mercoledì 3 novembre 2010

Milan-Real Madrid 2-2: le pagelle

Il Milan ci mette l'anima, ma quella di Mourinho è davvero una super squadra. E Pedro Leon rovina la festa a Inzaghi.

MILAN
Abbiati 5,5 - Pronti, via e Higuain lo chiama ad un intervento non facile in tuffo basso con deviazione in angolo. Salvato due volte da Pirlo a metà primo tempo su un colpo di testa dello stesso Higuain e sul successivo tiro quasi a botta sicura di Ozil, è incolpevole sul vantaggio madridista firmato dall'attaccante argentino di Mourinho. Nella ripresa, dopo un paio di ottime risposte sulle conclusioni di Cristiano Ronaldo e Ozil, si arrende in extremis alla conclusione ravvicinata di Pedro Leon, sulla quale però non è esente da colpe, con la palla che gli si infila sotto le gambe.

Abate 6 - Ingaggia un duello, a tratti parecchio ruvido, con Cristiano Ronaldo sulla fascia destra, anche se la forza della manata rifilata al portoghese nel primo tempo è inversamente proporzionale alla sceneggiata dello stesso numero 7 dei Blancos, che in compenso gli rifila una tacchettata sulla coscia destra. Nella prima parte del match, in corrispondenza al momento di maggiore difficoltà degli uomini di Allegri, soffre ma non troppo dalla sua parte pur essendo il ''bersaglio'' preferito degli urlacci dell'allenatore dei rossoneri. Nel secondo tempo riesce anche a confezionare un paio di buoni cross, anche se su di lui come sul resto della difesa milanista pesa l'errato posizionamento in occasione del pareggio di Pedro Leon.

Nesta 5 - Per buona parte del primo tempo Higuain gli fa ballare la samba e Di Maria lo costringe al raddoppio. Sul vantaggio del Real è decisivo nel movimento errato che tiene in gioco la stessa punta argentina, che si ritrova così a tu per tu con Abbiati. Aiutato da un ottimo compagno di reparto come Thiago Silva compie qualche buon anticipo nella ripresa, ma è lui a dover marcare Pedro Leon in quell'ultima maledetta azione del match in pieno recupero.

Thiago Silva 6 - Al rientro dall'infortunio e non al massimo della forma, il brasiliano dimostra il suo spessore con una serie di chiusure scintillanti su Higuain e Di Maria, dando spesso avvio alle ripartenze rossonere. In difficoltà come tutta la retroguardia rossonera sulle folate offensive dei Galacticos, è sicuramente il migliore della linea difensiva di Allegri.

Zambrotta 5 - Fa una figura leggermente migliore della partita di Madrid, dov'era stato quasi deriso da CR7 e dalle sue giocate, ma anche Di Maria con lui spesso e volentieri va a nozze: si veda l'occasione dell'ex Benfica nel primo tempo, con il numero 19 rossonero messo a sedere e la conclusione di sinistro fuori di un nulla, e le svariate situazioni nella ripresa in cui il fantasista madridista lo taglia fuori. Corre tanto, ma a vuoto.

Boateng 5,5 - Allegri lo mette dall'inizio confidando nella sue caratteristiche migliori, ovvero grinta e fisicità. Peccato che a difettare, e parecchio, sia la precisione. Sbaglia un po' troppi passaggi, pur servendo un paio di buoni palloni che Ibrahimovic però non trasforma in oro come dovrebbe. Nel complesso, tra alti e bassi, da lui ci si aspetta qualcosa di più.

Pirlo 6,5 - Merita la lode soprattutto per i due straordinari salvataggi nel primo tempo, sulla linea di porta e ad Abbiati battuto, su Higuain e Ozil. Cuore e piedi buoni per una volta utili più alla difesa che all'attacco; senza di lui non staremmo sicuramente parlando di pareggio.

Gattuso 7 - Inizia con qualche sbandamento sull'asse Ronaldo-Di Maria, ma una volta prese le misure Ringhio sfodera una delle sue migliori prestazioni da un po' di tempo a questa parte, mettendo tanto agonismo, che non gli è mai mancato, e soprattutto tanta sostanza nel frenare le scorribande del campione portoghese del Real. Alla faccia di chi lo considerava finito già da un pezzo. Dulcis in fundo, confeziona l'assist che Inzaghi (in fuorigioco) sfrutta per realizzare il 2-1. Esce tra gli applausi scroscianti di San Siro.
(dal 38 s.t. Seedorf s.v.)

Pato 5,5 - Prova ad ingaggiare diversi duelli in velocità sia con Carvalho che con Marcelo, ma raramente trova lo spunto per saltare l'avversario. In più cade nove volte su dieci nella trappola del fuorigioco, magistralmente orchestrata dalla retroguardia spagnola. Perlomeno ci prova senza quella supponenza che aveva fatto vedere nelle ultime partite. Siamo ancora lontani dal miglior Papero, ma i fischi che lo accompagnano al momento della sostituzione sono forse un po' ingenerosi.
(dal 28 s.t. Ambrosini s.v.)

