venerdì 14 gennaio 2011

Pallone d'oro, il bis di Messi tra le polemiche. E' davvero l'argentino il miglior giocatore dell'anno?

Messi in riga. Anzi riMessi in riga. La notizia della settimana è stata ed è, senza dubbio, la conquista da parte del fuoriclasse argentino, numero 10 del Barcellona, del Pallone d'Oro Fifa, premio attribuito al miglior giocatore dell'anno nato quest'anno dall'unione tra il riconoscimento creato dalla rivista francese ''France Football'' e il Fifa World Player, assegnato ogni anno dal massimo organismo del calcio internazionale. Una vittoria, la seconda consecutiva per la ''pulce'' azulgrana, che ha spiazzato un po ' tutti, compreso lo stesso Messi, alla luce delle indiscrezioni di inizio dicembre che davano per certa la vittoria dello spagnolo Andrès Iniesta, l'autore del gol decisivo nella finale mondiale contro l'Olanda, davanti al compagno di squadra argentino e al regista del centrocampo di Guardiola, Xavi. Oggi come un mese fa non sono mancate e continuano a non mancare le polemiche, pur per motivi leggermente differenti: se infatti a far molto rumore era stata inizialmente la scelta della giuria (formata da giornalisti, ct e capitani delle nazionali) di escludere dal podio l'interista Wesley Sneijder dopo la magica stagione del triplete interista, ora a protestare sono i tifosi spagnoli che confidavano, nell'anno del primo storico mondiale vinto dalle Furie Rosse, in una scelta pro-Iniesta o Xavi. Nulla da fare invece per i due giocatori catalani a 50 anni esatti dal Pallone d'Oro vinto dal galiziano Luis Suarez, primo ed unico spagnolo (escluso l'oriundo Alfredo Di Stefano) a vincere il prestigioso riconoscimento.
Certo, se il premio andasse attribuito al giocatore tecnicamente più valido a livello mondiale ogni anno la lotta si ridurrebbe a Messi, Cristiano Ronaldo e pochi altri. Ma, nell'anno dell'Inter tra le squadre di club e della Spagna tra le nazionali, è giusto che venga premiato un giocatore fortissimo ma ''reo'' di aver fallito con i propri team i due obiettivi principali, ovvero Mondiale e Champions League? Ecco il punto di vista dei nostri Alessandro Mascia e Luca Cipriano sulla vicenda. Come sempre vi invitiamo a partecipare e a dire la vostra!

Risponde Alessandro Mascia
Cos’è successo l’altra sera a Zurigo lo sapete tutti. A sorpresa il primo “Ballon d’or – Fifa” è andato a Messi. Il 23enne argentino è riuscito in uno storico bis – non si esclude il tris per l’anno prossimo, vista la partenza fenomenale in questa stagione – ma si è parlato più della delusione spagnola che della felicità dell’argentino.Non parlerò in questa sede di Sneijder, lo metto subito in chiaro. Per un semplice motivo: non lo meritava. Il Pallone d’Oro, da regolamento, premia il MIGLIOR GIOCATORE DELL’ANNO SOLARE.Ora, se finora non è mai successo, non è colpa mia. Il primo anno di Fifa, invece, ha messo le cose a posto. Ne ho sentite e lette di tutti i colori, da Blatter mafioso a “quando c’è di mezzo la fifa è sempre un magna magna”. Ma, cari italiani e non, guardiamo la cosa con una lente d’ingrandimento. Questo premio, lo ribadisco, valuta le prestazioni di un giocatore in un anno solare: e chi più di Messi, capace di segnare una trentina di reti tra gennaio e giugno e una ventina tra settembre e oggi lo meritava maggiormente? Io direi nessuno. Iniesta è partito con l’handicap, ha però giocato un mondiale perfetto e siglato il gol vittoria. Xavi è stato più costante: le sue geometrie andrebbero studiate a scuola, ma davvero non è il “fenomeno” da Pallone d’Oro. Ecco che Messi ha vinto, quindi a mio avviso, meritatamente il titolo. Direte voi: non si è visto al mondiale e ha toppato le semifinali con l’Inter. Vero, verissimo, ma nell’arco di 60/70 partite di una stagione, quanto contano 600’? Ci si è lamentati di Nedved, di Cannavaro, di Sammer, di Owen e di tanti altri che hanno portato a casa il premio perché capaci di vincere qualcosa, mentre qualcun altro, per quanto dimostrato nell’arco dell’intero anno forse lo meritava di più è rimasto a mani vuote. Ecco allora, che per il primo anno, a vincerlo tra quelli arrivati sino alla fine, ha vinto il migliore.Se poi vogliamo parlare che andrebbe dato al termine di una stagione calcistica (e quindi a giugno) allora sarebbe tutta un’altra storia.  
 
Risponde Luca Cipriano
Spesso l'assegnazione del pallone d'oro ha scatenato polemiche a non finire: da Sammer, ex difensore del Borussia ad Owen ai tempi del Liverpool. In apparenza, per vincerlo bisogna vincere: più ottieni risultati con il tuo club e con la Nazionale, più hai possibilità di ottenere il premio più importante. Ecco perchè, nell'anno del mondiale, gli spagnoli puntavano tutto su Xavi e Iniesta. Invece Messi è riuscito a dribblare anche loro. Premio giusto o sbagliato? Giusto, perchè il fattore chiave da tenere presente e che spesso si dimentica, è la continuità: l'attaccante argentino ha dimostrato di essere ancora una volta il più forte di tutti grazie ai suoi goal, alle sue presenze, alla sua media e, appunto, alla sua continuità. Di un giocatore si guarda tutto, non solo il numero di vittorie: il carisma, la tecnica e l'essere decisivo. Messi rispecchia questi parametri, quindi non dobbiamo scandalizzarci se il Pallone d'Oro è il suo. Poco originali nell'assegnarlo per due anni consecutivii allo stesso calciatore? Forse sì. Ma evidentemente lui ha qualcosa in più. O gli altri, hanno ancora qualcosa di meno.  

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