venerdì 4 giugno 2010

Algeria, il ritorno delle volpi del deserto

24 anni dopo Messico 1986 e il misero punticino conquistato nella fase a gironi del primo turno, riecco l'Algeria, qualificata per la terza volta nella sua recente storia alla fase finale di un Mondiale di calcio. Decisivo, per la formazione allenata dal ct 64enne Rabah Saadane, già selezionatore dei magrebini nelle due precedenti partecipazioni mondiali dell'82 e '86, si è rivelato lo spareggio vinto contro l'Egitto sul neutro di Karthoum in Sudan, dopo un girone di qualificazione terminato sd 'assoluta parità. Spareggio contraddistinto, sia nel pre che nel dopo gara, da un clima di odio che ha provocato vittime e feriti, caccie all'uomo, ritorsioni in Algeria su tutto quanto fosse legato all'Egitto e viceversa. In un contesto da guerra fratricida più che da match di pallone ci ha pensato quindi un gol del difensore centrale Yahia a regalare alle volpi del deserto, appellativo con il quale sono chiamati i componenti della nazionale nordafricana, il pass per la kermesse sudafricana.

Tra i 23 convocati al Mondiale spiccano anche due rappresentanti del calcio nostrano, il difensore leccese Djamel Mesbah e la punta del Siena Abdelkader Ghezzal, reduce da una stagione piuttosto positiva nonostante la retrocessione in Serie B della squadra toscana. Aggregato inizialmente agli altri convocati, era stato chiamato anche il trequartista della Lazio Mourad Meghni, che sarà però costretto a saltare la manifestazione per il persistere di un'infiammazione al tendine rotuleo che già ne aveva limitato l'impiego nel campionato di Serie A appena concluso.
Per la nazionale magrebina, inserita nel Girone C con Inghilterra, Stati Uniti e Slovenia, il compito è cercare di figurare nel miglior modo possibile. Magari ricordando l'exploit dei mondiali di Spagna 1982, quando pur venendo eliminata al primo turno, si prese la soddisfazione di battere la superfavorita Germania Ovest e il Cile.

Difesa - In porta il posto da titolare è saldamente nelle mani del 32enne Gaouaoui, estremo difensore dell'ASO Chlef, squadra della Serie A algerina. A fargli da secondo sarà un altro protagonista del campionato di casa, il 25enne Chaouchi, mentre terzo portiere sarà il numero uno dei bulgari dello Slavia Sofia, M'Bohli, nato in Francia come molti dei giocatori algerini selezionati (il rapporto, anche calcistico, tra la Francia e l'ex colonia algerina è testimoniato anche dalle origini magrebine di un grandissimo protagonista del calcio transalpino, Zinedine Zidane). In difesa spicca il centrale del Portsmouth, Belhadj, che sarà affiancato all'autore del gol-qualificazione Yahia, con Bougherra dei Glasgow Rangers e Halliche in forza ai portoghesi del Nacional Madeira favoriti come esterni bassi. Completano il reparto Mesbah, due prodotti della Serie B francese, Medjani e Belaid, e il centrale ''locale'' Abdelkader.

Centrocampo - Le chiavi del gioco nel 4-4-2 tipo della squadra algerina saranno affidate al talentuoso Ziani, campione di Germania nel 2009 con il Wolfsburg, e rigorista designato. Accanto a lui, a guidare la mediana, sarà chiamato capitan Mansouri, 32 anni e 66 gettoni in nazionale, mentre toccherà probabilmente ad un altro reduce del retrocesso ma gagliardo Portsmouth, l'esterno Yebda, il compito di non far rimpiangere l'infortunato Meghni. Per il ruolo di esterno sinistro il favorito è il ''francese'' Kadir, con i restanti Lacen, Guedioura, Boudebouz, Abdoun e Matmour pronti ad aumentare i dubbi di formazione del ct Saadane.

Attacco - In avanti spicca la scelta dell'allenatore magrebino di convocare solo tre punte di ruolo, vista anche la duttilità di alcuni giocatori, come Ziani e Matmour, all'occorenza schierati da seconda punte. Nella formazione tipo comunque sono destinati a partire dall'inizio il senese Ghezzal e il numero dieci Saifi, bomber e veterano della squadra con le sue 35 primavere. Pronto come punta alternativa il 26enne Djebbour dell'Aek Atene, 9 anni in meno di Saifi e, come Ghezzal, con il futuro della nazionale nei propri piedi.

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