sabato 2 aprile 2011

PrinciPATO rossonero, il derby è di un super Milan. Inter schiantata e nuovamente a -5

Ibra chi? Nella serata dell'attesissimo derby-scudetto di San Siro l'assenza del gigante svedese tra le fila rossonere diventa quasi un dettaglio, una mera nota statistica al cospetto del Pato ''One Man Show'' e pure, probabilmente, del miglior Milan mai visto finora sotto la gestione Allegri. Il verdetto del campo è incontrovertibile: un 3-0 senza appello (con conseguente ritorno a - 5 dai rossoneri) quello subito dall'Inter di Leonardo, mai davvero in partita e pericolosa solo a fiammate, ma soprattutto piegata dal punto di vista fisico e mentale da un avversario sceso in campo con la voglia di spaccare il mondo e soprattutto di spegnere qualsiasi velleità di rimonta-beffa da parte dei cugini. Missione compiuta grazie alla doppietta del Papero e al rigore di Cassano dopo una partita frizzante e ricca di episodi (espulsi Chivu e lo stesso Cassano nel finale).

46 secondi -  Neanche il tempo di entrare in clima derby che il Milan mette subito i puntini sulle i;  non è infatti ancora trascorso un giro di orologio quando Robinho si presenta a tu per tu con Julio Cesar e il rocambolesco rimpallo tra il portiere nerazzurro e l'attaccante rossonero, compagni nella nazionale brasiliana, regala all'altro carioca Pato il tap-in a porta praticamente sguarnita che fa subito esplodere San Siro, per una sera terra di esclusiva proprierà del ''Diavolo''. Il gol a freddo gela la spregiudicata Inter di Leonardo, in campo con il 4-2-fantasia , ovvero con Sneijder a supporto del trio di punta Pandev-Pazzini-Eto'o. Dei tre il meno ispirato sembra proprio il numero nove camerunense, che svaria sulle fasce d'attacco senza mai trovare la giusta collocazione e soprattutto non riuscendo quasi mai ad innescare i compagni di reparto. E così, fino quasi a metà primo tempo, è quasi solo il Milan a pungere davanti soprattutto con Pato e Seedorf (sul tiro del quale, al 9', Maicon interviene con il braccio un po' troppo largo; il rigore ci starebbe eccome, ma Rizzoli forse non se la sente di ammazzare subito il match). Al 20' , finalmente, è Pazzini a provare a suonare la carica alla truppa nerazzurra con una bella incursione in mezzo a Thiago Silva e Abate, ma sul non irresistibile tiro di punta dell'ex attaccante della Samp Abbiati è attento. Da qui in poi l'Inter prova a ritrovare il bandolo della matassa, pur subendo puntualmente gli insidiosi contropiedi avversari che hanno in Pato il terminale offensivo. Tra i rossoneri spicca in mezzo al campo la grinta dell'olandese Van Bommel, esperienza e qualità, che al 37' trova tutto il tempo e lo spazio per scaricare un siluro da fuori area; la botta, complice la deviazione di Chivu, si stampa sulla traversa a Julio Cesar battuto. Ma ora la partita è più viva che mai.

Pazzesco Abbiati, ma Eto'o... -  Sì, perchè alla seconda vera occasione della partita per i nerazzurri, al 38', ci vuole un Abbiati da antologia per respingere il colpo di testa ravvicinatissimo di Thiago Motta su angolo dalla destra di Sneijder. I nerazzurri gridano al gol, ma le immagini dimostrano l'efficacia dello straordinario intervento del portiere milanista, che impedisce al pallone di superare completamente la linea della propria porta. Un intervento pazzesco al quale 5' dopo segue un errore pazzesco, questa volta tutto di marca interista: su un cross dalla destra di Maicon la difesa del Milan si addormenta lasciando a Eto'o, tutto solo, la possibilità di insaccare con comodità da poco più di un metro, ma il camerunense come contro la Juve fallisce un'occasione più difficile da sbagliare che non da realizzare. E' l'ultimo squillo di un primo tempo molto intenso che sembra preludere ad un risveglio interista nella ripresa, in pure stile Leonardo.

