martedì 19 ottobre 2010

Real Madrid-Milan 2-0: le pagelle

Mou, che lezione ad Allegri! Cristiano Ronaldo e Ozil sugli scudi, difesa rossonera e Seedorf imbarazzanti

REAL MADRID
Casillas 6,5 - Vive buona parte della partita da spettatore grazie all'ottimo lavoro della sua retroguardia: il Real sinora ha incassato solo 3 gol in Liga in sette giornate ed è ancora imbattuto in Champions e di questo va dato merito in particolare a Mourinho e al suo grandissimo lavoro su uno dei più grandi talloni d'achille dei ''galacticos'' negli ultimi anni, ovvero la fase difensiva. Aiutato dalla traversa su una punizione di Pirlo a metà primo tempo, è prontissimo su un destro violento di Robinho in uno dei rari lampi rossoneri del match.

Arbeloa 6,5 - L'ex terzino destro del Liverpool alterna buoni recuperi in fase difensiva su Pato e Ronaldinho a interessanti azioni in avanti a sostegno di Ozil, trovando spesso il guizzo per il cross e mettendo in difficoltà Antonini, che pur limita i danni sulla sua fascia a differenza del disastroso Zambrotta dall'altra parte.

Pepe 6,5 - Ogni qualvolta Ibrahimovic entra in possesso di palla lui è lì, ad aiutare Carvalho nel raddoppio di marcatura. Preciso ed efficace pure nello stoppare regolarmente un Pato davvero inguardabile. Con lui Casillas può dormire per gran parte del match tra due guanciali.

Carvalho 6,5 - Il pupillo difensivo di Mou annulla gli attaccanti rossoneri, in particolare Ibra, con ordine e puntualità. L'intesa con il compagno di reparto Pepe sembra già ben collaudata, come dimostra anche l'inedità solidità difensiva del Real in questo primo scorcio di stagione.

Marcelo 7 - Quanto corre per tutto il match l'esterno brasiliano! Un momento lo vedi rientrare in difesa a dare una mano ai suoi per fermare Pato e Ronaldinho, un attimo dopo lo vedi correre in avanti e sovrapporsi con Cristiano Ronaldo. A tratti ricorda il connazionale Maicon, per quantità e qualità sulla fascia. Seedorf e Zambrotta si sogneranno di lui e CR9 per un bel pezzo.

Xabi Alonso 7 - La solita diga impenetrabile davanti alla difesa, nonchè punto di partenza della stragrande maggioranza delle azioni offensive dei padroni di casa. Cerca gloria personale anche al limite dell'area di rigore milanista. Fondamentali le sue geometrie in mezzo al campo per la squadra di Mourinho.

Khedira 6,5 - Rispetto a Xabi il suo è un lavoro più oscuro e di contenimento, ma non per questo meno preciso ed efficace. Cerca spesso il connazionale Ozil con ampi cambi di gioco. In fase difensiva chiude bene su Ronaldniho, mentre su Seedorf non ce n'è bisogno

Di Maria 6,5 - Nel primo tempo, insieme a Ronaldo e Ozil, mette più volte i brividi alla difesa rossonera, chiamando anche Amelia ad un ottimo intervento nel finale di tempo. Mezzo voto in meno per gli eccessivi sprechi nel secondo tempo, durante il quale si mangia un altro paio di ottime palle gol per puro egoismo.
(dal 42 s.t. Granero s.v.)

Ozil 7,5 - Il folletto tedesco di origini turche incanta con le sue giocate eleganti, a tratti quasi strafottenti, che mandano nel panico la retroguardia rossonera. Protagonista insieme a Ronaldo dell'uno-due devastante con il quale i Blancos chiudono la pratica in 2 minuti attorno al quarto d'ora, pur aiutato in occasione del gol dalla deviazione decisiva di Bonera. Sfodera una quantità impressionante di assist, che meriterebbero miglior fortuna, per Higuain. Esce tra gli applausi scroscianti del Bernabeu.
(dal 38 s.t. Lassana Diarra s.v.)

