mercoledì 23 febbraio 2011

Inter-Bayern Monaco 0-1: le pagelle


Kraft stravince la sfida con Julio Cesar (suo l'errore decisivo). Gomez invisibile per 89 minuti, Cambiasso sprecone. Eto'o e Robben protagonisti.

INTER

Julio Cesar  4,5 - Salvato dalla traversa nel primo tempo sul colpo di testa di Ribery e dal palo sinistro sull'incursione di Robben a metà ripresa, controlla con buona sicurezza le conclusioni avversarie, quasi sempre da fuori, fino al clamoroso errore proprio allo scoccare del 90': la goffa respinta sul sinistro non irresistibile di Robben dal limite regala a Gomez il facile tap-in vincente e al Bayern un pesante successo esterno in ottica qualificazione.

Ranocchia  6 - Pronti, via, e il sempre più inamovibile centrale nerazzurro sfiora la seconda marcatura consecutiva (questa volta non in fuorigioco, come nel match di campionato contro il Cagliari) con un bel destro al volo, fuori di poco, su punizione di Sneijder. Qualche piccola sbavatura rispetto al solito in fase difensiva, come la marcatura non perfetta su Ribery in occasione della traversa colpita dal fantasista transalpino e qualche errore gratuito sulla trequarti, ma la sicurezza nel complesso non gli manca. Esce a metà ripresa per un problema al ginocchio dopo uno scontro, involontario, con Chivu.
(dal 28 s.t. Kharja s.v.)

Lucio  6 - L'ex centrale dei bavaresi alterna quello che sarebbe il suo ruolo, ovvero presidiare la propria trequarti insieme a Ranocchia, alle solite sgroppate, tanto avventurose quanto avventate, spesso sin oltre la metacampo. Distribuisce anche un paio di buoni suggerimenti in avanti; in generale controlla agevolmente per quasi tutta la partita l'intermittente Gomez, ma quando Robben lo punta il brasiliano è costretto spesso a rifugiarsi in angolo.

Maicon  6 - Dopo un inizio timido e prevalentemente di contenimento prende coraggio, anche grazie all'infortunio dell'omologo avversario Pranjic, protagonista di un buon avvio, e al contemporaneo spostamento sulla fascia di Badstuber, più adatto a compiti difensivi che non di spinta. Nella ripresa preme parecchio e con buona lena dalla sua parte e sfiora anche la porta con un destro di poco alla sinistra del portiere avversario Kraft, ma Ribery, pur non in grandissima serata, con il passare dei minuti lo costringe nuovamente ad arretrare e gli crea qualche grattacapo.

Chivu  5 - Mai sicuro dalla sua parte, nel primo tempo è quasi sempre aiutato da Cambiasso nel raddoppio di marcatura su Robben; mossa che, almeno nei primi 45', non permette con facilità al fantasista olandese di impostare la sua classica azione da sinistra verso il centro. In generale però parecchi errori di impostazione dei nerazzurri sono causati proprio dai disimpegni errati del rumeno, che nel secondo tempo cede ulteriormente il passo a Robben permettendogli, questa volta, di danzare pericolosamente e ripetitutamente dalle parti di Julio Cesar (salvato dal palo esterno).

Thiago Motta  5 -  L'italo brasiliano è meno preciso e propositivo del solito nel suo ruolo di raccordo di centrocampo e si segnala quasi esclusivamente per una buona occasione di testa a centro area, su angolo di Sneijder, a 5' dalla fine. Per il resto tanta ''legna'' in mediana, ma di qualità decisamente risibile, e un cartellino giallo dopo un battibecco con il mediano avversario Luiz Gustavo. 

Cambiasso  5,5 - Il ''Cuchu'' si sbatte tantissimo, soprattutto nella prima frazione, tra il supporto a Chivu nella marcatura su Robben e gli inserimenti offensivi sui palloni invitanti di Eto'o. Ma nel computo della partita pesano i suoi due gravi errori sottoporta, che avrebbero potuto decisamente cambiare l'inerzia della gara. Se nell'occasione del primo tempo, su un gran suggerimento di Eto'o, è bravissimo Kraft a respingergli la conclusione da posizione defilata, al 12' della ripresa il demerito è tutto nell'argentino nello sparare altissimo da pochi passi la respinta del portiere tedesco dopo un'invenzione del numero 9 nerazzurro. 