Espulso Chivu e il Milan dilaga - Invece, come nel primo tempo, è il Milan a scendere in campo con il fuoco negli occhi e nelle gambe, nonostante uno dei suoi trascinatori, ''Ringhio'' Gattuso, sia costretto a dare forfait dopo appena 5' a causa di problemi muscolari. Dentro Flamini a fare da incursore, ma il leitmotiv dell'incontro non cambia con Pato a mettere in costante apprensione la retroguardia nerazzurra, soprattutto il balbettante Chivu, in difficoltà al centro della difesa accanto a Ranocchia. E così quando, al 9', il Papero sprinta a tutto gas dritto verso la porta difesa da Julio Cesar, al rumeno non rimane altro che stenderlo al limite dell'area prima che sia troppo tardi: rosso ineccepibile e Inter ora sotto anche negli uomini oltre che nel punteggio. Leonardo non può fare altro se non togliere il deludente Pandev per tamponare la falla difensiva con l'ingresso di Cordoba. Ma il Milan ora di sicuro non si fa pregare per chiudere il discorso partita e dopo la successiva saetta su punizione di Van Bommel, respinta da Julio Cesar, trova il raddoppio 8' dopo: il tiro-cross piuttosto sbilenco di Abate, liberato in area da Seedorf, diventa un invito a nozze per la testa di Pato, sul filo del fuorigioco: 2-0 e doppietta dedicata, magari, alla fidanzata Barbara Berlusconi presente in tribuna. Il sigillo del Papero (primo rossonero a realizzare una doppietta in un derby dai tempi di Shevchenko, anno domini 2001) potrebbe non essere l'ultimo della serata milanista se l'Inter non potesse contare sulla sicurezza del suo portierone brasiliano; con i nerazzurri ormai a picco ci pensa infatti Julio Cesar ad evitare la goleada, salvando tre volte su Robinho (sfortunato ma anche decisamente sciupone) e, con l'aiuto di Ranocchia, su Seedorf.

Cassano, che sciocchezza! - Leonardo prova a scuotere i suoi, invitandoli a più riprese a non mollare e provando, dopo il Principe Milito (al rientro) al posto di Pazzini, anche l'ultima carta, con Stankovic al posto dello stanchissimo Cambiasso. Dall'altra parte Allegri decide di regalare la standing ovation del popolo rossonero a Pato, inserendo Emanuelson, e uno scampolo di partita anche a Cassano, al posto di Robinho. Al numero 99 rossonero bastano pochi minuti per andare a referto, grazie al rigore realizzato al 90' dopo un fallo di Zanetti (ammonizione forse un po' troppo indulgente) sullo stesso talento di Bari Vecchia. Che dimostra di non aver perso, purtroppo per lui, l'antico vizio di commettere sciocchezze: al primo giallo, comminatogli dall'arbitro Rizzoli dopo i festeggiamenti per il gol, comprensivi di lancio della maglietta, fa seguito un paio di minuti dopo la seconda ammonizione dopo un intervento tanto brutto quanto inutile su Cordoba. Un'espulsione che per fortuna non rovina la bellissima prestazione della squadra di casa. Tre punti d'oro, +5 sui cugini e un messaggio forte al campionato a sette giornate: il Milan questo scudetto lo vuole con tutto il cuore e ad ogni costo.

LE PAGELLE:
MILAN: Abbiati 7,5 - Abate 7 - Nesta 7 - Thiago Silva 6,5 - Zambrotta 6 - Van Bommel 7 - Gattuso 6,5 - Seedorf 7,5 - Boateng 6,5 - Pato 8 - Robinho 6.     
Flamini 6 - Emanuelson s.v. - Cassano 5,5.
All: Allegri 8

INTER: Julio Cesar 7 - Maicon 6 - Ranocchia 6 - Chivu 4,5 - J. Zanetti 6 - Thiago Motta 5 - Cambiasso 5 - Sneijder 5,5 - Pandev 4,5 - Pazzini 5 - Eto'o 5.
Cordoba 5,5 - Milito 5,5 - Stankovic s.v.
All: Leonardo 4,5

Arbitro: Rizzoli 5

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