domenica 17 ottobre 2010

Lazio all'esame Bari. Dove può arrivare la squadra di Reja?

Di Paolo Pappagallo

Hernanes grande rivelazione di inizio stagione, Floccari e Mauri tra i convocati di Prandelli, Biava e Dias colonne quasi insormontabili al centro della difesa, Ledesma inappuntabile geometra di centrocampo, Reja magistrale direttore d'orchestra: la sorprendente Lazio, capolista convincente e solitaria di questo inizio di stagione, è chiamata a confermare tutti i segnali positivi mostrati finora nel delicato posticipo al San Nicola di Bari contro i galletti di Ventura, squadra coriacea e spesso capace sul proprio terreno di giocare brutti scherzi alle cosiddette grandi. I biancocelesti del presidente Lotito scenderanno dunque in campo già sapendo dei risultati di tutti gli altri match della settima giornata, in particolari delle dirette inseguitrici di Inter e Napoli (oltre a quello del Milan, vincitore nell'anticipo contro il Chievo). Una situazione dunque inedita per Rocchi e compagni, oltre che una sorta di esame di maturità per testare sino a che punto possono spingersi le ambizioni laziali. Pericolo di stress da vittoria a tutti i costi o semplice formalità? Questa Lazio può davvero rimanere ai vertici della Serie A nel corso di tutta la stagione o si tratta solo di euforia da inizio campionato destinata a scemare con i primi risultati negativi?

Risponde Luca Cipriano

All'inizio della stagione avevamo spezzato molte lance a favore di Reja, in particolare quella riguardante la capacità di sapere gestire un gruppo. E i risultati si vedono, perchè una Lazio tutto sommato fotocopia della scorsa stagione sta dimostrando carattere e unione all'interno di uno spogliatoio difficile.
Ma non sarà semplice mantenere questo passo: il livello tecnico della squadra è mediocre e, fatta eccezione per Hernanes, la Lazio non ha un vero campione. Molti giocatori, tra cui Zarate, sono ancora un punto interrogativo; altri, come Mauri, alternano frammenti di stagione nulli a fasi colorite. Non dimentichiamo poi il problema dei dissidenti, che potrebbe riesplodere da un momento all'altro.
Il presidente Lotito, una volta rilevata la Società, è stato protagonista di un grande lavoro di ristrutturazione: rifondare una squadra e rinnovarla ad ogni campionato implica un lavoro lungo e graduale.
Questa Lazio è da metà classifica, ma potrebbe benissimo candidarsi ad una competizione europea magari l'Europa League; non dimentichiamo le imprese di Delio Rossi, autore di grandi rimonte e di ottimi piazzamenti pur avendo a disposizione un organico di mediocre.

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