martedì 28 settembre 2010

Champions League: Bayern, per fortuna c'è Schweinsteiger! Real ok con Di Maria

GIRONE E

Basilea-Bayern Monaco 1-2
Nel girone di Roma e Cluj trema il Bayern di Van Gaal, fresco di rinnovo contrattuale, che con grande fatica passa in Svizzera in rimonta sul campo di un ottimo Basilea, tornando a rivedere uno spiraglio di luce dopo il pesante k.o. interno in Bundesliga contro il Mainz. Gli elvetici, allenati da Thomas Fink, ex giocatore dei bavaresi, mostrano fin da subito di non temere i più blasonati avversari, costruendo iniziative interessanti per le due punte Frei e Streller. E proprio dalla collaborazione fra i due attaccanti della nazionale svizzera nasce al 18' il vantaggio dei padroni di casa: stupendo tacco dell'esperto numero 9 in area a smarcare Frei e destro a giro ''alla Del Piero'' del numero 13 elvetico che si infila imparabilmente all'incrocio dei pali della porta difesa da Butt. Basilea a sorpresa in vantaggio, con i tedeschi che non solo non reagiscono ma restano a guardare i padroni di casa collezionare occasioni, prima con Shaqiri e poi ancora con Frei. Nel Bayern si sentono le assenze, pesantissime, di Robben e Ribery, sostituiti da Kroos e Altintop. Ma a dare una mano agli ospiti, beffardamente ci pensa lo stessa Basilea: al 56' clamorosa ingenuità di Huggel, che con un intervento suicida stende Mueller in area. Dal dischetto Schweinsteiger spiazza Costanzo e fa 1-1. La partita a questo punto cambia, il Bayern si rinforza in attacco con Olic e Gomez in campo al posto di Klose e Kroos, ma a rivelarsi decisivo proprio a 1' dal 90' è ancora Bastiaan Schweinsteiger, lasciato colpevolmente solo dalla difesa di casa su una punizione dalla destra di Badstuber: tocco ravvicinato e gol partita per il Bayern. Che non convince ma, perlomeno, respira.

Roma-Cluj 2-1

Classifica: Bayern Monaco 6, Roma 3, Cluj 3, Basilea 0.

GIRONE F

Chelsea-Olympique Marsiglia 2-0
Nessun campanello d'allarme per Carletto Ancelotti: la sconfitta in campionato a Manchester contro il City di Roberto Mancini è stato solo uno spiacevole intoppo in un ruolino di marcia stagionale quasi perfetto. A dimostrarlo c'è la facile vittoria casalinga in Champions contro il Marsiglia di Didier Deschamps, ex giocatore dei Blues e della Juventus proprio ai tempi della gestione Ancelotti. A Stamford Bridge i padroni di casa risolvono la pratica in meno di mezz'ora, dopo l'inizio grintoso ma sterile dei francesi. Al 7' Malouda si accende e penetra in area, costringendo il portiere ospite Mandanda ad un grande intervento in angolo. E proprio dal corner successivo una zampata di Terry, complice l'errore di Cheyrou appostato sul palo sinistro, porta in vantaggio i Blues. 20' dopo la partita si chiude già virtualmente: netto fallo di mano di M'Bia su cross dalla destra del giovane Kakuta, preferito dall'inizio a Sturridge, e rigore trasformato da Anelka. Il resto del match è pura accademia, con Cech praticamente inoperoso e il Chelsea, privo di Lampard e Drogba, a controllare saldamente l'incontro. Anzi, nel secondo tempo gli uomini di Ancelotti centrano pure due pali, prima con una terrificante punizione di Alex da 30 metri e poi con un destro a botta sicura di Essien dentro l'area. Qualificazione quasi in tasca per gli inglesi, mentre i francesi, sull'orlo del baratro, non possono fallire il prossimo impegno.

Spartak Mosca-Zilina 3-0
Senza storia il match al ''Luzhniki'' di Mosca tra i vicecampioni di Russia e i campioni di Slovacchia. La formazione di Valery Karpin domina l'incontro dall'inizio alla fine, portandosi a quota 6 in classifica (come il Chelsea) e lasciando lo Zilina sull'orlo del baratro. Nello Spartak, squadra dalla rosa poco indigena, protagonisti assoluti i brasiliani Ari, Alex e Ibson (ma in attacco ce n'è anche un altro, Wellinton) e l'ala irlandese McGeady: dopo un paio di incursioni pericolose di quest'ultimo, il gol del vantaggio dei padroni di casa nasce proprio sull'asse Alex-Ari, con il corner del primo deviato in modo vincente di testa dal secondo. Inutile il salvataggio sulla linea del difensore slovacco Sourek, con il pallone già dentro di un metro. Ad inizio ripresa per lo Zilina dentro Ceesay, 22enne attaccante del Gambia protagonista dell'accesso alla Champions dei suoi, ma al 61' lo Spartak raddoppia con il cross di Kombarov, dopo un bel cambio di gioco di Alex, per Ari e il tocco di piatto nuovamente vincente della punta brasiliana. Karpin manda dentro altri due sudamericani, il brasiliano Ibson e l'argentino Maidana e i due nuovi entrati a 1' dal 90' confezionano il definitivo 3-0: cross dalla sinistra del secondo e piatto destro del primo che manda il pallone alle spalle del portiere ospite Dubravka.

Classifica: Chelsea 6, Spartak Mosca 6, Olympique Marsiglia 0, Zilina 0.

