venerdì 28 maggio 2010

Corea del Sud, 8 anni dopo per sognare ''ahncora''

Parlare della Corea, anzi di entrambe le Coree, dal punto di vista calcistico e da italiano, significa inevitabilmente e prima di tutto rievocare episodi poco piacevoli, per non dire vere e proprie figuracce, divenute purtroppo memorabili e passate agli archivi della storia dei Mondiali. Per questioni temporali e soprattutto circonstanziali, prima ancora che alla sconfitta e alla conseguente eliminazione dalla rassegna di Inghilterra '66 subita per mano della più che modesta Corea del Nord (nazionale che sarà presentata più avanti in questo blog in quanto presente nel Girone G), la mente non può che tornare all'incredibile ottavo di finale contro la Corea del Sud dei mondiali 2002. La partita degli errori folli e delle nefandezze dell'arbitro Moreno, dei gol pazzeschi sbagliati sottoporta da Vieri e del miracolo calcistico dello stratega Guus Hiddink, materializzatosi al minuto 108 di quel primo tempo supplementare.

Fino a quel momento Ahn Jung-Hwan, o più semplicemente Ahn, era conosciuto dai più come un oggetto misterioso del nostro campionato, uno dei tanti di quella caotica multinazionale che era il Perugia targato Gaucci dell'epoca. In quel minuto 108 però il 26enne asiatico decise di rivelarsi al mondo e lo fece saltando di testa come mai probabilmente aveva fatto prima, trafiggendo Buffon e spedendo l'Italia del Trap a casa. In quel mondiale la Corea del Sud riuscì, dopo un serie di continuati e più che sospetti errori arbitrali ai danni degli avversari, a giungere sino al quarto posto. Ahn, silurato da Gaucci per l'improvvisa esplosione mondiale dopo l'anonimato perugino, non riuscì però mai a sfondare davvero nel calcio che conta dopo quei giorni di gloria e, perdipiù, la rappresentativa coreana tornò nell'anonimato uscendo al primo turno 4 anni dopo in Germania. Eccoci così giunti ai nostri giorni, al mondiale sudafricano, dove a 34 anni suonati sarà ancora il giustiziere di Daejon a guidare l'attacco della nazionale allenata da Huh Jung-Moo , dove però a brillare è soprattutto la stella di Park Ji-Sung, instacabile e prezioso esterno d'attacco per il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Per la squadra asiatica, inserita nel Girone B con Argentina, Nigeria e Grecia, il compito, peraltro piuttosto difficile, è cercare un pass per gli ottavi di finale.

Difesa - Tra i pali è lotta a due per il posto da titolare, con l'inossidabile 37enne Lee Woon-Jae che, schierato titolare nelle ultime partite del girone di qualificazione, sembra aver rubato il posto al più giovane Jung Sung-Ryong. Terzo portiere sarà Kim Young-Kwan. In difesa l'elemento con maggiore esperienza e qualità è sicuramente il 33enne Lee Young-Pyo, una vita in Europa con le maglie di PSV Eindhoven, Tottenham e Borussia Dortmund, ora in Arabia Saudita, e anche lui superstite dell'impresa nel mondiale di casa. Unico ''europeo'' della linea difensiva è il 28enne Cha Du-Ri, esterno in forza ai tedeschi del Friburgo, mentre la maggior parte del pacchetto arretrato proviene dal campionato di casa: Kang Min-Soo, Kim Dong-Jin (un passato recentissimo con la maglia dello Zenit San Pietroburgo), Oh Beom-Seok, Kim Yung-Il e Hwang Jae-Won, oltre ai ''giapponesi'' Kwak Tae-Hwi e Lee Jung-Soo.

Centrocampo - Il capitano Park Ji-Sung è sicuramente, come detto, l'elemento di maggior classe e fama della nazionale delle tigri asiatiche e gran parte delle azioni, e dei sogni, della spedizione sudcoreana sono destinate a passare dai suoi piedi. Altro elemento da tenere d'occhio l'altro prodotto della Premier League, il 22enne Lee Chung-Yong, ala del Bolton e già presenza fissa nell'undici tipo della propria nazione, in un centrocampo molto ''british'' che può contare sulla presenza di un altro giovanissimo, il 21enne Ki Sung-Yong in forza al Celtic Glasgow. Oltre al veterano Kim Nam-Il, protagonista nel campionato russo, a sgobbare in mezzo al campo saranno presenti anche Koo Ja-Cheol, Cho Won-Hee, Kim Bo-Yung, Kim Jae-Sung, Kim Jung-Woo e Kim Chi-Woo (Sfido chiunque a distinguerli e a non confonderli l'uno con l'altro).

Attacco - Detto ampiamente di Ahn Jung-Hwan, che tenterà di migliorare il suo record di reti ai mondiali, tre sinora, che equivalgono al record di gol per un giocatore coreano nella manifestazione, la fase offensiva si affida al capocannoniere delle qualificazioni Lee Keun-Ho e alla punta del Monaco Park Chu-Young. Completano il reparto Yeom Ki-Hun e altri due ''Lee'', Lee Dong-Gook e Lee Seung-Yeoul. E buon divertimento a tutti i telecronisti.

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