sabato 15 maggio 2010

Henry guida per mano la Francia

Facciamo un bel gioco: trovate l’intrusa tra le 32 squadre di calcio partecipanti ai Mondiali del 2010…Ok, troppo facile, avete vinto. Questo post dovrebbe parlare dell’Irlanda del Trap e invece mi tocca scrivere dei simpatici galletti d’oltralpe allenati dall’amatissimo Raymond Domenech, inseriti del Girone A con Uruguay, Messico e Sudafrica.

In campo i blues saranno guidati dal capitano Thierry Henry, che ha portato per mano la Francia in questa spedizione sudafricana, in tutti i sensi. Chissà se il pubblico si ricorderà della famosa e spiacevole vicenda in questione e fischierà gli uomini di Domenech o se il tempo trascorso avrà ormai calmato le acque. Per poco non si veniva alle mani, ma ora la coppa è a portata di mano…anche se non è il caso di metterci la mano sul fuoco. A parte gli scherzi, i francesi sono da sempre tra i favoriti di queste grandi competizioni e quest’anno non sono da meno.

Difesa - In porta ci sarà l'esordio mondiale per Hugo Lloris, giovane e talentuoso estremo difensore del Lione, quest'anno giunto per la prima volta nella sua storia sino alla semifinale di Champions League. Il 23enne numero uno, già considerato uno dei migliori portieri europei e nel 2008 vicino al trasferimento a Milano, sponda rossonera, è riuscito durante le qualificazioni a soffiare definitivamente il posto da titolare a Mandanda, fresco campione di Francia con il Marsiglia. Per il posto da terzo portiere favorito l'esperto Landreau, già secondo di Barthez nel 2006, sul ''girondino'' Carrasso.
Nella retroguardia difensiva spicca il blocco dell'Arsenal con Clichy, Sagna e Gallas, in un reparto dove l'età media è piuttosto alta. Ad eccezione del 24enne centrale del Lille, Rami, sarà la carica dei trentenni, con gli esperti Evra, Abidal e Squillaci, oltre al sopracitato Gallas, a guidare un reparto dove uno tra Reveillere, Planus e Fanni rischia il taglio. Nessuna chance per il romanista Mexes, complice la poca simpatia di Domenech per i giocatori transalpini impegnati in Italia (vedi tra gli altri Frey e Trezeguet), oltre alla stagione comunque in chiaroscuro del centrale giallorosso.

Centrocampo - A partire da questo reparto fanno molto rumore alcune esclusioni importanti: niente mondiale infatti per
Patrick Vieira, passato quest’anno dall’Inter al Manchester City sperando in una convocazione che però non è arrivata. Fuori dalla lista dei 30, a sorpresa, anche il numero 8 dell'Arsenal, Samir Nasri, considerato uno dei possibili eredi di Zidane ma mai veramente esploso nè in nazionale nè con la maglia dei Gunners, e per di più considerato un ribelle. Sarà quindi Yohann Gourcuff, ormai definitivamente maturato, a raccogliere l'eredità di Zizou, in un centrocampo che garantisce comunque grandissima qualità con le geometrie di Toulalan e dei due Diarra, la spinta sulla fascia di un ritrovato Malouda e gli apporti di Diaby e M'Vila, anche se uno dei due probabilmente non supererà il taglio dei 23.

Attacco - Il reparto avanzato si affiderà al bomber del Chelsea Anelka, al blaugrana Henry e al finalista di Champions League Frank Ribery. Ovviamente nella speranza di tornare a disputare la finale come nell’ultima edizione del 2006, questa volta però senza il fatale errore dal dischetto di Trezeguet e senza i “colpi di testa” di Zidane. In avanti però spicca l'esclusione di Benzema, forse il principale astro nascente del calcio francese, che complice la deludente stagione al Real Madrid guarderà i mondiali solo dal salotto di casa. Tra gli altri attaccanti, sicuri del posto Govou, Gignac e Ben Arfa, mentre a rischio taglio se la giocheranno l'esperto Djibril Cissè, Valbuena e Briand.

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