C. Ronaldo 8 - Pronti, via e non lo vedi giocare, ma volare. Si divora Zambrotta come fosse una barretta di cioccolato e salta Nesta come fosse di carta velina. Finte, controfinte, tocchi e tiri. In più la barriera del Milan decide pure di aiutarlo nel confezionare l'1-0 del Real, aprendosi come un regalo a Natale sulla sua punizione dal limite al 13'. Cerca più volte di portare a casa la doppietta personale e quando non è il pallone a uscire di poco è il portiere rossonero Amelia a dirgli di no. Ogni volta che gli arriva palla è il delirio, sia per i tifosi di casa che per i difensori avversari.

Higuain 6 - Fosse finita 0-0 o peggio ancora, a Madrid lo avrebbero crocifisso. L'attaccante argentino si divora infatti una marea di occasioni da gol sugli assist deliziosi targati Ronaldo, Ozil, Di Maria e Marcelo. Un peccato mortale vista anche la serata da incubo di Bonera e Nesta. Senza dimenticare che in panchina c'è un Benzema sempre più scalpitante.
(dal 44 s.t. Benzema s.v.)

All: Mourinho 8 - Partita perfetta da tutti i punti di vista: la squadra gioca a memoria, ha carattere, è difensivamente solida, atleticamente ineccepibile e permette alle individualità di esprimersi al meglio. Anche se siamo appena ad ottobre appare difficile che questa stagione a Madrid, sponda ''blanca'', si finisca con ''zeru tituli''.


MILAN
Amelia 6,5 - Già il fatto che sia nettamente il migliore tra gli uomini di Allegri deve far riflettere sulla pessima prestazione rossonera, difensivamente e non solo. Una serata, quella dell'ex portiere del Genoa, dalle mille sfaccettature: dall'esordio stagionale con il Milan nella prestigiosa cornice del Bernabeu al terribile doppio vantaggio madridista in due minuti a causa della barriera formato Emmental sulla punizione di Ronaldo e dell'improvvido Bonera sulla conclusione di Ozil. Ma l'esordio del numero 1 rossonero va ricordato soprattutto per gli interventi decisivi su Ronaldo, Ozil e Di Maria.

Zambrotta 4 - Fa quasi tenerezza vederlo mentre si fa saltare regolarmente da Cristiano Ronaldo in fascia, annaspando nel tentativo di recuperare. Dalla sua parte l'ex pallone d'oro e Marcelo indicono una sfida nella sfida a chi riesce ad arrivare più in fretta in zona cross: al terzino azzurro non resta che farsi spedire a casa una foto dell'autovelox.

Nesta 4,5 - Invischiato nella serata da incubo dei suoi, ne esce malconcio e scherzato dal trio d'attacco del Real. Dopo Zambrotta è il bersaglio preferito di CR9 che accentrandosi lo fa fuori regolarmente prima di cercare la conclusione. In ritardo su Higuain e Ozil per fortuna ha alle sue spalle un Amelia in serata di grazia, che se non altro evita la goleada.

Bonera 4,5 - Non è Thiago Silva, e questo lo si sapeva; non è neanche fortunato, perchè la sua deviazione sul tiro di Ozil è tanto deleteria quanto figlia della malasorte. Ma in ogni caso è il solito Bonera, poco attento e ancor meno sicuro. Permane il mistero legato al suo utilizzo: ma Papastathopoulos è davvero peggio di lui?

Antonini 5,5 - Dei quattro di difesa è l'unico a limitare i danni, cercando la copertura su Di Maria e Arbeloa e tentando di proporsi in avanti in aiuto a Ronaldinho sulla sinistra. Se non altro va apprezzata la sua generosità.

