lunedì 27 settembre 2010

Premier League: Mancini batte Ancelotti, United stop, Arsenal e Totteham flop

Il ''Christmas pudding'', per ora, è un po' più vicino. Tralasciando le qualità del tradizionale dolce natalizio britannico, che gli inglesi secondo una loro personalissima classificazione dei gusti considerano delizioso, Roberto Mancini può per il momento rispedire al mittente le insinuazioni di stampa e opinionisti d'oltremanica che avevano pronosticato per l'allenatore italiano del Manchester City un licenziamento entro metà stagione (da noi similmente si direbbe ''arrivare a mangiare il panettone''). Il preziosissimo e prestigioso successo interno contro la capolista Chelsea avrà forse convinto il ricchissimo sceicco Mansour, proprietario del team, ad allontanare decisamente i primi provvedimenti contro la squadra, diretti prima di tutto al Mancio. Che deve ringraziare Carlitos Tevez, protagonista e trascinatore con una prodezza delle sue nell'1-0 al City of Manchester Stadium contro i Blues di Ancelotti, che regala il terzo posto in classifica ai Citizens. Primo stop stagionale dunque in Premier per gli uomini di ''Re Carlo'' dopo le 5 vittorie nelle prime 5 giornate e la paurosa vena realizzativa dell'attacco (21 gol, media di circa 4 gol a partita!). Un piccolo scivolone che ci può stare, specie contro la squadra che più ha investito (e a che cifre!) in Europa sul calciomercato, al termine di una partita comunque combattuta e che fa ulteriormente meno male alla luce dei risultati delle più dirette inseguitrici.

Il Manchester United di Alex Ferguson fallisce infatti l'opportunità di portarsi a -1 dalla capolista, rischiando grosso al Reebok Stadium di Bolton contro i padroni di casa. I Trotters vanno in vantaggio ad inizio partita con il centrale di difesa Knight e vengono raggiunti a metà tempo dalla rete di Nani; nella ripresa lo United torna sotto grazie alla rete dei padroni di casa con il bulgaro Petrov, ma a 15' dalla fine è ancora protagonista Nani, questa volta in veste di assist man per il definitivo 2-2 a firma di Owen. Un risultato che non soddisfa i Red Devils, che comunque possono consolarsi osservando la debacle interna dell'Arsenal contro il West Bromwich allenato da Roberto Di Matteo. Uno stop inatteso e pesante quello dei londinesi di Wenger, con Almunia che ancora una volta fa imbestialire l'Emirates Stadium con i suoi clamorosi errori; la giornata del portiere spagnolo sembra per la verità iniziare nel migliore dei modi, ovvero con la parata sul calcio di rigore di Odemwingie concesso per fallo di Koscielny. Nella ripresa però Odemwingie si riprende il maltolto, infilando Almunia sul suo palo in apertura per l'1-0 a favore dei Baggies; un primo errore neanche grave quello del numero 1 dei Gunners in confronto a quello successivo sul tiro di Jara: intervento tanto goffo quanto inutile con la palla che schizza sul petto del portiere e quindi in rete. Thomas alla mezz'ora sembra completare con il 3-0 la giornata perfetta del WBA, ma nel finale il neo-entrato Nasri riesce, perlomeno, a riaprire 2 volte il match con un paio di supergiocate. Emozioni aggiuntive che non modificano la sostanza: a vincere 3-2 sono gli uomini di Di Matteo che si issano a quota 10 insieme all'Aston Villa (2-1 sul campo del Wolverhampton) e a -1 proprio dall'Arsenal.

Chi invece continua davvero a stentare in questo inizio di stagione sono Tottenham e Liverpool. Gli Spurs, avversari dell'Inter in Champions, escono a mani vuote dall'Upton Park, terreno del West Ham, in uno degli svariati derby di Londra. Per gli Hammers si tratta dei primi 3 punti dopo il terribile inizio di stagione (1 pareggio e 4 sconfitte). Sugli scudi Obinna, in prestito dall'Inter, e l'ex Portsmouth Piquionne, autore del gol partita. Tra gli uomini di Redknapp l'unico a tentare di mettersi in luce, invano, è Van Der Vaart. I punti rimangono così 8, a -7 dal Chelsea (2 vittorie,2 pareggi, 2 sconfitte).
Il Liverpool di Hogdson sta addirittura peggio: 6 punti in classifica, frutto sin qui di una sola vittoria, e pareggio sofferto ad Anfield con il Sunderland. Partita caratterizzata da un giallo iniziale (non nel senso di ammonizione): al 6' il difensore dei Black Cats Turner, incaricato di battere una punizione per i suoi in fase difensiva, tocca indietro per il proprio portiere Mignolet. Un tocco corto, destinato semplicemente a lasciar l'incombenza della punizione al portiere belga, che però viene interpretato da Fernando Torres come una vera e propria rimessa in gioco; lo spagnolo si avventa quindi sul retropassaggio servendo Kuyt, che riceve di fianco a lui e insacca a porta sguarnita. Un atteggiamento che fa infuriare i giocatori del Sunderland e il loro tecnico Steve Bruce, che accusano gli avversari di comportamento antisportivo e irregolare. L'arbitro Atwell (alla quale oggi la Football Association ha dato ragione) invece convalida, ritenendo che non occorra alcun fischio per sancire la ripresa del gioco. Alla fine Bent, con una doppietta di cui il primo gol su rigore, riesce comunque a portare avanti gli ospiti, prima del definitivo pareggio di capitan Gerrard.

Nelle altre partite da segnalare il brusco risveglio della matricola terribile Blackpool, ex quarta forza del campionato, sconfitta 2-1 in casa e scavalcata in classifica dal Blackburn. Successo esterno, preziosissimo, anche per lo Stoke City, che passa 2-1 al Saint James' Park contro il Newcastle, raggiunto a quota 7. Pareggi a reti bianche invece tra Birmingham e Wigan (i Bluenoses salgono a 7, i Latics a 5 ma rimanendo terz'ultimi) e tra Fulham e Everton (Cottagers ancora imbattuti ma al quinto pareggio in sei partite, Toffees sempre ultimi e ancora senza vittorie a quota 3).

LA CLASSIFICA DOPO 6 GIORNATE:
CHELSEA 15
MAN. UNITED 12
ARSENAL 11
MAN. CITY 11
ASTON VILLA 10
WEST BROMWICH 10
FULHAM 8
TOTTENHAM 8
BLACKBURN 8
NEWCASTLE 7
SUNDERLAND 7
BOLTON 7
BIRMINGHAM CITY 7
STOKE CITY 7
BLACKPOOL 7
LIVERPOOL 6
WOLVERHAMPTON 5
WIGAN 5
WEST HAM 4
EVERTON 3

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