martedì 15 febbraio 2011

Roma, è qui la crisi? E intanto il Manchester si lancia su De Rossi

Roma in crisi? Forse sì. Non tanto per i risultati sul campo, quanto per il morale ed il clima che circonda la società e lo spogliatoio. Ranieri ha fatto capire di avere parlato con i giocatori e di essere pronto a lasciare qualora le sue scelte non fossero compatibili con i piani del gruppo. Le tensioni tra tecnico ed alcuni elementi della squadra (tra cui Totti e Vucinic) stanno assillando Trigoria da qualche mese anche se le cause non sono a tutti chiare: ovviamente i giocatori vorrebbero scendere in campo con maggiore continuità ma Ranieri ha in mente un proprio piano che ha lasciato gli addetti ai lavori e parte dei tifosi abbastanza perplessi.

Sembrava concluso il capitolo societario e invece la trattativa che porterebbe il club giallorosso sotto il controllo statunitense sembra ancora in alto mare: di sicuro la cessione ci sarà al massimo entro il mese di marzo, ma le garanzie ancora non si vedono e Rosella Sensi, da quasi ex presidentessa, continua ad amministrare con non poche difficoltà la Società.

Intanto il Manchester United si è fatto sotto per De Rossi mettendo sul piatto circa 40 milioni di euro: il centrocampista 27enne potrebbe lasciare la Roma a giugno, ma tutto dipenderà dalle strategie della nuova dirigenza. Di sicuro lo United non molla perchè De Rossi è da sempre un pupillo di Ferguson.

lunedì 14 febbraio 2011

Lodi sugli scudi. Palombo di potenza. Gonzales chiama il mondo.

La Juventus piega l'Inter e consacra Alessandro Matri: l'attaccante è decisivo per la vittoria bianconera che ridimensiona i piani di Leonardo; ma mercoledì i nerazzurri dovranno recuperare una partita importante in trasferta a Firenze e potranno risalire sul treno che porta allo scudetto. Con gli anticipi vittoriosi di Milan e Napoli, è la Lazio la squadra più in forma della domenica seguita da un Udinese formato Champions League. Bene il Cagliari e la Fiorentina, boccata d'ossigeno per la Sampdoria. Primo punto per il Bari di Mutti che rimane comunque in coda alla classifica.
E come ogni lunedì ecco miglior giocatore, goal più bello e curiosità dell'ultimo turno di campionato..

IL PERSONAGGIO: FRANCESCO LODI

In una domenica ricca di doppiette, il protagonista assoluto è Francesco Lodi, centrocampista del Catania che con due reti risolve la partita contro il Lecce. Ottima prestazione di cuore e carattere e primi tre punti per la panchina di Simeone.


 


 IL GOAL: ANGELO PALOMBO IN SAMPDORIA - BOLOGNA

Micidiale calcio di punizione calciato da quasi 40 metri e trasformato da Angelo Palombo, talentuoso centrocampista della Sampdoria che sigla una marcatura poco rilevante, ma spettacolare, nella gara contro contro il Bologna. La Sampdoria respira e si toglie da una brutta posizione di classifica.

 

LA CURIOSITA': GONZALES TELEFONA A...?

Curiosa l'esultanza del centrocampista della Lazio che dopo l'1 a 0 rifilato al Brescia si toglie la scarpa e simula una telefonata digitando sui tacchetti e usandola come telefono. Di festeggiamenti ne abbiamo visti tanti, ma questo è davvero un modo originale di festeggiare per un goal.

Pace, interisti rosiconi. Riflessioni a caldo di uno juventino appagato.


di Alessandro Mascia

Qualcuno sa dirmi per che guerra si combatté nella battaglia di Maratona? O in quella di Poitiers? E Lepanto? Forse più facile Pearl Harbor.  Il succo non cambia. Si vinconon le guerre, ma a restare nella storia ci sono le battaglie.
Ecco perché vincere un derby d’Italia, sentitissimo come mai in questi tempi, è sempre una goduria immensa. E pace all’anima dei rosiconi che urlano “ormai avete come obiettivo solo battere noi” oppure “siete da settimo posto”.
Pace all’anima, rosiconi. Vincerete la guerra, può darsi, ma questa battaglia è nostra. E poi, se non succede? Sì, che vinciate lo scudetto… Quanto vi brucerà aver perso 4 punti contro l’odiata Juve? Tanto, tantissimo.
Quanto vi brucerà che Matri abbia segnato e Pazzini no? Quanto vi brucerà aver segnato 0 gol alla Vecchia Signora in due partite? Tanto, tantissimo.
Comunque il verdetto del campo è stato inequivocabile: 1-0, vittoria di misura, giusto così. Perché sì, la Juve ne poteva fare altri 3 (due colpi di Matri fuori di un soffio e un’incornata di Chiellini fuori di nulla), ma Buffon ha neutralizzato prima un tiro di Pazzini, poi un tentativo di favore di Sorensen, poi un’incursione di Eto’o, e infine, la traversa pazzesca di Eto’o, quella che ti fa godere più di un gol, ha sancito che per i nerazzurri, davvero, non era serata.
Non sono fuori dalla lotta scudetto, assolutamente no, anzi. C’è da recuperare la Fiorentina e manca ancora molto alla fine.
Probabilmente la guerra sarà loro. Ma la battaglia dell’Olimpico, la battaglia di San Valentino no. Quella l’ha vinta il generale Gigi Delneri da Aquileia.
Con buona pace di Moratti.