venerdì 28 maggio 2010
GIRONE B - PARTITE E ORARI
12 Giugno Corea del Sud - Grecia ore 16 (Port Elizabeth)
17 Giugno Grecia - Nigeria ore 16 (Bloemfontein)
17 Giugno Argentina - Corea del Sud ore 20.30 (Johannesburg)
22 Giugno Nigeria - Corea del Sud ore 20.30 (Durban)
22 Giugno Grecia - Argentina ore 20.30 (Polokwane)
Corea del Sud, 8 anni dopo per sognare ''ahncora''
Fino a quel momento Ahn Jung-Hwan, o più semplicemente Ahn, era conosciuto dai più come un oggetto misterioso del nostro campionato, uno dei tanti di quella caotica multinazionale che era il Perugia targato Gaucci dell'epoca. In quel minuto 108 però il 26enne asiatico decise di rivelarsi al mondo e lo fece saltando di testa come mai probabilmente aveva fatto prima, trafiggendo Buffon e spedendo l'Italia del Trap a casa. In quel mondiale la Corea del Sud riuscì, dopo un serie di continuati e più che sospetti errori arbitrali ai danni degli avversari, a giungere sino al quarto posto. Ahn, silurato da Gaucci per l'improvvisa esplosione mondiale dopo l'anonimato perugino, non riuscì però mai a sfondare davvero nel calcio che conta dopo quei giorni di gloria e, perdipiù, la rappresentativa coreana tornò nell'anonimato uscendo al primo turno 4 anni dopo in Germania. Eccoci così giunti ai nostri giorni, al mondiale sudafricano, dove a 34 anni suonati sarà ancora il giustiziere di Daejon a guidare l'attacco della nazionale allenata da Huh Jung-Moo , dove però a brillare è soprattutto la stella di Park Ji-Sung, instacabile e prezioso esterno d'attacco per il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Per la squadra asiatica, inserita nel Girone B con Argentina, Nigeria e Grecia, il compito, peraltro piuttosto difficile, è cercare un pass per gli ottavi di finale.
Difesa - Tra i pali è lotta a due per il posto da titolare, con l'inossidabile 37enne Lee Woon-Jae che, schierato titolare nelle ultime partite del girone di qualificazione, sembra aver rubato il posto al più giovane Jung Sung-Ryong. Terzo portiere sarà Kim Young-Kwan. In difesa l'elemento con maggiore esperienza e qualità è sicuramente il 33enne Lee Young-Pyo, una vita in Europa con le maglie di PSV Eindhoven, Tottenham e Borussia Dortmund, ora in Arabia Saudita, e anche lui superstite dell'impresa nel mondiale di casa. Unico ''europeo'' della linea difensiva è il 28enne Cha Du-Ri, esterno in forza ai tedeschi del Friburgo, mentre la maggior parte del pacchetto arretrato proviene dal campionato di casa: Kang Min-Soo, Kim Dong-Jin (un passato recentissimo con la maglia dello Zenit San Pietroburgo), Oh Beom-Seok, Kim Yung-Il e Hwang Jae-Won, oltre ai ''giapponesi'' Kwak Tae-Hwi e Lee Jung-Soo.
Centrocampo - Il capitano Park Ji-Sung è sicuramente, come detto, l'elemento di maggior classe e fama della nazionale delle tigri asiatiche e gran parte delle azioni, e dei sogni, della spedizione sudcoreana sono destinate a passare dai suoi piedi. Altro elemento da tenere d'occhio l'altro prodotto della Premier League, il 22enne Lee Chung-Yong, ala del Bolton e già presenza fissa nell'undici tipo della propria nazione, in un centrocampo molto ''british'' che può contare sulla presenza di un altro giovanissimo, il 21enne Ki Sung-Yong in forza al Celtic Glasgow. Oltre al veterano Kim Nam-Il, protagonista nel campionato russo, a sgobbare in mezzo al campo saranno presenti anche Koo Ja-Cheol, Cho Won-Hee, Kim Bo-Yung, Kim Jae-Sung, Kim Jung-Woo e Kim Chi-Woo (Sfido chiunque a distinguerli e a non confonderli l'uno con l'altro).
