domenica 26 settembre 2010

Juventus-Cagliari 4-2: le pagelle

Krasic immenso, Cossu e Acquafresca non pervenuti

JUVENTUS

Storari 6 - Dei problemi difensivi bianconeri chiedete conto ad altri, non certo a lui. Se infatti, per l'ennesima volta, la Juve incassa gol (peggior difesa della Serie A insieme a Roma e Udinese) le colpe in questo caso sono, rispettivamente, di Chiellini, che si dimentica Matri in occasione dell'1-1, e di Legrottaglie, che permette ancora al numero 32 rossoblu di trafiggere il portiere bianconero in piena solitudine con un intervento in scivolata. Per il resto, prodigioso su un'occasione di Lazzari ad inizio ripresa e attento su una punizione di Nenè nel finale.

Bonucci 5,5 - Al solito pericolosissimo nei suoi inserimenti offensivi sui calci piazzati, come dimostra il terzo gol bianconero, sul quale è lesto a metterci la zampa in mischia davanti alla porta del Cagliari. Dietro sfodera una prestazione sicuramente migliore rispetto a quella contro il Palermo, anche se ogni tanto regala interventi alla ''Felipe Melo vecchio stile'', ovvero rivedibili preziosismi nelle zone nevralgiche del campo. Nel primo tempo soffre le incursioni di Lazzari. Secondo tempo ordinato, ma l'impressione è che ci sia ancora da lavorare sull'intesa con Chiellini.

Chiellini 5,5 - Da un difensore ormai esperto come lui non ti aspetti un errore come quello in occasione del pareggio di Matri, quando il centrale bianconero rimane immobile alle spalle dell'attaccante sardo, lasciandolo liberissimo di infilare in rete. Un errore simile a quello di Bonucci sul gol di Pinilla in Juve-Palermo. Rispetto al solito si propone meno in avanti sui calci piazzati e nel finale, dopo il cambio Rinaudo-Legrottaglie, chiude da terzino sinistro come una volta.

Rinaudo 5,5 - All'esordio assoluto in bianconero, il difensore ex Napoli si trova costretto a giocare fuori ruolo, ovvero da terzino destro, per ovviare all'emergenza difensiva bianconera (Traorè e De Ceglie infortunati, Motta bocciato, Grosso e Salihamidzic fuori rosa). Nel primo tempo è chiaramente l'anello debole della difesa bianconera, oltre che il bersaglio preferito del cagliaritano Lazzari, che gioca con lui nell'uno contro uno saltandolo spesso, come in occasione dell'azione che porta il Cagliari sull'1-1. Meglio nella ripresa, dove finalmente si decide ad aiutare Krasic nelle sovrapposizioni, arrivando anche a fornire qualche cross insidioso per le punte, ma si dimentica pericolosamente di Matri un paio di volte. Stremato, esce con i crampi.
(dal 30 s.t. Legrottaglie 5 - Gioca solo 20', ma su di lui pesa la responsabilità del gol del 2-4, in cui si addormenta lasciando via libera a Matri. In generale sembra un po' arrugginito.)

Grygera 6,5 - Inizio ad andamento lento, ma con il passare dei minuti si fa notare per la buona assistenza a Pepe e per le sue giocate, essenziali ma precise. Non sbaglia praticamente nulla e dimostra di trovarsi ormai a suo agio sulla fascia sinistra; l'impressione è che possa giocarsi il posto da titolare anche con i rientri di De Ceglie e Traorè. In ogni caso la sua prestazione positiva è sicuramente una buona notizia per Delneri.

Felipe Melo 7 - Lo vedi fornire ottimi palloni ai compagni, aprire il gioco elegantemente e proporsi con costanza in attacco e pensi ''ma è proprio lui?" Già, perchè il Felipe Melo di questo inizio di stagione, e in particolare di questo match, sembra lontano cugino del disastro ambulante della stagione passata. Niente più assurde invenzioni in mezzo al campo, ma grinta e soprattutto sostanza. A tratti ricorda persino Edgar Davids. Se è un sogno, non svegliatelo.