Ronaldinho 5,5 - Vale in parte lo stesso discorso di cui sopra: da qui al miglior Dinho ce ne passa, però vanno anche registrati un paio di pregevoli palloni, tra cui uno quantomai goloso che Ibra nel primo tempo spreca malamente sull'uscita di Casillas. Non si contassero sulle dita di una mano, le occasioni create dal dentone brasiliano potrebbero davvero cambiare il match. Dopo poco meno di 15' della ripresa è Allegri a non dargliene più l'opportunità, sostituendolo con Inzaghi. Dinho non apprezza ma là davanti con Pippo è tutta un'altra cosa.
(dal 15 s.t. Inzaghi 8 - L'uomo della provvidenza, ma soprattutto l'uomo dei record. Due gol, anche se il secondo in nettissimo fuorigioco, che consacrano questo ''vecchietto'' 37enne con un cuore e due polmoni grandi così nella storia del calcio. 70 gol nelle Coppe Europee, alla pari con Raul nell'Olimpo dei cannonieri di tutti i tempi in Europa e 125 con la maglia del Milan, uno in più di Marco Van Basten. Che altro dire? Il primo è un gol da rapace come solo lui sa esserlo, il secondo, offside a parte, la dimostrazione che l'età non conta. Se Allegri saprà continuare a dosarne l'impiego i 287 gol della sua incredibile carriera sono destinati ad aumentare.)

Ibrahimovic 5 - In una partita così, nella quale servirebbe il miglior Ibra, lo svedese come all'andata si chiama fuori. Sempre inefficace nell'uno contro uno contro Carvalho o Pepe, si mangia pure un paio di occasioni clamorose nella prima frazione: la prima da due passi e a tu per tu con Casillas su assist invitante di Boateng, la seconda su pallone delizioso di Dinho con un lob completamente fuori di misura sull'uscita di Casillas. Sul primo gol di Inzaghi, il ''merito'' è più di Casillas, che sbaglia l'uscita regalando palla a Superpippo, che dello svedese e del suo brutto cross.

All: Allegri 6,5 - La squadra ha grinta da vendere e soprattutto, dopo aver rischiato una figuraccia-bis sotto l'artigliera pesante del Real nel primo tempo, un'ottima capacità di reazione, anche dopo la sconfitta di campionato contro la Juventus. Il problema è capire il confine tra il cuore dei singoli e l'efficacia delle disposizione tattiche volute dal mister rossonero, al quale comunque va dato pieno merito nella scelta di Inzaghi, anche se forse sarebbe stato più corretto sostituire Pato prima ancora di Ronaldinho. E magari pure avvicendare Ibra con Robinho.

REAL MADRID
Casillas 5 - Il portiere Campione del Mondo non dà certo sfoggio di grande sicurezza nella serata di San Siro; graziato dallo sciupone Ibra da due passi, è fortunato sull'errore di Ibra, che rischia di castigarlo in pallonetto dopo un'uscita non felice. Ma il numero 1 del Real è protagonista in negativo soprattutto in occasione del pareggio del Milan, uscendo male sul cross di Ibra e regalando palla a Inzaghi.

Sergio Ramos 6 - Attento in difesa, dove copre bene su Ronaldinho e Zambrotta, e propositivo pure in attacco, dove arriva a crossare più di qualche volta per la testa di Higuain e a sovrapporsi con l'ispirato Di Maria.

Pepe 5,5 - Nel primo tempo fa e disfa, rendendosi protagonista di ottime chiusure su Pato e Ibra, coadiuvato dal più esperto connazionale Carvalho, ma allo stesso tempo mangiandosi un gol di testa da pochi passi, con palla troppo schiacciata e sul fondo. Nel secondo tempo si rilassa giusto il primo quarto d'ora, prima dell'ingresso di Inzaghi, che lo mette in difficoltà fino a costringerlo all'errore, dal quale nasce il cross di Ibra per l'1-1 rossonero. Esce nel finale, sul 2-1 Milan, per far spazio a Pedro Leon, mossa che si rivelerà decisiva.
(dal 35 s.t. Pedro Leon 7,5 - il giovane talento ex Getafe è semplicemente l'uomo giusto al momento giusto; movimento perfetto a tagliare fuori la difesa rossonera e destro potente sotto le gambe di Abbiati per il 2-2 definitivo al 94'. Vista la probabile partenza di Benzema a gennaio può diventare la prima scelta tra i ''panchinari'' di Mourinho)

Carvalho 7 - Il pupillo di Josè Mourinho, che lo aveva fortemente voluto sia ai tempi del Chelsea che a quelli attuali del Real, non tradisce la fiducia del suo allenatore. Partita praticamente perfetta, con chiusure, anticipi e raddoppi sempre puntuali ed efficaci. Se le punte rossonere ''non la vedono mai'' è quasi sempre merito suo.

