mercoledì 20 ottobre 2010

Premier League: Rooney, addio allo United: ''Me ne vado, ma sarò sempre grato a Ferguson"

This is a goodbye. Non ancora, per il momento, ufficiale nei fatti, ma certo le parole chiare e nette del comunicato stampa non lasciano spazio a dubbi. Wayne Rooney lascerà il Manchester United, con ogni probabilità già nella prossima finestra di calciomercato a gennaio. Alla base della decisione del bomber dei Red Devils, da qualche tempo in crisi tanto sul campo quanto, soprattutto, nella vita privata (la moglie Coleen lo ha perdonato, a fatica e con la "condizionale", dopo lo scandalo delle scappatelle con un paio di escort locali) ci sarebbero motivi legati al futuro della squadra e al rinnovo del contratto dello stesso Rooney: ''Ho incontrato David Gill (uno dei proprietari dello United, ndr) la scorsa settimana e non mi ha dato le rassicurazioni che volevo sulla squadra futura; a quel punto gli ho detto che non avrei firmato il nuovo contratto'', queste alcune delle dichiarazioni del bomber inglese contenute nel comunicato e riportate da Gazzetta.it, '' Durante quegli incontri in agosto ho chiesto assicurazioni sulla capacità del club di continuare ad attirare i migliori giocatori del mondo. Per me conta solo vincere, come la squadra ha sempre fatto con Sir Alex Ferguson. Nonostante le recenti difficoltà avrò sempre un debito enorme con lui. E' un grande manager ed è stato un mentore, che mi ha aiutato e supportato fin quando sono arrivato qui dall'Everton, a 18 anni. Per il bene del Manchester spero che possa continuare per sempre perchè è un genio."

Dunque, pur ammettendo i dissidi degli ultimi tempi, legati a qualche scelta tecnica dello stesso Ferguson in virtù della condizione non brillantissima del suo attaccante, è il ridimensionamento dello United la causa principale dell'addio di Roo. Una scelta che apre scenari di mercato molto interessanti, seppure limitati: Rooney non lascerà l'Inghilterra, secondo la volontà espresa dalla consorte Coleen, e questo inevitabilmente riduce il numero di pretendenti in grado di assicurarsi le prestazioni dell'asso di Liverpool e di garantire al giocatore i benefit economici da lui richiesti. Gli indizi per il momento dicono Manchester City, per l'immensa disponibilità economica dello sceicco Mansour, e Chelsea, ma i Citizens, acerrimi rivali cittadini dei Red Devils, rischiano di essere tagliati fuori in partenza: Ferguson difficilmente pare disposto anche solo a sedersi allo stesso tavolo con i dirigenti della squadra ''nemica'', ancora di più dopo la ''fuga'' di Tevez dallo United proprio in direzione City. Escluso l'Arsenal, che per bocca di Wenger ha escluso qualsiasi interessamento per Roo (''Abbiamo cinque attaccanti, siamo al completo") e scartato il Liverpool per ragioni economiche e di cuore (Rooney è nato e cresciuto nell'Everton, seconda squadra della città), i Blues di Ancelotti sembrano dunque i più accreditati a portarsi a casa il gioellino per una cifra intorno ai 20 milioni di sterline. Meno di quanto potrebbe offrire il City, ma tant'è.

Intanto Ferguson, che farà a meno del suo ex pupillo nel match di Champions di questa sera all'Old Trafford contro il Bursaspor, sembra essersi già mosso sul mercato alla ricerca del suo sostituto: la pista più concreta porta a Fernando Torres, in cerca di rilancio dopo il pessimo inizio di stagione del Liverpool in Premier. Secondo i tabloid inglesi l'affare si farà, anche per l'interesse dei nuovi proprietari del Liverpool, John Henry e Tom Warner, di alleggerire dal bilancio gli stipendi delle stelle di Anfield Road, tra cui in particolare quello del Campione del Mondo spagnolo.

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