lunedì 24 maggio 2010

Sudafrica, l'impresa è di casa

Casa dolce casa è un motto che spesso ben si adatta alla nazionale del paese ospitante un'edizione dei Mondiali. Solo tenendo conto delle ultime tre kermesse disputatesi, quella del 1998 in Francia, del 2002 in Corea & Giappone e del 2006 in Germania, le rappresentative casalinghe hanno sempre colto dei risultati storici o sorprendenti, dalla prima storica vittoria transalpina firmata Zidane sino all'impronosticato terzo posto della giovane rappresentativa guidata da Klinsmann quattro anni fa. Passando per gli ottavi di finale nipponici e la semifinale coreana di 8 anni fa, pur ricordando in quest'ultimo caso com'è maturata. In totale, dalla prima edizione del 1930 ad oggi, 17 volte su 18 la squadra di casa ha raggiunto come minimo l'accesso agli ottavi di finale.

Obiettivo questo che per la nazionale sudafricana, guidata dal Ct brasiliano Carlos Alberto Parreira, equivarrebbe già ad un mezza vittoria. I Bafana Bafana per la verità non hanno sfigurato nella Confederations Cup di un anno fa, anche se sotto la guida di un altro brasiliano, Joel Santana, arrendendosi ai campioni d'Europa della Spagna nella finale per il terzo posto solo dopo i supplementari e mettendo in mostra un gioco di buona qualità. Sospinti dal dolce suono delle vuvuzela locali, la compagine dei veterani Pienaar, McCarthy e Mokoena tenterà dunque l'impresa di superare il Girone A, che divide con Francia, Messico e Uruguay, e di superare lo scoglio del primo turno, sinora insuperato nelle due precedenti partecipazioni al mondiale. Lo stessa Parreira, già vincitore di un mondiale sulla panchina del Brasile, predica fiducia e ottimismo. L'impresa, almeno nelle menti di allenatore e giocatori, pare possibile.

Difesa - In porta, per il ruolo da titolare, è favorito il 22enne Itumeleng Khune, titolare in Confederations Cup, sul portiere dell'Arminia Bielefeld Fernandez, con Josephs degli Orlando Pirates destinato al ruolo di terzo. Il pacchetto arretrato sarà invece guidato dal capitano 33enne Matthew Booth, idolo dei tifosi locali e unico giocatore di pelle bianca titolare in una nazionale a quasi totalità di colore. Al centro della difesa, al suo fianco, ci sarà l'apporto di Mokoena, uno dei sopracitati veterani, centrocampista del Porstmouth impiegato però spesso e volentieri da Parreira come centrale di difesa. Sulle fasce i titolari saranno con ogni probabilità Gaxa del Mamelodi Sundowns e, soprattutto, Masilela, terzino di buone prospettiva messosi in luce nel Maccabi Haifa. Completano il reparto Mdledle, Khumalo, Moon, Ngcongca, Sangweni e Hwala, anche se almeno un paio di questi prima del Mondiale saranno tagliati.

Centrocampo - La linea mediana sudafricana ruota imprescindibilmente attorno alla fantasia del numero 10 Steven Pienaar, ex Ajax e Borussia Dortmund e ora in forza agli inglesi dell'Everton. Accanto a lui dovrebbe trovare ampio spazio un altro "prodotto" della Premier League, il 25enne del Fulham Kagiso Dikcagoi. In mediana favorito per l'impiego da titolare Modise degli Orlando Pirates, con Tshabalala dei Kaizer Chiefs e Sibaya del Rubin Kazan ad irrobustire il centrocampo, spesso schierato a 5 da Parreira con Pienaar avanzato nel ruolo di mezzapunta. Tra le riserve Moriri, Cale, Davids, Jali, Letsholonyane e Khuboni.

Attacco - In avanti si giocano una o più maglie, a seconda del modulo, Mphela e Parker, autori di due reti ciascuno nella Confederations di un anno fa. In panchina, pronti a dare il loro apporto, si siederanno il 32enne Benny McCarthy, quest'anno in forza al West Ham di Zola e da ben 13 anni presente nella rosa dei Bafana Bafana, e una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Nomvethe transitato tra il 2001 e il 2005 a Udine, Salerno ed Empoli. Anche se, visti i 2 gol totali realizzati in 47 partite con le varie maglie nel nostro paese, probabilmente in pochi ne sentiranno la mancanza.

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