Attacco - Detto ampiamente di Ahn Jung-Hwan, che tenterà di migliorare il suo record di reti ai mondiali, tre sinora, che equivalgono al record di gol per un giocatore coreano nella manifestazione, la fase offensiva si affida al capocannoniere delle qualificazioni Lee Keun-Ho e alla punta del Monaco Park Chu-Young. Completano il reparto Yeom Ki-Hun e altri due ''Lee'', Lee Dong-Gook e Lee Seung-Yeoul. E buon divertimento a tutti i telecronisti.
mercoledì 26 maggio 2010
Grecia: i miracoli non si ripetono
La squadra ellenica ha ora una grande occasione di rivincita: la vittoria nello spareggio con l’Ucraina di Shevchenko proietta la Grecia al suo secondo mondiale, dopo la disastrosa partecipazione a USA ‘94, conclusa con 0 punti e gol fatti nella fase a gironi. Il 72enne CT tedesco Otto Rehhagel, ex Werder e Kaiserslautern, è in carica dal 2001 e vuole concludere in bellezza la sua gestione, raggiungendo lo storico traguardo degli ottavi di finale. Il girone B non è proibitivo: escludendo l’Argentina, Nigeria e Corea del Sud sono avversari abbordabili. Re Otto punta su reparti di difesa e centrocampo molto robusti, per poi affidarsi al caro vecchio contropiede all’italiana. Lo scopo è ottenere una squadre solida e efficace, in grado di concludere dignitosamente un ciclo comunque importante.
La rosa greca è composta principalmente da giocatori che militano in patria, con l’aggiunta di alcuni elementi “adottati” da Italia e Germania. Dei 30 preconvocati ben 10 militano nel Panathinaikos, club vincitore dell’ultimo campionato greco e della coppa nazionale. Alcuni nomi storici non saranno più presenti (il portiere Nikopolidis e il difensore Dellas), ma altri resistono ancora (Karagounis e Charisteas).
Difesa – I trio dei portieri proviene dal campionato greco: il 36enne Chalkias (PAOK Salonicco) è il più quotato per la maglia da titolare, mentre Sifakis e Tzorvas non hanno grande esperienza in nazionale. La difesa è composta da un blocco di giocatori del Panathinaikos (Seitaridis, Vintra, Spiropoulos, Marinos) e da uno dell’Olympiakos (Torosidis, Galitsios, Papadopoulos). Le conoscenze italiane sono il 29enne “bolognese” Moras e il 22enne genoano Papastathopoulos.
Centrocampo – Il gruppo del Panathinaikos anche qui è davvero nutrito: Katsouranis, Ninis, Christodoulopoulos e naturalmente il capitano Karagounis, 33enne ex-Inter. Potremmo forse vedere in campo anche il 25enne “senese” Tziolis.
Nigeria, è ora di spiccare il volo
lunedì 24 maggio 2010
L'Argentina di Maradona, un allenatore... stupefacente!
Diciamocelo: la selecion è uno squadrone formidabile ed è come sempre tra le favorite dei mondiali insieme agli eterni rivali brasiliani, ma bisogna vedere se il pibe de oro, fenomeno da calciatore, sarà in grado di sfruttare al meglio le risorse disponibili in questa sua prima grande competizione da allenatore. Il girone di qualificazione è stata una sofferenza durata fino all’ultima partita e Maradona ha sfogato sui giornalisti i suoi insuccessi. Finora i suoi risultati e le sue scelte hanno sempre suscitato polemiche; vedremo se avrà almeno il buonsenso di schierare titolare Milito, attaccante spietato e in forma strepitosa.
L’Argentina è inserita nel gruppo B insieme a Corea del Sud, Grecia e Nigeria. Non è un girone semplicissimo, ma raggiungere il primo posto non dovrebbe essere un problema per questo squadrone di campioni. Molti sono gli “italiani” della rosa argentina; scopriamoli insieme.
Difesa – Nel trio dei portieri, Andujar del Catania potrebbe partire titolare; i suoi colleghi sono Romero dell’AZ Alkmaar e Pozo del Colon. I difensori Samuel e Demichelis si sono incontrati nella finale di Champions a Madrid; ora saranno compagni di reparto insieme al romanista Burdisso e al campione di Francia Heinze (Marsiglia). Nicolas Otamendi, Clemente Rodriguez e Ariel Garcé sono per noi i difensori meno conosciuti, poiché militano nel campionato argentino.