Aquilani 6 - Chiamato al riscatto dopo l'opaca prova nel secondo tempo contro il Palermo, l'ex Liverpool nel primo tempo strappa applausi per l'ottima verve in fase di impostazione e la confortante propositività. Cala nettamente nel secondo tempo, nel quale non si vede praticamente mai. Fisicamente, si vede, non ha ancora la forza per una partita intera, ma l'impressione è che nel corso della stagione possa tornare decisamente utile.
(dal 33 s.t. Sissoko 6 - Gioca poco meno di 20' in modo discreto)

Krasic 8,5 - Ma qualcuno non aveva detto che di Nedved aveva solo i capelli? Eppure a vederlo in azione ricorda tremendamente sempre di più l'ex Pallone d'Oro ceco. Una tripletta da antologia quella del serbo: grande destro da fuori il primo, tocco sottomisura da vero rapinatore d'area il secondo, opportunismo da bomber il terzo. Tutto questo e il bacio alla maglia lo consacrano come nuovo idolo della tifoseria, ma c'è di più: è sempre il primo a rientrare per dare una mano alla difesa e il primo a dare avvio alle azioni più pericolose dei bianconeri. Insomma, cosa chiedere di più? Partita perfetta, e se lo dice pure Delneri che la Juve è Krasic-dipendente....

Pepe 6,5 - Che noia se dicessimo, come sempre, che è generoso come pochi ma impreciso come tanti. E invece questa volta l'ex udinese sfodera una buonissima partita anche sotto il profilo della precisione, con cross calibrati e passaggi puntuali. Affronta il deboluccio Perico vincendo il duello e poi, al solito, è il primo a buttarsi sui palloni sia da fermo che in corsa. Ci mette la testa su calcio d'angolo favorendo la mischia che porta al gol di Bonucci.

Amauri 7 - Un'altra bella sorpresa: sì, perchè a vederlo portare via palla costantemente con successo all'avversario e mettere in continua apprensione la difesa cagliaritana sembra di rivedere l'Amauri di Palermo. Va vicino al gol in un paio di occasioni di testa e davvero meriterebbe la marcatura. Generoso, lavora benissimo per la squadra e conquista un sacco di punizioni e calci d'angolo. Nel finale esce in barella per un problema alla caviglia, ma per fortuna non sembra nulla di grave.

Iaquinta 6 - Non è in grande spolvero e, pur sbattendosi come al solito, è meno efficace ed appariscente di Amauri, oltre che ovviamente di Krasic. Crea giusto un paio di pericoli in tutto il match e per il resto si limita a fare il suo, senza infamia e senza lode. Potrebbe anche uscire prima, ma visto l'andamento dell'incontro Delneri lo lascia in campo forse qualche minuto in più del necessario.
(dal 35 s.t. Del Piero s.v.)

All: Delneri 7 - Che la sua Juventus fosse una squadra grintosa lo si ero visto, tutto sommato, già nella sfortunata gara contro il Palermo, ma contro il Cagliari i suoi uomini piacciono per voglia e bel gioco. Certo, come al solito la difesa non lascia dormire sonni tranquilli, ma gli va dato merito di aver rivitalizzato Melo, di aver riportato ad una condizione decente Aquilani e di aver scommesso su Krasic. La parola scudetto resta tabù, ma domenica prossima c'è l'Inter, ora a 3 punti. Pensiero stupendo...


CAGLIARI

Agazzi 6 - Sostanzialmente può dirsi sfortunato su tutte e quattro le segnature subite: nella prima occasione il destro di Krasic da fuori è angolatissimo, sul secondo deve prendersela con l'addormentato Agostini, sul terzo fa il possibile su Pepe ma non può nulla sulla mischia e sul quarto è beffato dalla deviazione della schiena di Astori. Peccato, perchè nelle prime quattro giornate era stato il portiere meno battuto della Serie A.

Canini 5,5 - In difficoltà, come tutta la difesa cagliaritana, specialmente su Amauri. Ma visto che dalle sue parti capita più spesso Iaquinta rispetto al brasiliano, tutto sommato gli va anche bene. Il problema è appunto quando Amauri lo porta a spasso o lo anticipa sui colpi di testa. Tuttavia leggermente meglio del compagno di reparto Astori.

Astori 5 - Ok, sul terzo gol di Krasic è sfortunato a deviare con la schiena la traiettoria della palla quel tanto che basta ad ingannare Agazzi. Però per tutta la partita impazzisce cercando di fermare Amauri e Krasic e talvolta Felipe Melo. Bersagliato e non supportato dagli esterni di difesa non può nulla.

