mercoledì 26 maggio 2010

Nigeria, è ora di spiccare il volo

Aquile, anzi Super Aquile, cercasi. Con il primo storico mondiale africano alle porte, le speranze per il continente nero di conquistare, se non la coppa vera e propria, almeno un ottimo risultato complessivo grazie alle singole nazionali passa anche per i piedi, anzi per le ''ali'', della formazione biancoverde allenata dallo svedese Lars Lagerbäck, subentrato dal febbraio di quest'anno al posto dell'esonerato Shaibu Amodu. La Nigeria, insieme al Camerun, è tradizionalmente considerata una delle nazioni africane calcisticamente più forti e, oltre ad aver conquistato per due volte la Coppa d'Africa, nel 1980 e nel 1994, è stata la prima nazionale ''nera'' a conquistare un oro olimpico nel calcio (ad Atlanta nel 1996) e dodici anni dopo un bronzo nei giochi di Pechino. Meno fortunate sono state le esperienze mondiali, con la conquista degli ottavi di finale nel 1994 e del 1998 e il primo turno non superato nel 2002, fino addirittura alla mancata qualificazione alla kermesse tedesca di quattro anni fa.

La Nigeria che si presenta ai nastri di partenza del mondiale sudafricano sembra avere qualche chance in meno di ben figurare rispetto a nazioni omologhe quali il sopracitato Camerun e la Costa d'Avorio di Drogba. Dalla sua però, la nazionale di Lagerback, ha la compattezza di un gruppo che non si dà mai per vinto, e prova ne è la qualificazione alla rassegna, ottenuta con le unghie, e un pizzico di fortuna, ai danni della Tunisia. In un girone piuttosto equilibrato, che divide con Argentina, Grecia e Corea del Sud, la Nigeria tenterà quindi di eguagliare, e se possibili migliorare, i risultati di Usa '94, quando fu eliminata da due prodezze del nostro Roberto Baggio, e di Francia '98, quando la sua corsa venne fermata dalla Danimarca di Laudrup. La missione biancoverde passa, oltre che dai piedi del mediano del Chelsea John Obi Mikel, anche da ben tre vecchie conoscenze del calcio italiano, tutti transitati nel nostro campionato con la maglia dell'Inter: parliamo di Nwankwo Kanu, ''Oba Oba'' Martins e, ultimo in ordine cronologico di apparizione, Victor Obinna.


Difesa - A difendere i pali delle aquile sarà con ogni probabilità il 27enne Victor Enyeama, numero uno dell'Hapoel Tel Aviv e già titolare durante le qualificazioni. A fargli da secondo sarà Austine Ejide, estremo difensore del Hapoel Petah Tikva, con Ayenugba, del BneiYehuda, destinato al ruolo di terzo portiere. Curiosamente tutti e 3 gli estremi difensori biancoverdi provengono dalla massima serie del campionato israeliano. Davanti a loro la difesa può contare su alcuni ottimi elementi già messisi in luce nei maggiori campionati europei come il 29enne Yobo, colonna dell'Everton da ben 7 stagioni, e il 25enne Taiwo, fresco campione di Francia con l'Olimpique Marsiglia e votato terzo miglior giocatore ai Mondiali Under 20 del 2005 alle spalle di un certo Lionel Messi e del connazionale Mikel. Importante nel pacchetto arretrato sarà anche l'apporto del terzino del Cska Mosca Odiah e dei due ''francesi'' Echiejile e Apam, provenienti rispettivamente da Rennes e Nizza. Completano il reparto gli esperti e rocciosi centrali Shittu, dal Bolton, e Afolabi, dal Salisburgo, il 21enne Adeleye dallo Sparta Rotterdam e l'esterno 18enne Suswan, proveniente dal Lobi Stars, unico dei convocati a militare nella Nigeria Premier League.


Centrocampo - Stella della metacampo e punto di riferimento della squadra sarà, e non poteva che essere, il sopracitato Mikel, chiamato a dirigere la mediana insieme al vicecampione di Europa League con la maglia del Fulham Etuhu. In posizione più avanzata sono destinati a trovar spazio anche il 27enne dell'Almeria Kalu Uche, la mezzapunta del Lokomotiv Mosca Odemwingie e l'esterno offensivo della Dinamo Kiev Yussuf. Sorprendente, per diversi motivi la chiamata del 19enne del Monaco, Lukman Haruna, ai danni di giocatori più esperti come l'esterno dell'Hull City Olofinjana, sempre presente nelle qualificazioni sotto la gestione Amodu. In gruppo anche Kaita, provenienti dai russi dell' Alania Vladikavkaz.


Attacco - In avanti Lagerback ha davvero l'imbarazzo della scelta. Nelle qualificazioni si è rivelato decisivo l'apporto, soprattutto in termini di realizzazioni, dei due ex-interisti ''più recenti'', ovvero Martins, autore della doppietta che ha regalato alle aquile l'accesso a Sudafrica 2010, e Obinna, capocannoniere con 3 reti del girone di qualificazione. La concorrenza per due maglie in avanti è però serrata visto che il reparto può contare su ''aficionados'' del gol come Yakubu, esperta punta dell'Everton, il più giovane Obasi, messosi in luce con buona capacità realizzativa in Germania con l'Hoffenheim, Ikechukwu Uche, punta del Saragozza e anche lui a segno nelle qualificazioni, fino al capitano e simbolo della formazione nigeriana, il 33enne Kanu, reduce però da una stagione incolore in Premier League nel retrocesso Portsmouth e spesso schierato con scarsi risultati nel ruolo di playmaker. Da segnalare anche un altro ''prodotto'' dell'Everton, il 21enne Victor Anichebe, e i due Utaka, John e Peter, il primo compagno di squadra di capitan Kanu al Portsmouth, il secondo goleador di buona lena nel campionato danese con la maglia dell'Odense.

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