lunedì 13 settembre 2010

La crisi delle big, il goal più bello e il personaggio dell'ultima giornata

Con il posticipo tra Napoli e Bari si è conclusa una giornata da capogiro: non tanto per lo spettacolo offerto, quanto per una serie di risultati decisamente sorprendenti, a dimostrazione che il torneo, forse, potrebbe non essere poi così scontato.

INTER, CHE FATICA!

Il primo processo è per i Campioni d'Italia rei di non avere acquistato alcun giocatore di peso nell'ultimo calciomercato: Benitez ha il pesante compito di gestire un'eredità galattica e finora, eccezione fatta per la vittoria in Supercoppa contro la Roma, non ha dimostrato tutta la propria forza. Contro l'Udinese tre punti sofferti e un centrocampo surclassato dalle cavalcate di Inler e Sanchez. Primo "step" della verità domani sera al debutto in Champions.

MILAN, CANTIERE APERTO

Fare scendere subito in campo Ibrahimovic e Robinho non è stata una buona idea: i due, che a malapena conoscono i nomi dei propri compagni di squadra, non hanno affatto brillato e il team di Allegri ha steccato incredibilmente contro il Cesena. Non saranno certo gli ultimi arrivati a risolvere i problemi di una squadra fin troppo vecchia, traballante in difesa e a centrocampo. La società ritornerà sul mercato? Probabile.

ROMA, I CINQUE SCHIAFFI DI CAGLIARI

E' stato uno dei risultati più clamorosi e lo scivolone della Roma al Sant'Elia rimarrà, almeno per qualche settimana, ben stampato nella mente dei giocatori di Ranieri. Ai giallorossi è andato tutto storto: l'espulsione di Burdisso e l'idea di non essere praticamente mai entrati in partita sono un pessimo biglietto da visita per il Bayern, dove però ci sarà il ritrovato Adriano. Bravo, bravissimo il Cagliari che ha riproposto i gemelli del goal Matri e Acquafresca, specchio e riflesso della magica squadra allenata da Allegri nella scorsa stagione.

NAPOLI, CHE PRESUNZIONE NELLA PARTITA DELLE STATUINE

Il vero spettacolo del San Paolo lo hanno offerto le difese di Napoli e Bari, protagoniste in negativo nel posticipo della seconda giornata: immobile la retroguardia partenopea sul primo goal di Barreto. Sorpresa, fin troppo, quella pugliese sulla rete di Cavani, lasciato incredibilmente solo al limite dell'area. Nella ripresa lo stesso copione: ampie praterie che permettono al Napoli di galoppare sulle fasce e a Cannavaro di realizzare il momentaneo vantaggio. E mentre gli azzurri festeggiano in campo, si dimenticano che la partita finisce con il triplice fischio del direttore di gara. Detto fatto: serpentina senza paletti di Almiron che appoggia comodamente per Castillo. E' 2 a 2.


IL GOAL PIU' BELLO: TOMMASO ROCCHI IN LAZIO - BOLOGNA

La Lazio riprende il volo grazie alle prodezze della vecchia guardia e del proprio capitano: non a caso, il goal più bello della giornata nasce dall'intesa tra Mauri e Rocchi. Il primo lancia a perfezione il numero 9 biancoceleste che con un preciso pallonetto lascia il portiere Viviano, e metà stadio, a bocca aperta.

IL PERSONAGGIO: EMANUELE GIACCHERINI

Lo chiamano la "Pulce", soprannome che ricorda più i fenomeni sudamericani (vedi Messi), che i talenti europei. Di sicuro ad Emanuele Giaccherini piace divertirsi un po' come nel calcio samba: lo ha dimostrato sabato sera contro il Milan nel goal del k.o. rossonero, ma si era già messo in luce all'Olimpico contro la Roma. Dopo la gavetta con Forlì e Pavia, approda a 23 anni nella massima Serie per regalare al Cesena e a sè stesso un periodo di grandi successi.

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