Perico 5 - Meno male che dalla sua parte c'è Pepe e non Krasic, perchè altrimenti verrebbe da chiedersi cosa ne sarebbe stato di lui. Il terzino destro ex Albinoleffe si dimostra leggerino, patendo contro Pepe e non riuscendo praticamente mai a salire e supportare le sortite di Lazzari, uno dei migliori della formazione di Bisoli. Che sia in difficoltà lo capisce anche Bisoli, che lo cambia prima di metà ripresa.
(dal 20 s.t. Pisano 6 - ordinaria amministrazione, anche perchè prima del suo ingresso la Juve si era già abbastanza sfogata sulla fascia destra)

Agostini 5 - Ahi lui, che si trova dalla parte di super Krasic. E incrociare sulla propria fascia un giocatore in stato di grazia non piace a nessuno. Questo poi decide pure di addormentarsi ad inizio ripresa lasciando libero l'esterno serbo di realizzare il 2-1 da pochi passi, la frittata è ormai servita. Ma sarebbe ingeneroso tirargli addosso la croce della sconfitta rossoblu, visto che perlomeno prova a dare una mano ai suoi nei contropiedi.

Biondini 5,5 - Serata difficile, perchè si trova a duellare con Melo e Aquilani che soprattutto nel primo tempo creano parecchio scompiglio in mezzo al campo. Prova a rendersi protagonista nelle ripartenze dettando il passaggio a centrocampo, ma non sempre riuscendoci.

Nainggolan 6 - Il belga di origini indonesiane è chiamato da Bisoli ancora una volta a non far rimpiangere Daniele Conti, compito già di base non facile. Nel primo tempo lavora alacramente davanti alla difesa in un ruolo non propriamente suo, arrivando in un paio di occasioni anche al tiro. Non si può dire che non dimostri di provarci.

Lazzari 7 - Insieme al bomber Matri è il migliore dei sardi e, non a caso, ogni volta che la formazione rossoblu prova a rendersi pericolosa davanti c'è sempre il suo zampino. Nel primo tempo vince il duello con Rinaudo e manda in gol Matri, nel secondo fa lo stesso con Legrottaglie servendo ancora l'attaccante numero 32 in occasione del 2-4. Peccato che sia scarsamente aiutato da Cossu, altrimenti in qualche occasione il Cagliari potrebbe ulteriormente riaprire il match.

Cossu 4,5 - Un fantasma. Sarà anche braccato da Melo ogni volta che tocca palla, ma è anche vero che vederlo in prossimità della sfera è un vero evento. Probabilmente il numero di interventi sul pallone si possono contare sulla punta delle dita di un falegname disattento. Peccato, perchè il suo apporto al Cagliari servirebbe come il pane. Bisoli lo lascia in campo anche troppo.
(dal 17 s.t. Nenè 6 - Entra come terza punta nel passaggio di Bisoli al 4-3-3 e prova, soprattutto nel finale di match, ad andare a segno approfittando del leggero calo della Juve sul 2-4. Impegna Storari su punizione.

Matri 7 - Che sia provvisto del vizietto del gol da vero attaccante lo si sapeva. Anche perchè non è che fiocchino le occasioni da gol alle sue parti, anzi, il pareggio del Cagliari arriva proprio al primo tiro in porta e grazie ad una sua incursione alla Inzaghi, lasciando Chiellini sul posto. Nella ripresa, prima ancora del secondo gol personale, impegna Storari sfiorando in un paio di circostanze sfiorando la marcatura. Dialoga spesso con Lazzari e se fosse assistito da un Acquafresca in giornata decente potrebbe ancora fare di più. Il secondo gol è un altro ottimo esempio di opportunismo da grande attaccante.

Acquafresca 4,5 - Probabilmente, insieme a Cossu, è a qualche congresso sulle persone scomparse. Invisibile ed impalpabile, per la gioia della difesa juventina, in tutta la partita, fino al cambio, si fa notare per la conquista di un calcio d'angolo. Meno male che l'aria di Sardegna doveva fargli tornare il vizio del gol.
(dal 27 s.t. Laner s.v.)

All: Bisoli 6 - Nel postpartita si è giustificato adducendo la mancata la cattiveria nei suoi e l'abilità della Juventus di sfruttare 4 occasioni totali su 5 nei calci piazzati. Qualcuno gli spieghi che non è proprio così e che i bianconeri hanno giocato meglio e collezionato parecchie occasioni. Comunque il suo Cagliari non è male e, forse senza super Krasic dall'altra parte, il punteggio sarebbe potuto essere un po' più morbido.

Arbitro: Brighi 6,5 - Direzione pulita, nota di merito per non essere stato tratto in inganno dal contatto Amauri-Astori nella ripresa: il brasiliano cade a terra dopo un contrasto con il difensore cagliaritano in area, ma l'intervento, di non facile ed immediata decisione, è sulla palla. Giusto non dare il rigore e non ammonire l'attaccante bianconero per simulazione.

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