Centrocampo – Le chiavi della mediana sono affidate all’inossidabile Juan Sebastian Veron dell’Estudiantes. La Premier League presta alla selecion la coppia Mascherano-Rodriguez del Liverpool e Gutierrez del Newcastle. I centrocampisti “italiani” sono il già citato Bolatti (Fiorentina) e Pastore (Palermo), grande scoperta del presidente Zamparini; il "napoletano" Jesus Datolo è stato tagliato dalla lista dei 23. Completa il reparto il talento del Benfica Di Maria.
Attacco – Con tutto il rispetto per il mitico Martin Palermo del Boca Juniors, dovrebbe essere Diego Milito, protagonista della finale di Champions League, la punta di peso della squadra. Il pallone d’oro Messi è la grande stella di un attacco da paura, che può contare anche sul galactico Higuain, sul Kun Aguero, vincitore dell’ Europa League, e su Carlitos Tevez del Manchester City. Come si dice in questi casi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non c’è spazio per il Pocho Lavezzi: troppo forte la concorrenza di questi fenomeni.
Sudafrica, l'impresa è di casa
Obiettivo questo che per la nazionale sudafricana, guidata dal Ct brasiliano Carlos Alberto Parreira, equivarrebbe già ad un mezza vittoria. I Bafana Bafana per la verità non hanno sfigurato nella Confederations Cup di un anno fa, anche se sotto la guida di un altro brasiliano, Joel Santana, arrendendosi ai campioni d'Europa della Spagna nella finale per il terzo posto solo dopo i supplementari e mettendo in mostra un gioco di buona qualità. Sospinti dal dolce suono delle vuvuzela locali, la compagine dei veterani Pienaar, McCarthy e Mokoena tenterà dunque l'impresa di superare il Girone A, che divide con Francia, Messico e Uruguay, e di superare lo scoglio del primo turno, sinora insuperato nelle due precedenti partecipazioni al mondiale. Lo stessa Parreira, già vincitore di un mondiale sulla panchina del Brasile, predica fiducia e ottimismo. L'impresa, almeno nelle menti di allenatore e giocatori, pare possibile.
Difesa - In porta, per il ruolo da titolare, è favorito il 22enne Itumeleng Khune, titolare in Confederations Cup, sul portiere dell'Arminia Bielefeld Fernandez, con Josephs degli Orlando Pirates destinato al ruolo di terzo. Il pacchetto arretrato sarà invece guidato dal capitano 33enne Matthew Booth, idolo dei tifosi locali e unico giocatore di pelle bianca titolare in una nazionale a quasi totalità di colore. Al centro della difesa, al suo fianco, ci sarà l'apporto di Mokoena, uno dei sopracitati veterani, centrocampista del Porstmouth impiegato però spesso e volentieri da Parreira come centrale di difesa. Sulle fasce i titolari saranno con ogni probabilità Gaxa del Mamelodi Sundowns e, soprattutto, Masilela, terzino di buone prospettiva messosi in luce nel Maccabi Haifa. Completano il reparto Mdledle, Khumalo, Moon, Ngcongca, Sangweni e Hwala, anche se almeno un paio di questi prima del Mondiale saranno tagliati.
Centrocampo - La linea mediana sudafricana ruota imprescindibilmente attorno alla fantasia del numero 10 Steven Pienaar, ex Ajax e Borussia Dortmund e ora in forza agli inglesi dell'Everton. Accanto a lui dovrebbe trovare ampio spazio un altro "prodotto" della Premier League, il 25enne del Fulham Kagiso Dikcagoi. In mediana favorito per l'impiego da titolare Modise degli Orlando Pirates, con Tshabalala dei Kaizer Chiefs e Sibaya del Rubin Kazan ad irrobustire il centrocampo, spesso schierato a 5 da Parreira con Pienaar avanzato nel ruolo di mezzapunta. Tra le riserve Moriri, Cale, Davids, Jali, Letsholonyane e Khuboni.
Attacco - In avanti si giocano una o più maglie, a seconda del modulo, Mphela e Parker, autori di due reti ciascuno nella Confederations di un anno fa. In panchina, pronti a dare il loro apporto, si siederanno il 32enne Benny McCarthy, quest'anno in forza al West Ham di Zola e da ben 13 anni presente nella rosa dei Bafana Bafana, e una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Nomvethe transitato tra il 2001 e il 2005 a Udine, Salerno ed Empoli. Anche se, visti i 2 gol totali realizzati in 47 partite con le varie maglie nel nostro paese, probabilmente in pochi ne sentiranno la mancanza.