La squadra ellenica ha ora una grande occasione di rivincita: la vittoria nello spareggio con l’Ucraina di Shevchenko proietta la Grecia al suo secondo mondiale, dopo la disastrosa partecipazione a USA ‘94, conclusa con 0 punti e gol fatti nella fase a gironi. Il 72enne CT tedesco Otto Rehhagel, ex Werder e Kaiserslautern, è in carica dal 2001 e vuole concludere in bellezza la sua gestione, raggiungendo lo storico traguardo degli ottavi di finale. Il girone B non è proibitivo: escludendo l’Argentina, Nigeria e Corea del Sud sono avversari abbordabili. Re Otto punta su reparti di difesa e centrocampo molto robusti, per poi affidarsi al caro vecchio contropiede all’italiana. Lo scopo è ottenere una squadre solida e efficace, in grado di concludere dignitosamente un ciclo comunque importante.
La rosa greca è composta principalmente da giocatori che militano in patria, con l’aggiunta di alcuni elementi “adottati” da Italia e Germania. Dei 30 preconvocati ben 10 militano nel Panathinaikos, club vincitore dell’ultimo campionato greco e della coppa nazionale. Alcuni nomi storici non saranno più presenti (il portiere Nikopolidis e il difensore Dellas), ma altri resistono ancora (Karagounis e Charisteas).
Difesa – I trio dei portieri proviene dal campionato greco: il 36enne Chalkias (PAOK Salonicco) è il più quotato per la maglia da titolare, mentre Sifakis e Tzorvas non hanno grande esperienza in nazionale. La difesa è composta da un blocco di giocatori del Panathinaikos (Seitaridis, Vintra, Spiropoulos, Marinos) e da uno dell’Olympiakos (Torosidis, Galitsios, Papadopoulos). Le conoscenze italiane sono il 29enne “bolognese” Moras e il 22enne genoano Papastathopoulos.
Centrocampo – Il gruppo del Panathinaikos anche qui è davvero nutrito: Katsouranis, Ninis, Christodoulopoulos e naturalmente il capitano Karagounis, 33enne ex-Inter. Potremmo forse vedere in campo anche il 25enne “senese” Tziolis.
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