martedì 1 febbraio 2011

Milan, partita stregata! la Lazio trema ma tiene lo 0-0

Si può ricavare il vincitore da un confronto il cui risultato finale è un pareggio a reti bianche? Sì, se le due squadre in oggetto sono rispettivamente la prima e la terza del campionato, separate tra loro da 7 punti. Il vincitore in questione è il campionato: lo 0-0 di San Siro tra Milan e Lazio nell'anticipo della 23° giornata di Serie A apre infatti a possibile scossoni in classifica, a partire dal Napoli secondo in classifica, impegnato domani a Verona contro il Chievo con la ghiotta chance di portarsi a -2 in caso di vittoria. Un lampo dunque il successo del Milan di sabato scorso a Catania? No, perchè a dispetto del punteggio i rossoneri di Max Allegri meriterebbero senza il minimo dubbio la vittoria, se l'incontro potesse essere ''pugilisticamente'' assegnato ai punti.

Netta per quasi tutta la partita la supremazia della squadra di casa, in emergenza infortuni (oltre alla squalifica di Van Bommel) e con Thiago Silva costretto a centrocampo sulla linea di Emanuelson e Flamini. In difesa dall'inizio c'è Bonera, preferito da Allegri per la maggiore conoscenza degli automatismi difensivi, accanto a Yepes con i due nuovi arrivati Legrottaglie e Vilà in panchina. In avanti è Robinho a muoversi sulla trequarti dietro a Pato, preferito a Cassano, e Ibrahimovic. In realtà non è che la Lazio se la passi meglio: senza Floccari e con Zarate squalificato, Reja comunque non rinuncia ad un 3-4-1-2 piuttosto offensivo, con Hernanes ad agire alle spalle di Kozak, nuovo eroe della piazza, e Sculli. Mossa tattica che funzionerebbe se solo i biancocelesti non si smarrissero una volta giunta sulla trequarti avversaria.

Dopo un inizio di primo tempo equilibrato, con un bel tiro da fuori di Ledesma a saggiare i pugni di Abbiati e una conclusione sbilenca di Flamini da buona posizione attorno al 20', sono i rossoneri a prendere in mano la partita, nonostante Pato non sia esattamente in quella che si dice una serata di grazia e vanifichi spesso il buon lavoro sulla mediana del grintoso Thiago Silva. Ma per fortuna lì davanti c'è uno come Ibra, capace di fare reparto da solo: al 27' lo svedese incorna di testa su assist di Emanuelson e solo un disperato salvataggio di Biava sulla linea salva Muslera dal vantaggio rossonero. La Lazio lotta a centrocampo ma è in affanno quando la classe dei solisti del Milan inizia ad esprimersi al meglio: al 36' è ancora Ibra, con un gran tocco, a mettere Emanuelson davanti a Muslera, ma l'esterno olandese, autore di un buon primo tempo, fa la cosa peggiore della sua serata spedendo alto. Acuti di un primo tempo che per il resto non ha molto dire, anche perchè i due trequartisti di serata  Hernanes e Robinho sembrano un po' fuori dal gioco; il laziale soprattutto non riesce quasi mai ad innescare i due compagni d'attacco Kozak e Sculli, sorvegliati a vista da un ottimo Yepes e da Bonera.

Proprio il centrale di scuola Brescia è costretto ad uscire per infortunio nell'intervallo: esordio quindi in maglia rossonera, numero 66, per l'ex juventino Legrottaglie, acquistato poco più di 24 ore fa. Insieme al difensore pugliese è un Milan più arrembante ad entrare in campo nella ripresa. La Lazio stringe, si chiude, ma al 6' deve ringraziare gli dei per aver sigillato e benedetto la porta di Muslera: il siluro di Ibra di destro da fuori area si stampa infatti sul palo destro del portiere biancoceleste per poi carambolare su quello sinistro. Ed è solo la prima di tre colossali occasioni in tre minuti, con Flamini al 7' e Ibra all' 8' che seminano il panico nell'area avversaria prima di sprecare rispettivamente un facile diagonale e  di spedire una conclusione a colpo sicuro a lato di un soffio. La Lazio è stordita ma resta in piedi, cercando di allentare la pressione e di impostare il contropiede alla prima occasione. Nel frattempo Allegri spedisce in campo Cassano, al 18', al posto del sonnecchiante Pato e che il talento di Bari Vecchia sia attualmente più in forma del ''Papero'' carioca lo si vede già al 25', quando una combinazione tra il numero 99 e Ibra consente a Robinho di calciare quasi a colpo sicuro: Muslera è battuto, ma ancora un Biava versione ''Braveheart'' ricaccia la palla fuori dalla porta laziale prima che questa superi la linea. Sembra un tiro al bersaglio ma per i rossoneri non è proprio serata e a confermarlo arriva anche l'infortunio di Legrottaglie, colpito alla testa in uno scontro con Kozak (già ammonito, ci stava il rosso): dentro Sokratis Papasthatopoulos. Reja prova a far respirare i suoi con gli ingressi di Bresciano e Mauri per Gonzalez e Sculli e il fortino biancoceleste regge fino al 5' minuto di recupero oltre il 90'. E' 0-0 finale, amaro come il fiele per la capolista, con San Siro che si conferma ancora una volta come teatro di caccia poco fortunato in ottica scudetto.

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