mercoledì 16 giugno 2010

Svizzera, che sorpresa! Fernandes punisce una Spagna leziosa e sfortunata

Alzi la mano chi se lo aspettava. La prima vera e clamorosa sorpresa del Mondiale 2010 viene da Durban e dalla seconda partita del Girone G che vede in campo le ultime due formazioni a dover esordire nella kermesse sudafricana, ovvero la favoritissima Spagna campione d'Europa in carica di Vicente Del Bosque e la rocciosa Svizzera dell'ex tecnico del Bayern Monaco Ottmar Hitzfeld. Un incontro dall'esito che parebbe già scritto e che invece il campo capovolge sorprendentemente: a uscirne vincitrice è la formazione elvetica grazie a un gol in carambola a inizio ripresa di Gelson Fernandes, classe 1986 di origini capoverdiane, che premia una Svizzera cinica e ben organizzata in difesa, capace di piazzare 10 uomini dietro la linea della palla e di colpire gli avversari in uno dei rari contropiedi. La Spagna, leziosa e a tratti sfortunata, capace di produrre molto gioco ma al tempo stesso poche occasioni, comincia così nel peggiore dei modi il Mondiale che, nelle aspirazioni di tifosi, squadra e ct, dovrebbe essere quello della tanto attesa consacrazione mondiale dopo la vittoria europea del 2008. La prossima sfida, contro il non certo irresistibile Honduras, sarà già decisiva per il proseguo del cammino iridato degli iberici, dietro solo al Brasile nelle quote dei bookmakers per la vittoria finale.

La squadra di Del Bosque, che si presenta in Sudafrica con l'impressionante ruolino di marcia di 10 vittorie in altrettante partite di qualificazione, recupera per l'esordio Iniesta dall'inizio ma non Torres, in panchina insieme a Fabregas accanto al tecnico. Nel 4-5-1 molto offensivo delle Furie Rosse l'unica punta è il neo acquisto del Barcellona David Villa, assistito da Silva e Iniesta esterni offensivi, con Xavi a dirigere come suo solito il gioco e Busquets e Xabi Alonso a fare da filtro davanti alla difesa. Nella Svizzera di Hitzfeld, priva dell'infortunato Frei in avanti e di Behrami, le punte sono Derdiyok e N'Kufo, con Inler, Barnetta, Huggel e Fernandes sulla linea di centrocampo nel 4-4-2 elvetico e gli ''italiani'' Lichtsteiner e Ziegler esterni di difesa.

La Spagna inizia da subito a macinare gioco con una serie di trame fitte e di passaggi veloci in profondità, creando la prima occasione con Villa al 10', chiuso bene da un'uscita tempestiva del portiere elvetico Benaglio, che si rivelerà essere in grande serata. Di lì a poco cominciano una serie di tiri in successione nello specchio della porta dell'estremo difensore del Wolfsburg: il primo in ordine temporale è Silva al 16', seguito a ruota da Sergio Ramos e Iniesta. Ma è sui piedi di Piquè che arriva la prima vera palla gol dell'incontro: il numero 3 spagnolo, servito magistralmente da Iniesta, si libera in dribbling di Grichting ma si fa ipnotizzare da un super Benaglio. Un'ottima occasione nata ancora una volta dai piedi del numero 6 degli iberici, sicuramente il più positivo dei suoi. La Svizzera resiste, aspetta e prova a ripartire confermandosi la squadra difensivamente ineccepibile vista a Germania 2006, mondiale concluso dagli elvetici ai rigori negli ottavi contro l'Ucraina con lo sfortunato record di zero sconfitte e zero gol subiti. Nel finale di tempo la Spagna colleziona un'altra ottima palla gol con Villa, strepitoso nel mettere a sedere tutta la difesa avversaria, tra cui Von Bergen entrato al posto dell'infortunato Senderos, e pure Benaglio, ma decisamente meno nel far partire un pallonetto decisamente inconcludente, una via di mezzo tra un tiro e un cross, che si spegne largo. 0-0 all'intervallo.

La Spagna parte forte anche nella ripresa, ma la squadra di Hitzfeld comincia a farsi minacciosa in contropiede. E proprio da una ripartenza rossocrociata arriva il rocambolesco vantaggio di Fernandes al 7': Derdiyok si invola verso l'area di rigore iberica ma al suo ingresso viene fermato da un'uscita a valanga, molto al limite del regolamento, di Casillas che colpisce il pallone; la sfera finisce addosso a Piquè che non riesce a liberarsene prima dell'intervento di Fernandes, abile come un falco ad avventarsi sul pallone e a depositarlo in rete. E' il vantaggio svizzero, clamoroso a Durban. Il gol scatena la reazione furibonda delle Furie Rosse che però devono fare i conti sia con il ''Benaglio show'' che con una buona dose di sfortuna. Al 15' il portiere elvetico si esalta nuovamente su Villa, imbeccato dal solito Iniesta. Ma due minuti dopo è solo la sfortuna a negare il gol all'ala del Barcellona, che inventa uno stupendo destro a girare su cui Benaglio non può nulla, ma la palla si perde di un nulla vicino al palo sinistro. Del Bosque prova allora a sfoderare l'artiglieria pesante: dentro ''El Nino''' Torres e Jesus Navas per Silva e Busquets. Ma che l'attaccante del Liverpool non sia in perfette condizioni lo si nota già con il suo primo destro, che si perde lontano dalla porta rossocrociata. La Svizzera però comincia a subire l'assedio degli spagnoli, che al 25' colpiscono una traversa clamorosa con una sassata da fuori di Xabi Alonso e due minuti dopo falliscono di un soffio il pareggio su un bel diagonale di Jesus Navas fuori di pochissimo. L'esterno del Siviglia sul finale di match è il più pericoloso dei suoi, con un altro missile che mette i brividi a Benaglio, ma la Svizzera riesce pure ad andare vicinissima al raddoppio con una grandissima azione di Derdiyok, che si beve Piquè e Puyol, non proprio due novellini, e con un esterno delizioso centra il palo alla sinistra di Casillas. Nel finale neanche l'ingresso di Pedro riesce a portare il sussulto decisivo in casa iberica. Finisce 1-0 per la Svizzera, al termine di una bellissima partita; la Spagna dalla prossima non può più fallire.

SPAGNA: Casillas; Sergio Ramos, Puyol (c), Pique, Capdevila; Busquets (61' Torres), Xabi Alonso, David Silva (62' Jesus Navas), Xavi, Iniesta (77' Pedro); Villa. All: Del Bosque

SVIZZERA: Benaglio; Lichtsteiner, Senderos (36' Von Bergen), Grichting, Ziegler; Inler, Huggel (c), Barnetta (90' Eggiman), Fernandes; Derdiyok (79' Yakin), Nkufo. All: Hitzfeld
Reti: 52' Fernandes

Ammoniti: Benaglio, Grichting, Ziegler, Yakin (S)

Arbitro: Webb (ING)

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