venerdì 8 ottobre 2010

Adiòs Kakà, Milano ti aspetta. Ma non sarà semplice.

A volte ritornano: Kakà manda segnali al Milan e spera di vestire nuovamente la maglia rossonera a partire da gennaio. Quelle che sembravano essere semplici chiacchiere da bar stanno invece diventando realtà. Cerchiamo di capire il perchè.

IL GIOCATORE:

Ha lasciato Milano nel giugno del 2009 con destinazione Real Madrid. Ma in Spagna Kakà non si è trovato a perfezione. Forse perchè, in una squadra zeppa di fuoriclasse, non è facile emergere alla prima stagione. Forse perchè -e in buona parte- i suoi infortuni alternati, hanno influito sul rendimento. Il bottino è magro: 8 reti in 25 presenze con la maglia delle "Merengues". La stella brasiliana ha lasciato una fetta di cuore al Milan: 6 anni e 70 goal, un ambiente che gli ha dato tanto e un campionato, la Serie A, in cui si è potuto esprimere al top della forma.

LA TRATTATIVA:

I rossoneri lo prenderebbero in prestito a gennaio per sei mesi, in formula gratuita. A giugno, invece, lo riacquisterebbero definitivamente grazie al diritto di riscatto obbligatorio. La cifra però non è stata mai definita, e i due club potrebbero iniziare a discutere seriamente sul futuro del giocatore dopo la quasi imminente sfida di Champions che si giocherà a Madrid (19 ottobre).

POCHI PRO, TANTI CONTRO:

Il ritorno di Kakà sarebbe un ritorno al passato, e il Milan si rafforzerebbe non poco con l'ennesimo campione, tra l'altro già ampiamente collaudato. Ma questo "Kakà bis" è pieno di contraddizioni: 1) la sua incompatibilità con Ronaldinho, che verrebbe inevitabilmente ceduto, proprio nella stagione in cui Allegri ha deciso di puntare su di lui. 2) La politica del Milan orientata al risparmio: siamo sicuri che i dirigenti rossoneri sborseranno cifre folli per il trasferimento e soprattutto per l'ingaggio? 3) Il giocatore arriva da una lunga serie di infortuni e ritornerà disponibile proprio a gennaio dopo cinque mesi di stop.

Sarà un buon affare?

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