venerdì 21 maggio 2010

Messico e nuvole: la coppa indosserà mai il sombrero?

Il Messico è ormai una presenza costante ai campionati del mondo: quella di quest’anno è la quinta partecipazione consecutiva. Spesso questa squadra è stata considerata come una possibile sorpresa, alimentando i sogni di gloria dei suoi tantissimi tifosi americani; il Messico è infatti la nazionale più popolare negli USA, dato lo scarso appeal del soccer per gli statunitensi e l’alto numero di immigrati messicani. Ma i risultati migliori coincidono con i quarti di finale e l’impressione è quella di trovarsi di fronte a un’eterna incompiuta.

La formazione dell’allenatore Javier Aguirre (ex Atletico Madrid), presenta accanto alla vecchia guardia alcune interessanti novità, soprattutto in fase offensiva. Rimane comunque difficile immaginare un traguardo maggiore del superamento del girone A, nel quale la compagine messicana dovrà affrontare Francia, Uruguay e i padroni di casa del Sudafrica.

Difesa - Il portiere è Guillermo “Memo” Ochoa, 25enne del Club America. Il blaugrana Rafa Marquez è il capitano e il vero pilastro della difesa messicana, che comprende anche Juarez, Magallon, Salcido, Osorio e gli “olandesi” Moreno e Rodriguez.

Centrocampo - Castro, Torrado e Guardado sono ottimi centrocampisti che ormai da anni reggono la mediana dei “verdi”. A supporto delle punte, il giovane talento del Galatasaray Giovani Dos Santos e l’esterno Carlos Vela dell’Arsenal possono garantire la fantasia necessaria.

Attacco - La stella Cuauthomoc Blanco ha ormai 37 anni. Il reparto punterà su Guillermo Franco del West Ham, Nery Castillo e il “Chicharito” Javier Hernandez, classe ’88, nuovo gioiello del Manchester United.

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