GIRONE G

Auxerre-Real Madrid 0-1
Vittoria scaccia polemiche dei Galacticos, dopo la sfuriata-show di Mourinho in conferenza stampa, sull'insidioso terreno dei francesi, che già avevano creato qualche problema al Milan nell'esordio a San Siro. Nonostante i 3 punti quello visto ad Auxerre è sì un buon Real ma ancora un po' troppo poco concreto: vincere di misura nonostante le ben 12 palle gol create da Cristiano Ronaldo e compagni è un po' pochino, e ben venga il provvidenziale aiuto del palo a Casillas su un colpo di testa errato di Pepe nella ripresa che avrebbe portato in vantaggio gli uomini di Fernandez. Mourinho in avvio stupisce tutti presentando un tridente mai visto, con Higuain al centro e Benzema e Cristiano Ronaldo a scambiarsi spesso di fascia, a cui il tecnico dei padroni di casa, quasi se l'aspettasse, risponde con un 4-5-1 abbottonato ma non troppo per rispondere in contropiede. I francesi iniziano meglio e già dopo 2' Oliech, con un rimpallo su Casillas, per un soffio non si trova con il pallone davanti alla porta sguarnita. Un lampo, oltre al colpo di testa di Ndinga fuori di un soffio al 25', in mezzo alle occasioni costruite sistematicamente dal Real: la più clamorosa quella capitata a Higuain al 15' su angolo di Xabi Alonso e sponda di Khedira, con Chafni a salvare sulla linea un gol praticamente fatto. Dopo aver sofferto, con il portiere Sorin spesso chiamato in causa, i francesi alzano il baricentro nella ripresa, anche grazie al neo-entrato Jelen, e sfiorano il vantaggio con il quasi clamoroso autogol di Pepe su cross di Traorè. Ma a risollevare Mourinho dalla grande paura ci pensa il neo entrato Di Maria: scatto dell'argentino a bruciare Hengbart sulla sinistra e diagonale rasoterra imparabile per Sorin. Blancos a quota 6, Auxerre ancora bocca asciutta.

Ajax-Milan 1-1

Classifica: Real Madrid 6, Milan 4, Ajax 1, Auxerre 0.

GIRONE H

Partizan Belgrado-Arsenal 1-3
Qualche errore gratuito e inutile, ma l'Arsenal esce dalla bolgia del Partizan Stadium di Belgrado con 3 punti meritati, rimanendo a punteggio pieno nel girone. Per i padroni di casa serbi appuntamento ancora rimandato con la prima vittoria della storia in Champions League e qualificazione che si fa sempre più improbabile. Tra le file dei Gunners il grande protagonista di inizio primo tempo è il russo Arshavin, a segno, per la seconda volta consecutiva in Europa, al 15' su assist di Wilshere. L'ex fantasista dello Zenit ha poi almeno tre nitide palle gol per raddoppiare ma a fare buona guardia tra i pali del Partizan c'è il portiere della nazionale serba Stojkovic. La partita sembra saldamente in mano agli uomini di Wenger, ma Denilson decide al 33' di riaprila con un ingenuo stop di mani nella sua area: rigore netto, che l'attaccante serbo-brasiliano Cleo trasforma pareggiando per i suoi. Favore per favore, è lo stesso Partizan a tarparsi le ali nella possibile rimonta: al 56' fallo da ultimo uomo di Jovanovic su Wilshere, rigore ed espulsione per il centrocampista serbo. Dal dischetto un super Stojkovic respinge la conclusione di Arshavin, ma l'appuntamento degli inglesi con la vittoria è solo rimandato: al 71' è il franco-algerino Chamakh, che in precedenza aveva colpito anche una traversa, a fare 2-1 e 10' dopo il colpo di testa di Squillaci fissa il risultato sul 3-1. Nella partita dei regali reciproci c'è però spazio per l'ennesima ingenuità e per il terzo rigore di giornata: Gibbs stende Cleo (anche se il fallo sembra fuori area), ma dal dischetto Fabianski, sostituto del disastroso Almunia, respinge il tiro dello stesso attaccante del Partizan.

Braga-Shakhtar Donetsk 0-3
Niente da fare per i vice-campioni del Portogallo, attesi al riscatto dopo l'umiliante 6-0 sul campo dell'Arsenal, contro i campioni d'Ucraina allenati da Mircea Lucescu, vecchia conoscenza del calcio italiano. Eppure nel primo tempo il Braga non demerita e sfiora più volte il gol, ma le punte Matheus e Moises si trovano di fronte ad un ottimo Pyatov, estremo difensore ospite, in serata di grazia. E quando il portiere ucraino non ci arriva è Srna a salvare sulla linea di porta una conclusione proprio di Moisès. Lo Shakthar bada più che altro a tenere il possesso palla provando a ripartire a folate e rischiando pure il rigore per un intervento sospetto di Rat su Matheus, non sanzionato dall'arbitro olandese Bloom. Nella ripresa però la musica cambia decisamente: il brasiliano dello Shakthar, Luiz Adriano, ben imbeccato dal connazionale Douglas Costa porta in vantaggio i suoi al 56' con la complicità (vedi alla voce ''papera'') del portiere portoghese Felipe, che si fa scavalcare sotto la pancia dal pallone. I due sudamericani replicano in tutto e per tutto, risultato finale compreso, l'azione al 72', questa volta senza la complicità del portiere del Braga: 2-0 Shakhtar. Nel finale c'è gloria anche per l'assist man Douglas Costa, che realizza un rigore concesso per fallo di Paulo Cesar su Mkhitaryan. 3-0 finale per gli ucraini che salgono a quota 6 come l'Arsenal, mentre per i portoghesi a 0 punti e 0 gol fatti con 9 subiti, è notte fondissima.

Classifica: Arsenal 6, Shakhtar Donestk 6, Partizan Belgrado 0, Braga 0.

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