione della squadra bavarese, con la vittoria di campionato e coppa di Germania e la Champions sfumata solo in finale contro l'Inter, la presenza come terzo portiere del 36enne Butt a sette anni dall'ultimo gettone in nazionale sembra più figlia dell'infortunio del 24enne del Leverkusen Renè Adler e del tragico suicidio del portiere dell'Hannover Robert Enke che delle reali intenzioni di Loew. A reggere la retroguardia difensiva saranno con ogni probabilità ¾ del reparto arretrato già visto 4 anni fa, ovvero il 25enne Mertesacker del Werder insieme al 31enne Friedrich del retrocesso Herta Berlino in mezzo e capitan Lahm del Bayern, definitivamente esploso come uno dei migliori terzini europei, sulla destra. Sulla sinistra la novità dovrebbe essere un altro giovane prodotto del Bayern reduce da un'ottima stagione, il 21enne Badstuber, favorito per una maglia da titolare sul coetaneo Boateng, di origini ghanesi e fresco di firma con il Manchester City. Completano il reparto due giovani dell'Amburgo, il terzino sinistro Jansen e l'esterno di destra Aogo, di origini nigeriane, e il centrale dello Stoccarda di origini turche Tasci.


Centrocampo – Con il bavarese Schweinsteiger nelle vesti di faro e di raccordo tra difesa e attacco, il pesante vuoto lasciato da Ballack sarà colmato da uno tra il giovane mediano dello Stoccarda Khedira e il più esperto omologo dell'Amburgo Trochowski, con il primo che sembra partire in vantaggio nelle gerarchie interne. Il 4-2-3-1 adottato solitamente dal ct Loew prevede, ricordando analogamente le scelte attuali del nostro ct Lippi, l'abbassamento e l'allargamento di due attaccanti con un trequartista a supporto dell'unica punta. E proprio per il ruolo da regista si giocano il posto in tre. Il favoritissimo della vigilia è il numero 10 del Werder di origini tuche Ozil, classe 1988, talento della Bundesliga seguito con interesse da diverse squadre europee. Molti lo definiscono una delle possibili sorprese di questo Mondiale. Ma occhio anche a Toni Kroos, 20 anni appena, prodotto del vivaio del Bayern reduce da una super stagione con la maglia del Leverkusen. Rispetto ai due sopracitati sembra partire in leggero svantaggio il 21enne del Werder Marko Marin, adattabile all'occorrenza anche ad un impiego sulla fascia.


Attacco – Detto del modulo adottato da Loew, per il ruolo di esterni alti d'attacco i titolari designati sono il jolly offensivo del Bayern Muller, diventato quest'anno titolare inamovibile nelle file delle ''Stern des Sudens", e Lukas Podolski, premiato come ''miglior giovane'' ai Mondiali del 2006 e da sempre più incisivo nelle partite con la sua nazionale che in Bundesliga con la maglia del Colonia, dove ha realizzato appena 2 gol in 27 presenze. Per il posto da punta sarà risolto probabilmente solo all'ultimo il ballottaggio tra i campioni di Germania Gomez e Klose, con il primo quest'anno più utilizzato e prolifico in Bundesliga ma meno esperto e carismatico del 32enne ariete di origine polacca. Come outsider se la giocano anche il brasiliano naturalizzato dello Stoccarda Cacau e la punta del Bayer Leverkusen Kiessling, entrato definitivamente nei ranghi del Bundesteam dopo l'epurazione per i dissidi con il Ct del bomber dello Schalke 04 Kuranyi.

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