Zanetti  6 - Il cuore e i polmoni del capitano interista questa volta fanno i conti con la temibile qualità avversaria, anche se come sempre gli errori del ''Tractor'' 37enne, soprattutto in fase di impostazione, si contano sulla punta delle dita di un falegname disattento. Rispetto al solito è costretto a compiti più prettamente difensivi, in particolare dopo l'infortunio di Ranocchia e l'ingresso di Kharja, con relativo spostamento di Chivu al centro della difesa.

Stankovic 5,5 -  Al rientro da titolare, il centrocampista serbo sfodera una buona prestazione sulla trequarti, tentando anche un paio di incursioni in particolar modo sul lato sinistro, più vulnerabile dopo l'uscita di Pranjic. Non male l'intesa con Sneijder e Eto'o, anche se gli manca il guizzo decisivo. Nella ripresa, forse anche per la forma ancora non ottimale, cala vistosamente.

Sneijder  5,5 -  Parte bene, con una punizione-assist che Ranocchia dopo appena 2 minuti per poco non trasforma in oro con il piattone. Ma rispetto al solito l'olandese non riesce a proporsi con continuità sulla trequarti, pur confermando la bella intesa offensiva con Eto'o. Bloccato spesso negli ultimi 30 metri dal buon lavoro di Luiz Gustavo e Schweinsteiger, fatica a trovare la via della porta.

Eto'o  7 -  Solita partita da gladiatore del centravanti camerunense, che quasi da solo e in tutti i modi mette i brividi alla porta avversaria. Tra assist, giocate e azioni penetranti, dal suo piede partono tutte le occasioni migliori per gli uomini di Leonardo; per sua sfortuna tra i pali del Bayern c'è un Kraft in serata di grazia pronto a negargli ogni possibilità di trovare il gol. Ma con un Eto'o così le speranze di passare il turno vincendo all'Allianz Arena sono tutt'altro che vane. 

All: Leonardo  6 -  La squadra è quella annunciata e, soprattutto, è decisamente meno molle di quella scesa in campo sabato scorso a San Siro contro il Cagliari. Manca ancora un po' di cattiveria sottoporta, ma con questo Eto'o, e forse con un altro portiere avversario, la partita sarebbe finita diversamente. I presupposti per tentare l'impresa a Monaco di Baviera ci sono eccome.


BAYERN MONACO

Kraft  7,5 -  Ok, è sicuramente troppo presto per dire se a Monaco di Baviera abbiano scoperto il nuovo Oliver Kahn, ma certo la prestazione del 22enne portiere di Van Gaal, promosso titolare negli ultimi due mesi dall'allenatore olandese, è di quelle da cineteca. Almeno tre i salvataggi decisivi: il primo sulla botta ravvicinata di Cambiasso al 22', il secondo (autentico prodigio) sul destro a giro di Eto'o alla mezz'ora del primo tempo e il terzo al 12' della ripresa dopo una grande azione personale ancora del camerunense. Insomma, se il Bayern esce da San Siro con mezza qualificazione in tasca è in grandissima misura grazie al suo estremo difensore.

Tymoschuk  5,5 - Da ex seconda scelta di Van Gaal, l'ucraino si è ormai conquistato la fiducia del proprio tecnico come centrale di difesa. Un po' in affanno nel contenere lo sgusciante Eto'o, rischia il rigore (che comunque non c'è) ai danni del camerunense nel primo tempo, e regala qualche pallone di troppo agli avversari. Buon per lui che alle sue spalle ci sia ''Saracinesca'' Kraft.

Badstuber  5,5 - ''Nato'' terzino sinistro, più di contenimento che di spinta, parte da centrale accanto a Tymoschuk e, come lui, soffre l'iniziale spinta delle pedine offensive nerazzurre. Spostato nel suo ruolo più congeniale dopo l'infortunio di Pranjic e l'ingresso di Breno, conferma le sue doti difensive togliendo un po' della spinta che il croato stava portando con successo dalla sua parte.

Lahm  6 -  Il capitano dei bavaresi si conferma motorino instancabile sulla destra, quantità e qualità non sempre sfruttate dal compagno Ribery. Meno propositivo in zona cross rispetto al solito, ma con i tre fantasisti a cercare l'ispirazione personale bada al sodo dove serve.

