venerdì 18 giugno 2010

La Slovenia sogna ma spreca, agli Stati Uniti la rimonta va stretta

Dal sogno di una storica qualificazione anticipata agli ottavi di finale al sospiro di sollievo per il gol, regolare ma annullato dall'arbitro, che nel finale avrebbe completato la rimonta avversaria. Alla fine il 2-2 dell'Ellis Park Stadium tra Slovenia e Stati Uniti va bene più alla compagine slava che non agli uomini di Bob Bradley, che ci mettono cuore e grinta per recuperare lo 0-2 subito dagli avversari nel primo tempo e si vedono annullare all'85' il gol regolarissimo del 3-2 di Edu, che avrebbe completato l'opera iniziata da Donovan e da Michael Bradley, figlio del ct. Il pareggio, alla fine di un match spettacolare e mai scontato, ben giocato da entrambe le squadre, alla fine è però sostanzialmente giusto visto il primo tempo di dominio sloveno e la ripresa totalmente di marca americana. Nonostante la rimonta il punto fa più felice gli uomini di Kek, che salgono a quota 4 punti, mentre gli Stati Uniti salgono a 2 collezionando il secondo pareggio di fila. Decisivo sarà così l'ultimo turno, con gli Stati Uniti che troveranno l'Algeria, con la quale dovranno assolutamente vincere, e la Slovenia che da capolista se la dovrà vedere con l'Inghilterra di Capello, finora deludente ma alla ricerca disperata di una vittoria.

Nell'undici iniziale statunitense ci sono tre novità rispetto all'esordio, con Donovan e Dempsey che si scambiano di fascia, il primo a sinistra e il secondo a destra, e Torres in mezzo al campo al posto di Clark. In attacco il partner di Altidore è Findley e non Buddle. Anche nella Slovenia il tecnico Kek opta per un cambio di fascia, con il mancino Birsa spostato a destra e Kirm dalla parte opposta. L'altra novità è la presenza in attacco di Ljubijankic, accanto a Novakovic, al posto di Dedic, protagonista di una prestazione incolore contro l'Algeria.

Il match inizia con la formazione slovena più manovriera e più pericolosa degli avversari, tant'è che il gol non tarda ad arrivare già nei primi minuti. Per la precisione al 13' quando il talentuoso Birsa, approfittando di una dormita colossale di Onyewu, inventa un gran sinistro da 25 metri che lascia Howard di sasso. Subito vantaggio per la Slovenia, con gli Stati Uniti che provano immediatamente a darsi una scrollata con capitan Donovan, che appena 120 secondi dopo cerca di sorprendere Handanovic su punizione, trovando però la prontezza e i riflessi del portiere sloveno dell'Udinese. La formazione slovena è abilissima nelle incursioni grazie all'ottima giornata di Brecko e Birsa, che sulla destra mettono spesso in difficoltà la retroguardia a stelle e strisce. E proprio da una punizione battuta da Birsa è Novakovic a mancare l'appuntamento con il raddoppio al 20', con Howard che blocca dopo un'altra dormita di Onyewu. Incerta in difesa ma solida a centrocampo, la formazione americana comincia a provarci da fermo e al 35' ci vuole il miglior Handanovic per deviare in angolo un sinistro tagliente e potente di Torres su punizione. Quella del centrocampista di origine messicana è in realtà l'ultima vera occasione per gli Stati Uniti, prima della fine del tempo e soprattutto prima del raddoppio slòveno al 42'. Anche in questa occasione c'è lo zampino decisivo di Birsa, con Ljubijankic che scatta sul filo del fuorigioco servito dal compagno e batte Howard in uscita. 2-0 Slovenia all'intervallo e qualificazione agli ottavi che per gli slavi sembra ad un passo.

Il tecnico americano Bradley è però abilissimo ad indovinare i cambi ad inizio ripresa: dentro Feilhaber e Edu per Torres e Findley. E dopo appena 3' arriva il gol statunitense che riapre l'incontro, grazie anche ad un buco del difensore sloveno Cesar che consente a capitan Donovan da pochi passi e da posizione defilata di sparare un autentico missile sotto la traversa della porta di Handanovic. E' 1-2, e la partita diventa bellissima perchè entrambe le squadre si buttano in avanti con motivazioni opposte alla ricerca del gol. La Slovenia ci prova soprattutto con un Birsa ispiratissimo, che chiama Howard in un paio di occasioni alla respinta con i pugni. Dall'altra parte è Altidore ad andare vicinissimo al pareggio al 23', con Handanovic che si supera sul destro fortissimo da centro area del giovane attaccante di colore. Il pareggio sembra però nell'aria ed è Michael Bradley, il figlio del ct Bob, a completare la rimonta idealmente iniziata dalle mosse azzeccate del padre. Al 36' il numero 4 americano è bravissimo ad insirersi su un lancio lungo di Donovan prolungato di testa da Altidore e a battere Handanovic. E' 2-2, ma 4' dopo gli Usa possono addirittura recriminare per il gol in spaccata di Edu non concesso dall'arbitro maliano Coulibaly, che fischia un non meglio precisato fallo in attacco della formazione a stelle e strisce. Prima del fischio finale c'è ancora spazio per un paio di emozioni, questa volta di marca slovena, con un colpo di testa di Novakovic e un tiro da fuori di Radosavlijevic neutralizzati in qualche modo da Howard. Finisce così in pareggio tra Slovenia e Stati Uniti, due squadre vive che promettono di giocarsi la qualificazione fino all'ultimo secondo dell'ultimo turno.

SLOVENIA: Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Kirm, Radosavlijevic, Koren (c), Birsa (87' Dedic); Ljubijankic (74' Pecnik) (90' Komac), Novakovic. All: Kek

STATI UNITI: Howard; Cherundolo, DeMerit, Onyewu (80' Gomez), Bocanegra; Dempsey, M. Bradley, Torres (46' Feilhaber), Donovan (c); Altidore, Findley (46' Edu). All: B. Bradley

Reti: 13' Birsa (S), 42' Ljubijankic (S), 48' Donovan (USA), 82' Bradley (USA)

Ammoniti: Suler, Cesar, Jokic, Kirm (S); Findley (USA)

Arbitro: Coulibaly (MLI)

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