Marcelo 6,5 - Quando parte il brasiliano è la solita furia: cross e slalom in quantità, in difesa come in attacco, anzi soprattutto in attacco. Sempre valido nell'assistere un Cristiano Ronaldo in serata decisamente più opaca rispetto alla partita del Bernabeu di 15 giorni fa.

Xabi Alonso 6,5 - Solito instacabile lavoro da metronomo davanti alla difesa, con licenza di offendere sulla trequarti. Nel primo tempo un suo calibratissimo destro da fuori mette i brividi ad Abbiati. Quando il Real parte e spinge tutte le azioni partono da lui; vederlo sbagliare un passaggio è quasi una rarità.

Khedira 6 - Meno appariscente del compagno di linea mediana, anche perchè la sua funzione è più quella di fare da filtro tra la coppia di difesa Pepe-Carvalho e i 3 uomini di centrattacco, ovvero il trio Ozil-Ronaldo-Di Maria. Anche lui sbaglia raramente, pur andando un po' in affanno nel secondo tempo quando il vecchio Gattuso gli fa vedere come funziona il mestiere del mediano.

Di Maria 7,5 - Il talento argentino ex Benfica è il più scatenato dei suoi: quando parte e si accentra, specie nel primo tempo, Zambrotta e Nesta sembrano alzare bandiera bianca. Sfiora il gol di un nulla dopo aver messo a sedere proprio i due rossoneri di cui sopra e quando non arriva alla conclusione sforna assist deliziosi per Higuain, di cui uno assolutamente perfetto sfruttato dal connazionale Higuain per il vantaggio madridista. Una vera spina nel fianco per la retroguardia rossonera.

Ozil 7 - Altra costante spina nel fianco, non solo per la difesa di Allegri, ma anche per la linea mediana milanista. Il tedesco di origine turche parte infatti, con profitto, anche da centrocampo, trovando spesso la conclusione e chiamando prima Abbiati con una gran parata all'intervento e poi trovando un maestoso Pirlo a negarli la segnatura personale.
(dal 49 s.t. Raul Albiol s.v.)

Cristiano Ronaldo 6 - L'inizio di match, con le sue solite giocate tutte colpi di suola e tacchetti, lasciano intendere che la forma del portoghese ex Pallone d'Oro sia la stessa di 15 giorni fa al Bernabeu. Poi, complice un buon Abate e soprattutto un gigantesco Gattuso, CR7 si fa notare per il dialogo con il compagno Di Maria e per gli screzi con gli stessi Abate e Gattuso. Nel primo tempo dimostra di avere una spiccata predisposizione per la recitazione, reagendo a dir poco eccessivamente a una leggera manata involontaria del numero 20 rossonero, e compensandola con una gratuita tacchettata sulla coscia dell'avversario, non visto dall'arbitro Webb.

Higuain 7 - Certo, dovrebbe ringraziare il cielo di avere compagni di squadra come Di Maria, Ozil, Ronaldo o Ramos: con loro è tutto più facile e i cross utili per l'argentino non si contano. Per fortuna del Milan, Abbiati, Thiago Silva e Pirla limitano i danni e se non altro evitano all'attaccante dell'albiceleste argentina di aumentare il bottino dopo la rete nel finale di primo tempo. A vederlo viene da ripensare al Diego Milito dello scorso anno: Mourinho si fida ciecamente di lui e lo ritiene indispensabile e la punta argentina sembra dargli ragione con le sue prestazioni una volta di più.
(dal 28 s.t. Benzema 5 - Pochi minuti, ma è sfiduciato e si vede.)

All: Mourinho 7- Il gol di Pedro Leon, cambio azzeccatissimo, al 94' evita alla sua squadra la prima sconfitta stagionale, che oltretutto sarebbe stata immeritata, ma la sensazione è che il Real, ogni giorno e ogni partita che passi, sia sempre più una squadra ''Special'' lanciata verso grandissimi traguardi. E forse, non a caso, in certi momenti giocatori come Marcelo, Xabi Alonso e Higuain sembrano ricordare i Maicon, Cambiasso e Milito del ''triplete'' interista. Insomma, questo Real fa davvero paura, tanta, e gioca benissimo. Non ci fosse stato il gol di Inzaghi in fuorigioco forse la partita avrebbe preso decisamente un'altra piega.

Arbitro: Webb 5 - Il fischietto inglese, già arbitro della finale mondiale, non dirige male, ma pecca clamorosamente, mal assistito dal guardalinee Collin, in occasione del raddoppio di Inzaghi: al momento del passaggio di Gattuso, Superpippo è in fuorigioco almeno di 1 metro.

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