lunedì 17 gennaio 2011

BENTORNATO MILITO; IBRA, UN'ALTRA MAGIA. KOZAK, OCCHIO ALLA SCHIENA!

Con il pareggio tra Lecce e Milan, si è conclusa la prima giornata di ritorno: i rossoneri hanno avuto più difficoltà del previsto non andando oltre l'1 a 1 al "Via del Mare", ma la squadra di Allegri mantiene ugualmente un buon vantaggio (+4) su Lazio e Napoli. E' stata la domenica degli scontenti: in casa Juventus tiene banco la questione Storari, che non si accontenta di fare il vice Buffon e la sostituzione di Traorè, disapprovata dal giocatore, è l'ennesimo problema per Delneri. Piove sul bagnato anche alla Roma, dove Vucinic non ha gradito il cambio e questa sarà una settimana decisiva per il futuro del club giallorosso. Ma intanto ecco giocatore, goal più bello e curiosità dell'ultimo turno di Serie A.

IL PERSONAGGIO: DIEGO MILITO

Il gioiello dell'Inter è tornato: nella gara vinta contro il Bologna il giocatore nerazzurro che la scorsa stagione ha fatto impazzire i tifosi interisti sembra avere recuperato lo stato di forma ottimale. Lo conferma l'ottima prestazione di sabato sera con un goal e un assist proprio per Eto'o, quel compagno di squadra con cui sembrava avere smarrito l'intesa. Il principe è tornato.



IL GOAL: ZLATAN IBRAHIMOVIC IN LECCE - MILAN

Nella domenica delle prodezze, spicca il goal di Ibrahimovic che lascia tutti a bocca aperta: da trenta metri, l'attaccante del Milan guarda la posizione del portiere avversario prima di colpire con un micidiale sinistro di controbalzo in una conlcusione ad effetto. La rete è spettacolare e ricorda una marcatura simile di Ibra, quando però vestiva la maglia della Juventus.



LA CURIOSITA': KOZAK AMMONITO, MA LA MAGLIETTA...

In Lazio - Sampdoria, l'attaccante capitolino Kozak segna il goal partita e si lancia verso la curva nord per festeggiare. Un suo compagno di squadra,però, gli strappa la maglietta e Kozak se la toglie continuando ad esultare. L'arbitro lo ammonisce, ma ingiustamente: per regolamento, una maglia strappata va sostituita con una nuova. E il graffio riportato sulla schiena del giocatore lo assolve da qualsiasi colpa.

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