Gattuso 5,5 - Ringhio ci mette la grinta, che si sa non gli è mai mancata. Ma la precisione era ed è quella che è. Prova a lottare e a contenere i danni sulla trequarti, cercando di supportare un Pirlo in evidente difficoltà in fase difensiva. Esce ad inizio ripresa per fare spazio al più fisico Boateng, ma se non altro meriterebbe di rimanere in campo a discapito del ben più inguardabile Seedorf.
(dal 14 s.t. Boateng 5,5 - Il ghanese regala più movimento in fase offensiva e allo stesso tempo aiuta i compagni ad arginare le scorribande offensive avversarie, ma il suo impatto sul match non è del tutto quello sperato.)

Pirlo 5 - La sua traversa su punizione a metà primo tempo è un lampo nel nulla, suo e della squadra. Non incide come dovrebbe, tra l'altro mal supportato da un centrocampo non certo di piedi nobili. Le sue geometrie sono comunque regolarmente stoppate sulla trequarti difensiva del Real da Khedira o Xabi Alonso.

Seedorf 4 - Inguardabile ed irritante: perennemente in ritardo su tutti i palloni, spreca come un pivello una delle rarissime occasioni rossonere di tutto il match su un'invenzione illuminante di Ronaldinho. Non dà mai la sensazione di essere nel match, anzi, con lui in campo il Milan sembra in inferiorità numerica.

Ronaldinho 5 - Prova ad accendere la luce con qualche buona soluzione, mal sfruttata, per le punte, ma da un Dinho che per sua stessa ammissione si sente in forma da Pallone d'Oro ti aspetti molto, molto di più. L'uno contro uno in mezzo al campo non funziona mai.
(dal 26 s.t. Robinho 6 - Uno dei pochi a svegliare dal torpore la retroguardia madridista e l'unico a scaldare i guantoni a Casillas in tutto il match con una conclusione velenosa da fuori. Fischiatissimo dal suo ex pubblico del Bernabeu, il brasiliano sembra ormai vicino ad un buonissimo stato di forma. Andava inserito prima.)

Pato 4,5 - Di lui in questo match rimarrà solo il fallo al limite su Di Maria, origine del vantaggio su punizione di Cristiano Ronaldo. A differenza del match di Champions di un anno fa al Bernabeu, incappa in una serata assolutamente incolore. Pepe e Carvalho non devono neanche ammazzarsi di fatica per fermarlo in quelle poche occasioni nelle quali ''Il Papero'' riceve palla. Tardiva la sua sostituzione con Inzaghi.
(dal 33 s.t. Inzaghi 5,5 - Ha una voglia matta di segnare la rete che lo consacrerebbe miglior cannoniere di sempre nelle Coppe Europee davanti a Gerd Mueller e il Bernabeu ha tutte le caratteristiche della cornice prestigiosa in cui festeggiare questo storico traguardo: per questo si sbatte, al solito, sul filo del fuorigioco, purtroppo mal assistito da un Ibrahimovic quantomai impreciso.)

Ibrahimovic 5 - Rimane coinvolto nella serata poco positiva dei suoi, ma pure spreca malamente le palle che riceve da Ronaldinho prima e da Robinho poi. Cerca il dialogo nella ripresa con il neo-entrato Inzaghi, ma le poche volte in cui riesce a ricevere palla si esibisce in giocate inutilmente stucchevoli, lamentandosi spesso del terreno di gioco.

All: Allegri 5 - Il problema non è la sconfitta su un terreno prestigioso e in un match difficile, ma la differenza troppo netta sul piano tecnico e fisico rispetto ai rivali. Oltre alla preoccupante mancanza di carattere mostrata dai rossoneri nei momenti decisivi del match. Tardivi gli ingressi di Robinho e Inzaghi, inspiegabile l'impiego per 90' dell'impresentabile Seedorf.

Arbitro: Proença 6 - Pochi problemi per il direttore di gara portoghese. Qualche dubbio solo sul fallo di Pato su Di Maria all'origine del vantaggio dei Galacticos. Nel finale placa un accenno di nervosismo di Cristiano Ronaldo su Boateng.

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