Pranjic  6,5 -  Sino al minuto 37 del primo tempo, quando un problema agli adduttori lo mette fuorigioco dal match, si disimpegna molto bene sulla sinistra, costringendo spesso e volentieri Maicon sulla difensiva e proponendo suggerimenti per Robben e assist per Gomez. Probabilmente anche il numero 10 olandese del Bayern ne sente un po' la mancanza quando, con lo spostamento di Badstuber, le sovrapposizioni sulla fascia diventano meno frequenti.
(dal 37 p.t. Breno 6 - A 22 anni la scommessa brasiliana, acquistata tre anni fa dai bavaresi per la bellezza di 12 milioni di Euro, si conferma sempre meno scommessa e sempre più realtà. Qualche incertezza solo in avvio, poi buona prestazione di fisico e personalità).

Luiz Gustavo 7 - Nel ruolo che fu dell'ex capitano Van Bommel, ora al Milan, il 23enne neo-acquisto brasiliano, arrivato nel mercato invernale dall'Hoffenheim per 15 milioni, dimostra di essersi già perfettamente inserito negli schemi della sua nuova squadra. Una prestazione maiuscola all'esordio in Champions League, sia da playmaker davanti alla difesa sia sulla trequarti, da dove cerca spesso la conclusione sfiorando più volte la porta di Julio Cesar.

Schweinsteiger  6 - Meno brillante del solito la prestazione del centrocampista di scuola Bayern, ormai da tempo impiegato da Van Gaal da interno di centrocampo. Tanti palloni recuperati ma anche diversi errori in fase d'appoggio. Nonostante la serata rimane uno degli uomini chiave della macchina da gioco dei bavaresi.

Robben  7 -  Che il numero 10 olandese sia l'uomo chiave della formazione tedesca appare chiaro dalla veemenza con cui viene raddoppiato dai difensori nerazzurri ogni qualvolta entri in possesso di palla e tenti la sua classica azione da sinistra verso il centro. A tratti incontenibile, nel primo tempo serve a Ribery un ottimo assist a centro area, vanificato dalla traversa colpita dal francese. Nella ripresa fa ballare la samba alla retroguardia nerazzurra, Chivu in particolare, colpendo il palo con un'incursione delle sue. Suo anche il tiro da fuori, non trattenuto da Julio Cesar, che si trasforma in un assist per Gomez.

Muller  6 - Schiacciato tra Robben e Ribery e poco assistito da Gomez, uno dei gioiellini di casa Bayern si dimostra sempre prezioso in avanti pur riuscendo raramente ad arrivare alla conclusione, anche per merito dei centrali di difesa dell'Inter. 

Ribery  6 - Il grande assente della finale di Madrid del 22 maggio scorso prova a partecipare alla vendetta dei suoi, ma la serata non sembra delle migliori. Spesso stoppato da Maicon e Zanetti coglie l'occasione migliore quasi da prima punta, con la traversa colta di testa. Meglio nella ripresa, quando costringe la difesa nerazzurra a ripiegare e prova lo spunto personale senza troppa fortuna.

Gomez  6,5 - Dovessimo giudicare la sua prestazione per 89 minuti sui 92 complessivi, il suo voto sarebbe ampiamente insufficiente. Il bomber tedesco da 28 gol stagionali, ex ''scarto'' di Van Gaal, gioca infatti una partita a larghi tratti abulica, chiuso dalla retroguardia interista e spesso fuori tempo sui suggerimenti dei compagni. Anzi, il suo miglior tentativo (gol a parte) è un pallone sparacchiato altissimo dopo una bella giocata di Robben. Eppure, proprio al minuto numero 90, la provvidenza (e Julio Cesar) gli regalano il più facile dei gol, nonchè la rete della partita.

All: Van Gaal  6,5 - Il Bayern tremolante e in crisi di qualche partita fa ormai è un ricordo. La squadra è viva, ispirata dagli uomini chiave e trascinata dalla straordinaria vena realizzativa di Gomez. Anche la difesa, dopo la marea di gol subiti nella prima parte di stagione, sembra aver trovato la sua perfetta stabilità, soprattutto per merito del giovane Kraft. Per la qualificazione bisognerà tenere alta la concentrazione anche tra le mura amiche dell'Allianz Arena.

Arbitro: Kassai  5,5 - Tante le incertezze del direttore di gara ungherese nel corso dell'incontro e tanti anche i cartellini gialli sacrosanti risparmiati, tra gli altri a Sneijder (intervento pericolosissimo con il piede a martello su Lahm), Muller e Schweinsteiger.

Nessun commento:

Posta un commento